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NBA, ci casca anche Kevin Durant: espulso per proteste

NBA

Dopo James e Davis, anche Durant si aggiunge alla lista di stelle che è stata espulsa per proteste contro gli arbitri: "Devo ricordarmi che sono gli arbitri ad avere tutto il potere in mano, perciò devo stare zitto e accettare la loro decisione" ha commentato dopo la seconda espulsione stagionale

Se due indizi fanno una prova, al terzo si può parlare di vero e proprio trend: dopo LeBron James e Anthony Davis, un’altra stella della NBA come Kevin Durant è stato espulso per proteste contro gli arbitri. È successo a cinque minuti dal termine della partita contro gli Orlando Magic, quando il risultato era già ampiamente sotto controllo dei Golden State Warriors (che hanno poi chiuso la pratica sul 133-112) ma a Durant non è comunque piaciuto un fischio ai suoi danni, convinto che il contatto subito da Elfrid Payton meritasse un viaggio in lunetta invece di essere chiamato come un semplice fallo di gioco con rimessa a lato. “Sì, avrei dovuto ricevere due tiri liberi, ma non ha voluto darmi una spiegazione” ha detto KD riferendosi all’arbitro Eric Lewis. “Immagino che, avendo continuato a chiederglielo, poi mi abbia cacciato. Credo non gli sia piaciuto il mio tentativo di metterlo in imbarazzo”. La rabbia di Durant è esplosa infatti un’azione dopo, quando è andato a segno con un tiro a centro-area ma lo stesso Lewis non gli ha fischiato un contatto di Aaron Gordon ai suoi danni. Dopo qualche parolina di troppo (in particolare quella che comincia per “F” e finisce per “o”…), Lewis ha spedito sotto la doppia l’MVP delle ultime Finals, che era già stato espulso a inizio anno sul campo di Memphis (mentre era successo solo una volta nel resto della sua carriera). “Gli arbitri dirigono la partita, perciò anche se non si sentono bene un giorno, possono comunque prendere tutte le decisioni che vogliono” ha concluso KD. “Devo ricordarmi che hanno tutto il potere in mano, perciò devo stare zitto e accettare la loro decisione”. Anche perché la Lega ha appena comminato 25.000 dollari di multa a Anthony Davis, il quale però aveva protestato in maniera molto più veemente rispetto a Durant.

Il commento di coach Kerr: “Mai vista una non-chiamata del genere…”

Anche coach Kerr ha commentato quanto accaduto alla sua stella: “Ha subito un fallo e, per qualche motivo, non gli sono stati dati due liberi, che è stato abbastanza bizzarro. Anzi, una delle più bizzarre non-chiamate che io abbia mai visto” ha commentato l’allenatore due volte campione NBA. “Era così ovvio che sarebbe dovuto andare in lunetta. Per forza era arrabbiato: ero arrabbiato pure io. Poi gli ha detto la parolina magica ed è stato espulso. Al che io ho detto a Scott Foster [capo-arbitro della terna, ndr]: ‘Io te la dico continuamente e non mi hai mai espulso’. Lui mi ha detto solo: ‘Ma io sono io’”. Buon per loro che la partita era già stata ampiamente vinta.