LA FOTOGALLERY. Raramente si è visto tanto talento concentrato in due compagni di squadra. Con i loro Golden State Warriors, KD e Steph hanno la possibilità di entrare nell'olimpo delle coppie che hanno fatto la storia del basket. Qualche nome? Jordan-Pippen, Kobe-Shaq, LeBron-Wade, Magic-Kareem e Stockton-Malone
CURRY-DURANT. La scelta di KD di sbarcare a Golden State, in una squadra già favolosa (non dimentichiamo gli All Star Thompson e Green), crea il reparto esterni più forte degli ultimi anni. Curry-Durant, se ben integrati, sono praticamente illegali sul parquet: entrambi Mvp, bomber di razza e dalla tripla facile. Ma alla fine, si entra nella leggenda solo con l'anello al dito. KD è andato nella baia proprio per questo -
FOTO. Vita da rookie: LeBron e soci all'esordio Nba
JORDAN-PIPPEN. In tanti si domandano chi abbia fatto le fortune dell'altro. Il 23 è stato senza dubbio il più grande di sempre, ma senza il suo compare sarebbe riuscito a portare a casa 6 titoli? Pippen è stato il completamento, la spalla, il fido scudiero. Si è messo al servizio di Sua Altezza, ma avrebbe potuto essere il primo violino in quasi tutte le avversarie dell'epoca. Certo è che i due, a Chicago, hanno fatto la storia -
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BRYANT-O'NEAL. Tra gelosie, litigi e parole grosse, tra due stelle assolute accomunate da un ego smisurato, quei Lakers hanno cavato tre titoli consecutivi. Quando andavano d'accordo, sono stati la coppia più devastante della storia del gioco. Grande merito va dato al tecnico Phil Jackson, non a caso chiamato coach Zen -
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WADE-JAMES. Amici fuori dal campo, complici sul parquet. Quando LeBron ha lasciato l'amata Cleveland, ha raggiunto a Miami l'amico di mille battaglie in Nazionale, con l'obiettivo di vincere il suo primo anello. Ne ha portati a casa due, entrando in punta di piedi nel sistema di gioco degli Heat e lasciando spesso a Wade il ruolo di superstar. E stiamo parlando di LeBron James... -
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STOCKTON-MALONE. Il play e il lungo hanno scritto la storia di Utah dal 1985 al 2003, diventando una cosa sola. L'era dello 'Stockton to Malone', ovvero il pick and roll più letale che si sia mai visto su un campo da basket, sarebbe da studiare sui libri di storia. 1412 partite di regular season giocate insieme, due titoli della Western Conference ma nessun anello al dito. Ah già, c'era quel Jordan e i suoi Bulls... -
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ABDUL JABBAR-JOHNSON. Stiamo parlando del miglior realizzatore nella storia (38.387 punti) e del play che ha rivoluzionato il gioco negli Anni Ottanta. Lo showtime a Los Angeles era assicurato, così come la parata celebrativa a fine anno, visto che i titoli vinti da quei Lakers furono 5 -
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BIRD-MCHALE. Uno è stato tra i migliori interpreti di questo sport, l'altro lo ha aiutato a diventare un mito. Se Larry Bird è sempre stato la stella indiscussa dei Celtics degli Anni Ottanta, Kevin McHale gli ha fatto da spalla di lusso, se è vero che in carriera ha chiuso con 18 punti e 7 rimbalzi di media. Uno segnava, l'altro difendeva: così hanno portato 3 titoli al Boston Garden -
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DUNCAN-ROBINSON. Quando si pensa al passaggio di consegne nella Nba, non si può non ricordare il caso di San Antonio. Gli Spurs scelgono Tim Duncan e ne fanno l'erede di un membro del Dream Team, David Robinson. Che prima di appendere le scarpe al chiodo, vince insieme al giovane allievo il titolo del 1999. Sono stati soprannominati le 'Twin Towers': la Nba non ha mai avuto due lunghi così dominanti nella stessa squadra -
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PIERCE-GARNETT. Senza dimenticare l'indispensabile Ray Allen (non a caso, membro dei 'big three'), PP e KG sono stati anima e corpo dei Celtics tra il 2007 e il 2013. Oltre alla tecnica sopraffina, i due hanno sempre incarnato alla perfezione lo spirito di chi indossa la mitica canotta biancoverde. Insieme hanno riportato un titolo a Boston nel 2008 che mancava da 22 anni -
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PAYTON-KEMP. Dal 1990 al 1997, hanno fatto sognare Seattle. L'asse play-pivot più spettacolare di quei tempi, con il numero 20 tra i migliori difensori e passatori della lega, e il lungo sempre sopra il ferro. Sempre ai vertici della Werstern Conference, anche Payton e Kemp si sono scontrati con i Bulls di Sua Maestà Jordan. E hanno perso... -
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DURANT-WESTBROOK. Amici con un solo obiettivo: portare il primo titolo della storia a Oklahoma City. Difficile trovare tanto talento nella batteria di esterni di una squadra che è andata vicino al trionfo nel 2011-12, sbattendo contro gli Heat di LeBron e Wade. Poi la scelta di Durant di volare a Golden State. L'ex amico Westbrook pare che non l'abbia presa benissimo... -
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NASH-STOUDEMIRE. Se in sei stagioni (su otto) a Phoenix Amarè Stoudemire ha viaggiato oltre i 20 punti per partita, lo deve a due playmaker. Uno era in campo insieme a lui a regalare perle di pallacanestro, Steve Nash, canadese col fisico da ragioniere, uomo da 10.335 assist in carriera. L'altro si trovava in panchina: Mike D'Antoni, che ai Suns, con il suo sistema di gioco 'corri e tira', ha esaltato le caratteristiche di questa straordinaria coppia -
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PAUL-GRIFFIN. Dal 2011, formano la coppia più divertente di Hollywood, cosa non scontata se sei un Clippers e i cugini sono i Lakers. Uno tratta il pallone come un mago, l'altro vola costantemente sopra il ferro. L'unico difetto? Non vincono mai e nemmeno ci vanno vicini (zero Finals in carriera) -
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DUMARS-THOMAS. Dal 1985 al 1994, chiunque giocasse contro Detroit aveva due grandissimi problemi. Perché Dumars e Thomas non erano solo due giocatori straordinari, capaci di trascinare i Pistons a due titoli Nba (con un premio di Mvp delle Finals a testa). Ma erano due leader, diametralmente opposti, con un unico obiettivo: alzare il trofeo a fine anno -
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EWING-STARKS. Quando il gioco si faceva duro, questi due c'erano sempre. La Nba degli Anni Novanta era conosciuta per il suo gioco fisico, le provocazioni verbali, oltre che per una tecnica divina. Ewing e Starks avevano tutto questo, spinti da una città intera, New York, che grazie a loro ha sognato l'anello in due circostanze, ma lo ha visto sfumare con i ko nelle Finals contro Rockets e Spurs -
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