Dopo 11 gare saltate in questi playoff, coach Steve Kerr sembra sempre più vicino al rientro: “Non dovrebbero esserci problemi, sta molto meglio: può tornare ad allenare”
In una squadra in cui tutto continua a funzionare alla perfezione, l’unico grosso punto interrogativo resta quello riguardo le condizioni fisiche di coach Steve Kerr, costretto dopo gara-2 del primo turno contro Portland a dare forfait a causa del riacutizzarsi dei problemi alla schiena e a lasciare il ruolo di capo allenatore nelle mani di Mike Brown, suo primo assistente nonché ex-coach proprio dei Cleveland Cavaliers. Un incarico pro-tempore, a maggior ragione dopo che le condizioni fisiche di Kerr sono via via migliorate, permettendogli di partecipare agli allenamenti dei suoi ragazzi e agli incontri con la stampa, restando però negli spogliatoi a seguire le partite degli Warriors che strada facendo si sono sbarazzati anche degli Utah Jazz e dei San Antonio Spurs. La settimana di pausa e riposo che ha preceduto la prima palla a due delle Finals sembrava essere l’occasione migliore per portare a termine il suo recupero completo, ma una ricaduta nella giornata di mercoledì ha fatto sì che lo staff degli Warriors (di comune accordo con lui), preferisse continuare con coach Brown in panchina in gara-1, evitando possibili nuove complicazioni che avrebbero costretto lo stesso Kerr a uno spiacevole balletto tra la panchina e l'infermeria. Sempre secondo quanto raccontato da una fonte vicina agli Warriors a Marc Spears di ESPN, sembrerebbe che coach Brown sia stato il primo a chiedere a Kerr di prendersi più tempo prima di decidere sul da farsi, attendendo anche fino a poche ore dall'inizio del match prima di scegliere. Ma l’ex giocatore tra le altre squadre di Bulls e Spurs è stato irremovibile, convinto evitare di risedersi in panchina fino a quando il dolore non gli avrà dato definitivamente tregua per più giorni consecutivi.
Luke Walton, l'amico con cui guardare gara-1
Stanotte quindi è rimasto di nuovo dietro le quinte, a guardare i suoi ragazzi vincere contro Cleveland per 113-91, osservando la partita dagli spogliatoi assieme a Luke Walton, l’attuale allenatore dei Los Angeles Lakers che lo scorso anno aveva vestito i panni del Mike Brown di turno per oltre metà regular season. Una situazione di stallo che potrebbe giungere a conclusione già da domenica, sempre secondo quanto riportato dalle indiscrezioni: “Non dovrebbero esserci problemi, può tornare ad allenare. Sta decisamente meglio”, è quanto lasciato filtrare. Infatti, nonostante Kerr avesse detto che l’inizio delle Finals avrebbe segnato un’ideale deadline che avrebbe sancito la sua decisione definitiva riguardo l’allenare o meno la squadra in queste ultime partite della stagione, il GM Bob Myers ha sottolineato come la scelta di gara-1 “non precluda in alcun modo il ritorno di Kerr in panchina”, al quale ha consigliato soltanto di prendersi cura di sé stesso e di sentirsi libero di prendersi tutto il tempo necessario, tornando a ricoprire il suo ruolo anche a serie inoltrata. D’altra parte però, è lo stesso Kerr a non voler diventare un motivo di distrazione per i suoi ragazzi, né tantomeno per Mike Brown, che almeno a parole non sembra risentirne: “La situazione è molto semplice per quel che mi riguarda, posso tranquillamente adattarmi. Immagino che io continuerò ad allenare fino a quando Steve non mi comunicherà di essere nuovamente pronto a rivestire il suo incarico”. Senza di lui in fondo in questi playoff gli Warriors hanno inanellato un 13-0 che ha già pareggiato la striscia più lunga di vittorie consecutive in post-season. Sarebbe davvero un peccato rompere un ingranaggio che sta funzionando così bene.