Africa Eco Race, Cerutti pronto a dare battaglia
MotoriIl detentore del trofeo, su Aprilia, dovrà difendersi dagli attacchi di Alessandro Botturi e Pol Tarres su Yamaha. Un terzo dei partenti tra le moto sono italiani e sognano di salire sul podio del Lago Rosa di Dakar. Prima tappa il 31 dicembre
Quando Thierry Sabine partì da Parigi il 26 dicembre 1978 - con i quasi duecento equipaggi della prima edizione- non poteva pensare che quasi mezzo secolo più tardi ci sarebbero stati così tanti piloti e semplici appassionati che avrebbero sognato di ripercorrere le tracce della grande maratona africana che arriva a Dakar. Eppure l'Africa Eco Race si appresta a prendere il via anche quest'anno con lo stesso spirito che animava l'ideatore del più importante rally del pianeta.
Il percorso
La gara si articola su 12 tappe: la prima porterà i concorrenti da Tangeri a Tarda l'ultimo giorno dell'anno, dopo la cerimonia di apertura dal porto di Monaco e il trasferimento in nave da Marsiglia fino al Marocco. Da lì inizierà un lunghissimo viaggio di quasi 6mila chilometri – di cui 3mila500 di speciale, con la prima settimana impegnata ad attraversare tutto il paese nordafricano e la seconda divisa tra Mauritania e Senegal: montagne, piste veloci, immensi erg di dune: il percorso non potrà essere più completo e impegnativo, fino al traguardo sulle sponde del mitico Lac Rose di Dakar, il 12 gennaio.
Il favorito di questa edizione
Il favorito dell'edizione 2025 porta la tabella numero uno del vincitore della passata edizione: Jacopo Cerutti (Aprilia Tuareg Rally) difenderà il trofeo – primo italiano a vincerlo su moto italiana dal 1994, quando si impose Edi Orioli su Cagiva- dagli assalti di Alessandro Botturi e Pol Tarres (Yamaha Ténéré) e avrà due compagni a supportarlo: Francesco Montanari e Marco Menichini. “Botturi e Tarres hanno molta esperienza e faranno gioco di squadra, dovrò fare molta attenzione alla navigazione per batterli”. I due contendenti l'anno scorso sono riusciti a tenere l'avversario sotto pressione fino all'ultima tappa. “Credo che quest'anno la lotta sarà un po' più allargata – spiega Botturi, già due volte vincitore dell'AER- e le partenze a tre minuti porteranno ad avere più ribaltamenti di classifica”. “In Marocco ha piovuto molto e troveremo terreni difficili – chiude il compagno di squadra spagnolo- faremo di tutto per vincere”.
Gli speciali su Sky Sport MotoGP
L'allungamento degli intervalli di partenza per i primi dieci dovrebbe garantire maggiore importanza alla navigazione: tra gli outsider vanno tenuti in considerazione l'esperto norvegese Pal Anders Ullevalseter (KTM 450 Rally) e Giovanni Gritti (Honda CRF 450) con le leggere monocilindriche quattroemezzo. Per tutti gli altri la gara parte innanzitutto con l'obiettivo di arrivare fino in fondo. Salire sul podio del Lago Rosa come finisher è infatti già la realizzazione di un sogno: mesi di allenamenti, anni di risparmi e tempo sacrificato per partecipare a una maratona durissima, che però ha il sapore della vera avventura. Sarà possibile seguire quotidianamente la gara su SS24 e con tre speciali in programmazione su Sky Sport MotoGP a partire dal 2 gennaio.