Una distorsione al gomito sinistro, dopo un colpo subìto in allenamento, terrà fuori il secondo anno finlandese per un periodo tra le sei e le otto settimane. Una brutta tegola per i Bulls, che potrebbe rivelarsi una chance forse inattesa per Jabari Parker
Aveva lavorato molto in estate, aveva aggiunto al suo corpo quasi 8 chili di muscoli, sembrava essersi presentato al via in grandissima forma: e invece prima ancora di mettere piede in campo Lauri Markkanen deve fare i conti con un noioso infortunio. Un colpo riportato in allenamento nella giornata di giovedì – e inizialmente considerato un infortunio minore dallo staff medico dei Bulls – si è rivelata invece una distorsione al gomito sinistro che costringerà ai box l’ala finlandese per sei-otto settimane. Con Chicago chiamata all’esordio in campionato il 18 ottobre, l’ipotesi più ottimistica – con Markkanen fuori solo un mese e mezzo – gli farà saltare le prime 12 gare stagionali. Dopo una prima stagione da rookie molto positiva – in campo per 68 partite, chiuse con le ragguardevoli medie di 15.2 punti e 7.5 rimbalzi – il n°24 dei Bulls aveva speso gran parte della sua estate per guadagnare peso e muscoli, in modo da poter reggere meglio il colpo sotto canestro contro avversari più dotati fisicamente: “Si vedeva che era più grosso – la testimonianza del suo compagno Zach LaVine – ma il tiro era quello di sempre: per lui l’unico limite è il cielo perché in campo può rendersi utile davvero in tanti aspetti diversi del gioco”. La dieta a base di pesi era stata un’idea di coach Fred Hoiberg, convinto che un’aggiunta di muscoli “gli permetterà di punire con più costanza i mismatch sui giocatori più piccoli che finiscono spesso per marcarlo quando giochiamo i nostri alti-bassi in attacco. Ma ancora di più aggiungere stazza lo aiuterà in difesa, dove potrà difendere con più agio su giocatori di ruoli diversi”. L’infortunio al finlandese – a cui va a sommarsi anche quello a Denzel Valentine, fuori per la preseason dopo una leggera distorsione alla caviglia – potrebbe però permettere a coach Hoiberg di testare, con più minuti e un ruolo maggiore (da ala forte), il neo-arrivato Jabari Parker, la cui collocazione nel quintetto di Chicago (da 3? Da 4?) rimane un rebus da chiarire in vista della nuova stagione. Che per i Bulls – che vedono già riempirsi la propria infermeria – poteva sicuramente iniziare in maniera più fortunata.