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NBA, Philadelphia ha scelto: Elton Brand nuovo GM per il dopo-Colangelo

NBA

Mesi di ricerca, su candidati interni ed esterni, hanno portato alla fine alla promozione dell'ex prima scelta assoluta al ruolo di general manager. A soli 39 anni Brand assume la pesante responsabilità di guidare i Sixers sul mercato dopo il pasticciaccio del caso-Colangelo

BRYAN COLANGELO SI DIMETTE DAL RUOLO DI GM DEI SIXERS

ACCOUNT TWITTER FALSI E CRITICHE: IL CASO COLANGELO

Dopo la bufera sul caso Colangelo – conclusa con le dimissioni dal ruolo dell’ex gm dei Sixers – Philadelphia è finita sotto i riflettori di tutto il mondo NBA, curioso (e interessato) di capire le mosse della dirigenza, che dopo aver promosso nel ruolo coach Brett Brown ad interim era chiamata ovviamente a rimpiazzare in maniera formale Bryan Colangelo in un ruolo delicato e importantissimo, viste le notevoli ambizioni che la squadra della città dell’Amore Fraterno oggi culla in ottica NBA. La ricerca, lunga e dettagliata, con candidati valutati sia internamente che dall’esterno, è ora arrivata al termine con l’assunzione di Elton Brand, che proprio a Philadelphia (con 17 partite nella stagione 2015-16) aveva concluso una carriera da giocatore che lo ha visto prima scelta assoluta nel 1999, co-rookie dell’anno al termine della sua prima stagione e poi due volte All-Star. Dal momento del ritiro dal campo, Brand aveva studiato da dirigente proprio all’interno dell’organizzazione dei Sixers: prima con il ruolo di gm dei Delaware Blue Coats, la squadra di G League associata a Philadelphia, e poi come vice presidente delle basketball operation dei Sixers durante la scorsa stagione. Ora, a soli 39 anni, arriva la grande occasione: in una squadra considerata in crescita esponenziale, che può contare sul talento giovane di due superstar come Ben Simmons e Joel Embiid, a Brand viene chiesto di assumere un ruolo di comando, responsabilità affidatagli dopo una serie di entusiasmanti colloqui che hanno convinto proprietà e Brown stesso che l’ex giocatore fosse la scelta migliore per il ruolo, anche a fronte di concorrenti con molta più esperienza e pedigree, tra cui il vice presidente dei Rockets Gersson Rosas, due assistenti gm come Justin Zanik (Jazz) e Larry Harris (Warriors) ma anche candidati interni come Marc Eversley e Ned Cohen, già a libro paga dei Sixers in ruoli diversi.

Via social arriva la benedizione di Joel Embiid

La nota a margine forse più importante alla notizia della promozione di Brand al ruolo di general manager è arrivata via social dall’account di Joel Embiid, la cui presenza in rete è sempre tempestiva: “Congratulazioni EB… Crediamoci [nel Processo, ndr]”, il messaggio del centro di Philly, uno dei giocatori al centro delle polemiche relative ai tweet provenienti dagli account di copertura emersi nel caso Colangelo. Un attestato di stima, quello della giovane superstar camerunense dei Sixers, che vale tantissimo per avallare l’investitura di Brand, visto che la preoccupazione all’interno della società riguardava proprio il rapporto tra i giocatori e la dirigenza alla luce delle dichiarazioni emerse dai famosi tweet di casa-Colangelo, alcune delle quali apertamente critiche verso alcuni dei pezzi più pregiati della squadra (Embiid incluso). Ora che Philadelphia ha definitivamente voltato pagina, mettendosi alle spalle la tormentata vicenda Colangelo, in squadra potrebbe tornare quell’armonia necessaria per puntare davvero in alto: che è quello che ogni tifoso dei Sixers si aspetta al via di questa promettente stagione.