Dalla Maserati alla... Panda: tutte le auto dei presidenti della Repubblica. FOTO
Dal 1946 a oggi nei garage del Quirinale si sono alternate auto storiche al servizio dei vari presidenti della Repubblica, con delle piccole curiosità: Mattarella 'esordì' con la Panda, Pertini volle il portapipa. Dalla Lancia Flaminia alla Maserati ecco tutte le vetture utilizzate dai capi dello Stato
1946: FIAT 2800. In principio fu la Fiat 2800, già in servizio durante il governo fascista: cinque vetture furono costruite in versione torpedo a 6 posti, immatricolate dal ministero dell'Interno diventando l'auto di rappresentanza di molte autorità e di Enrico De Nicola, eletto nel 1946 primo presidente della Repubblica.
Dotata di un ottimo impianto frenante e di sospensioni all'avanguardia per l'epoca, la torpedo raggiunge una velocità massima di 130-140 km/h.
1950: LANCIA AURELIA B12. Elegantissima - tanto da essere soprannominata "Cigno" - e raffinata nelle soluzioni meccaniche, fu scelta dal presidente Luigi Einaudi (in carica dal 1948 al 1955) e inaugurò la famiglia di vetture Lancia che porteranno i nomi delle vie consolari romane.
Il motore - progettato dall'ingegnere Francesco De Virgilio - dispone di una cilindrata di 1754 cc, primo V6 di serie nella storia dell'automobile.
ALFA 1900. Sotto la presidenza di Einaudi fa ingresso nei garage del Quirinale l'Alfa 1900, già "Pantera" della Polizia di Stato: quattro cilindri da 1,9 litri con testata in alluminio e una potenza di 80 CV. 'Ereditata' da Giovanni Gronchi (1955-1962) e nella versione berlina la vettura preferita del successivo Capo dello Stato, Antonio Segni (in carica dal 1962 al 1964).
LANCIA FLAMINIA. L'auto presidenziale per eccellenza. Il debutto della avviene nel 1957 al Salone di Ginevra: ammiraglia di alta classe, dotata di motore V6 da 2.5 litri, interni e finiture lussuose, si arricchì presto di versioni speciali, realizzate dai carrozzieri e, nel 1961, Pinin Farina realizzò la cabriolet presidenziale a passo lungo, denominata "335", sigla che indicava la misura del passo in centimetri.
La vettura venne per la prima volta utilizzata dal presidente Giovanni Gronchi in occasione della visita in Italia della regina Elisabetta II d'Inghilterra.
In pochi mesi vennero realizzati quattro esemplari di Lancia Flaminia, battezzati con nomi propri di cavalli purosangue delle scuderie del Quirinale: Belfiore, Belmonte, Belvedere e Belsito. Verniciati nel caratteristico blu notte, tutti gli esemplari dispongono di una selleria in pelle Connolly nera, interfono per comunicare con l'autista, 5 sedute posteriori con ampio divano e due strapuntini.
Utilizzate in occasione delle visite di capi di stato come John Fitzgerald Kennedy, Charles De Gaulle (nella foto con Gronchi) e per le celebrazioni del Centenario dell'Unità d'Italia.
Per volere del presidente Carlo Azeglio Ciampi, vennero sottoposte a un attento restauro nel 2001 e attualmente due degli esemplari sono affidati alle scuderie del Quirinale: Belfiore e Belvedere sono infatti le vetture per le "grandi occasioni" del Capo dello Stato e delle più alte cariche della Repubblica.
FIAT 130. Durante il settennato di Giuseppe Saragat (1964-1971) il parco auto del Quirinale si impreziosisce della Fiat 130: motore 6 cilindri a V alimentato a benzina, con una cilindrata di 2,8 litri (poi incrementata a 3,2 litri) e dalle linee sobrie, ma decise.
MASERATI. Sotto la presidenza di Giovanni Leone arrivano al Quirinale le prime vetture blindate (due Alfa Romeo 2500), come blindata - utilizzando lamiera al manganese ad alta resistenza e per rendere antiproiettile le parti vetrate - è la Maserati Quattroporte disegnata da Giorgetto Giugiaro e ordinata nel 1982 per il presidente Sandro Pertini.
Nel 1983 la Casa del Tridente consegna a Pertini la speciale Quattroporte di colore Dark Aquamarine con interni in velluto beige, 'ammiraglia' che negli anni verrà ripetutamente utilizzata in occasione degli impegni istituzionali.
IL PORTAPIPA PER PERTINI. Una delle peculiarità - su specifica richiesta di Pertini - è un ampio portacenere con relativo portapipa collocato al centro del divano posteriore. Sono presenti anche un mobile bar, un impianto radiotelefonico e un interfono per parlare con l'esterno della vettura.
ALFA 164. Nel 1991 - come in seguito Oscar Luigi Scalfaro - Francesco Cossiga viaggia su una Alfa 164, firmata Pininfarina, che nel 1987 era stata presentata direttamente da Gianni Agnelli al presidente sardo (fu il primo modello di Alfa creato dalla Fiat, che aveva preso il controllo del Biscione).
LANCIA THESIS. Sotto la presidenza di Ciampi un nuovo gioiello, con richiami alle antiche berline Aurelia e Flaminia, 'rilanciata' - come detto - dallo stesso presidente livornese. Motore 6 cilindri a "V" e 215 cavalli.
LANCIA THEMA. Il primo modello dell'ammiraglia era già stato utilizzato da Pertini nel 1984, riproposto nella nuova versione durante il settennato di Giorgio Napolitano, che la scelto la Thema per il suo insediamento.
PANDA. Appena eletto, Sergio Mattarella lasciò la foresteria su una Panda per recarsi alla Corte Costituzionale e annunciare le dimissioni da giudice della Consulta.
Nel tempo, Mattarella ha 'sfilato' - come chi l'ha preceduto - sulla Flaminia 335.
E, come in occasione della Festa della Repubblica del 2019, sulla Maserati Quattroporte di sesta generazione, con motore V8 biturbo da 530 Cv.