FOTOGALLERY. Alla vigilia del via della stagione regolare, ecco un ranking delle 16 migliori formazioni, divise tra le due Conference. Golden State e Cleveland partono favorite davanti a un manipolo di squadre agguerrite come San Antonio, Chicago e Clippers
La palla a due nella notte tra martedì e mercoledì sancisce il via della stagione regolare della Nba. Parte la caccia ai Warriors campioni in carica –
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Nella Eastern Conference, il livello qualitativo sembra un po’ più basso rispetto ad Ovest. Ecco quelle che ad oggi, per potenziale e storia, ambiscono a un posto ai playoff –
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Subito dopo la sconfitta nelle Finals 2015 con i Warriors, i bookmakers scommettevano sui Cavs. D’altra parte, non tutti hanno in squadra “The King” James e due stelle come Irving e Love -
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I Tori, che non vincono un anello dai tempi di MJ (1998), non sono più dipendenti dallo stato di salute di Derrick Rose. Hanno talento e fisicità grazie ai vari Butler, Gasol, Noah e Mirotic. Da valutare l’impatto del nuovo coach Fred Hoiberg -
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Con il ritorno a pieno regime di Chris Bosh, la squadra della Florida sembra tornata ultra competitiva. Un quintetto con Dragic, Wade, Deng, Bosh e il neo arrivato Stoudemire può arrivare sino alla fine. Fisico permettendo, naturalmente -
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Lo scorso anno hanno stupito tutti, inanellando 19 vittorie di fila e una stagione da 60-22. Hanno perso DeMarre Carroll, ma guadagnato Splitter e Hardaway jr: sono un’incognita, ma a Est possono dire la loro -
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I canadesi sono una squadra che può impensierire le altre 29 franchigie, nessuna esclusa. Hanno guadagnato in difesa con Carroll, hanno confermato DeRozan e Lowry. I playoff sono ampiamente alla portata -
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Tutto ruota intorno alla stella di John Wall, uomo da 17 punti e 10 assist di media lo scorso anno. Sotto canestro sono rimasti i giganti Nenè e Gortat, ma il salto di qualità dipende dai rendimenti di Beal, Porter e Dudley -
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L’ingaggio di un big man come Monroe completa i Bucks, che fuori dall’area hanno signori giocatori: Giannis Antetokounmpo, Michael Carter-Williams, Khris Middleton, Jabari Parker e O.J. Mayo -
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Sono in tanti a giocarsi un posto ad Est ai playoff (Indiana, Detroit, Charlotte). Ma i Celtics, con l’arrivo in estate di Amir Johnson e David Lee, sono i favoriti. Specie se Isaiah Thomas si ripete sui livelli dello scorso anno (16 punti e 4 assist di media) -
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Ad Ovest, la corsa è più equilibrata. Ci sono i campioni in carica dei Warriors, ma anche una selva di squadre infarcite di fenomeni. Ecco la corsa ai playoff nella Western Conference -
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Il roster è rimasto praticamente invariato dallo scorso anno: oltre agli Splash Brothers (Curry e Thompson), c’è l’MVP delle Finals Iguodala, il centro Bogut, l’ala Green. Chi vorrà conquistare l’anello, dovrà è passare sui campioni -
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L’era post-Duncan è già cominciata…con Duncan in campo. Perché il 21, al canto del cigno, sarà il padrino della nuova stella Lamarcus Aldridge. Poi attenzione ai soliti noti: Parker, Ginobili, Diaw, Leonard: hai detto poco -
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Trattenuto in California uno dei ‘big three’ (DeAndre Jordan), il talento abbonda per coach Rivers: Paul, Griffin, Pierce, Stephenson, Smith. Che Jack Nicholson tradisca per un anno i suoi Lakers? -
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“Il Barba” e “Superman”: Harden e Howard sono chiamati a vincere qualcosa in Texas. L’ingaggio di un play come Lawson facilita le cose. E se Motiejunas sta bene, Houston potrebbe non avere alcun problema… -
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Qui tutto dipende da un solo uomo: Kevin Durant. Se l’MVP del 2013-14 sta bene fisicamente, i Thunder se la giocano con tutti. Anche perché il cast di supporto è stellare con Westbrook e Ibaka -
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Con la coppia Gasol-Randolph, i Grizzlies sono tra i più completi della lega sotto canestro. Manca un esterno forte: ci proveranno con una trade, nel frattempo dovranno affidarsi ai veterani Carter, Barnes e Allen -
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Un uomo al potere: Anthony Davis. La Nba ha trovato nel prodotto di Kentucky un lungo dominante come ai tempi di Shaq e Malone. Se trova l’alchimia con il nuovo coach Alvin Gentry, son dolori per tutti -
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Come ad Est, l’ottavo posto è in bilico (Utah, Dallas, Phoenix). Diamo fiducia alla nuova squadra di Marco Belinelli, con un asse play pivot di grande qualità (Rondo-Cousins) e un quintetto da battaglia -
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