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NBA: Embiid superstar, 41 punti e Clippers battuti. Non bastano i 25 punti di Gallinari

NBA

Philadelphia torna al successo trascinata dal lungo camerunense, protagonista nel finale e autore di 41 punti e 13 rimbalzi. I Clippers, a lungo sotto nel punteggio, tornano in gara nel quarto periodo prima di essere ricacciati indietro dai canestri del n°21 dei Sixers

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Philadelphia 76ers-L.A. Clippers 122-113

Seconda battuta d’arresto consecutiva in trasferta per i Clippers di Danilo Gallinari, caduti sotto i colpi di Joel Embiid, dominante in questo inizio di regular season e cruciale in una sfida a lungo controllata da Philadelphia. Il lungo camerunense chiude con 41 punti, 13 rimbalzi e quattro stoppate, incontenibile per qualsiasi tipo di avversario o raddoppio: “È molto duro, oltre che preparato ad affrontare qualsiasi tipo di difesa: sa tirare e di base è in grado di fare tutto sul parquet”, sottolinea Doc Rivers, rammaricato del fatto che i Clippers fossero arrivati sul -3 a sei minuti dalla sirena dopo essere stati a lungo in svantaggio. Poi, il colpo di grazia firmato Embiid: nove dei successivi 12 punti dei Sixers portano la sua firma, con tanto di schiacciata sulla testa di Boban Marjanovic (schierato per 23 minuti, alla ricerca di un antidoto contro il n°21 di Philadelphia) e allungo decisivo per portare a casa la vittoria. Embiid mette così a referto la sesta gara con almeno 30 punti e dieci rimbalzi, tanto da giustificare i cori del pubblico che lo saluta intonando il motivetto “M-V-P, M-V-P!”. “È una grande sensazione, si tratta di restare aggressivo e concentrato su ciò che il sistema del coach mi richiede”, racconta il protagonista del match. Risposte positive arrivano anche da Ben Simmons, reduce da una delle sue peggiori partite in carriera (con tanto di 11 palle perse contro Toronto) e in grado di dare una risposta convincente: i suoi 14 punti e 11 assist sono decisivi, tanto quanto i soli due palloni sprecati. “Una risposta da campione”, commenta coach Brown, felice di essere riuscito a rispondere colpo su colpo alla panchina più produttiva della Lega. I Clippers infatti raccolgono ben 58 punti a gara in corso (viaggiano a quasi 57 di media), ma i padroni di casa limitano i danni grazie ai 18 punti di JJ Redick e i 13 del rookie Landry Shamet.

Convincente Gallinari: 25 punti e otto rimbalzi in 35 minuti

Ventisei punti in uscita dalla panchina arrivano come al solito da Lou Williams, scarica di energia nella metà campo offensiva nei 24 minuti trascorsi sul parquet (anche se il -16 di plus/minus in parte racconta la sua disfunzionalità nel match, nonostante i tanti canestri); miglior realizzatore degli ospiti davanti a Danilo Gallinari. L’azzurro resta a lungo sul parquet (35 minuti, molto di più di quanto giocato nelle ultime tre tutte sotto i 27 di utilizzo) e chiude la sfida con 25 punti, nonostante il 5/18 dal campo. Il n°8 dei Clippers allarga bene il fronte d’attacco dei losangelini (4/8 dalla lunga distanza, uno dei quali regala il sorpasso ai suoi nel terzo quarto dopo essere stati sotto di 22 nel primo tempo) e raccoglie anche otto rimbalzi, in una sfida chiusa con il miglior plus/minus di squadra (+11). “Non abbiamo eseguito a sufficienza nel momento cruciale della partita – sottolinea coach Rivers – abbiamo avuto una pessima selezione di tiro: questo non può succedere”.