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NBA, risultati della notte: Embiid decisivo contro Charlotte con 42 punti, LeVert condanna Denver allo scadere

NBA

Una prestazione mostruosa da 42 punti e 18 rimbalzi di Joel Embiid spinge Philadelphia al successo contro Charlotte dopo un supplementare. Caris LeVert segna a 3 decimi dalla fine il canestro che condanna Denver alla prima sconfitta casalinga. Washington perde anche contro Orlando, successi per Indiana, Detroit e Sacramento

EMBIID DOMINA IN CAMPO E ANCHE A PAROLE

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Philadelphia 76ers-Charlotte Hornets 133-132 OT

In una recente intervista Joel Embiid ha dichiarato che la lega in questo momento è piena di giocatori soft, perciò il suo obiettivo è quello di scendere in campo e dominare ogni partita. In questo inizio di stagione si può ragionevolmente dire che lo sta raggiungendo: il centro dei Philadelphia 76ers ha segnato 16 dei suoi 42 punti (massimo stagionale) nel solo ultimo quarto della sfida contro gli Charlotte Hornets, permettendo ai suoi di forzare il supplementare andando a segno con una tripla a 34.4 secondi dalla fine dei regolamentari. Embiid ha chiuso con 18 rimbalzi la doppia doppia numero 12 della sua stagione, aggiungendo 4 assist e 4 stoppate al suo bottino e andando con continuità in lunetta, dove ha segnato 19 dei 22 liberi tentati. Nonostante la vittoria, spinta anche da un Ben Simmons da 22 punti, 8 rimbalzi e 13 assist, in casa Sixers qualche segnale preoccupante c’è. I ragazzi di coach Brett Brown avevano sprecato un vantaggio di 21 lunghezze, ritrovandosi sotto di 5 a 1:18 dalla fine per via dei 30 punti di Kemba Walker, autore anche lui di 19 punti solo nell’ultimo quarto. Nel supplementare però gli è mancato lo spunto finale, con i Sixers abili a conquistare la settima vittoria su sette partite disputate tra le mura amiche.

Denver Nuggets-Brooklyn Nets 110-112

Se a fine anno Caris LeVert verrà votato come giocatore più migliorato della stagione, ricordatevi di questa partita: la guardia dei Brooklyn Nets ha segnato a 3 decimi dalla fine il canestro della vittoria sul difficile campo dei Denver Nuggets, suggellando un mini-parziale di 6-0 con cui i Nets hanno ribaltato una sfida che sembrava ormai persa. LeVert ha chiuso la gara con 17 punti e 5 assist, uno dei cinque giocatori in doppia cifra per Brooklyn guidata dai 23 di D’Angelo Russell e dai 18 con 9 rimbalzi di un ottimo Jarrett Allen, per quanto in difesa si sia ritrovato davanti la miglior versione di Nikola Jokic. Il centro serbo, dopo una prestazione da 0/1 al tiro contro Memphis, si è messo in testa di attaccare fin da subito e all’intervallo era già in doppia doppia da 20+12, chiudendo poi la sfida con il suo massimo stagionale da 37 punti, 21 rimbalzi e 14/22 dal campo. L’ultima delle sue 6 palle perse, un’infrazione di passi mentre cercava di creare spazio in post basso, ha aperto le porte al possesso decisivo di LeVert, che ha condannato Denver alla prima sconfitta casalinga della sua stagione, complici anche i soli 4 punti segnati da Gary Harris alla peggior prestazione dell’anno (1/11 al tiro).

Orlando Magic-Washington Wizards 117-108

Se gli Wizards non sono in grado di vincere neanche contro i Magic, viene da chiedersi da dove possa cominciare la loro — a questo punto remota — risalita nella classifica della Eastern Conference. A condannare la squadra di coach Brooks alla nona sconfitta sulle 11 partite disputate finora sono state le giocate pesanti di Nikola Vucevic (migliore dei suoi con 21 punti e 14 rimbalzi), Aaron Gordon (20) e D.J. Augustin, autore di 6 punti, un assist e un recupero negli ultimi due minuti e mezzo di partita, rendendo inutile la rimonta da -25 degli Wizards. Beal (27 punti) e Wall (19+12 assist) avevano cominciato bene andando in vantaggio di nove lunghezze nel primo quarto, ma nel giro di 13 minuti sono stati distrutti per 45-18, scavandosi una buca dalla quale non sono più riusciti a risalire — che è poi un po’ la storia di questa stagione.

Miami Heat-Indiana Pacers 102-110

Se solo suonasse un pochino meglio quando la si canticchia, a Indianapolis potrebbero intonare una canzone del tipo “These Pacers are made for walking”: Victor Oladipo e soci hanno conquistato la quinta vittoria consecutiva in trasferta di questo ottimo inizio di stagione, chiudendo la sfida sul campo dei Miami Heat con un parziale di 16-2 di cui gli ultimi 12 senza risposta da parte dei padroni di casa. Merito di un Victor Oladipo da 22 punti e 10 assist oltre che da una tripla fondamentale di Bojan Bogdanovic (16 punti alla fine), preceduto solo dai 17 a testa di Domantas Sabonis (protagonista anche con 11 rimbalzi) e Darren Collison. Oltre all’attacco, però, a fare la differenza è stata la difesa, capace di forzare 24 palle perse agli avversari e di tenerli al 37% nel secondo tempo. Il migliore per coach Spoelstra è stato Kelly Olynyk con 20 punti, ma il canadese non ha potuto chiudere la partita in campo per via di un colpo alle costole ricevuto da Tyreke Evans, dopo che già sul finire del primo tempo aveva ricevuto una gomitata da Thaddeus Young che aveva provocato l’espulsione del lungo dei Pacers. Insieme a lui ci sono comunque altri sei giocatori in doppia cifra tra cui i 18 di Josh Richardson e la doppia doppia da 11+20 di Hassan Whiteside, che però — con Dwyane Wade ancora assente per la nascita della figlia — non sono bastati per bagnare con una vittoria il debutto delle meravigliose nuove maglie ispirate a Miami Vice.

Atlanta Hawks-Detroit Pistons 109-124

Nessun problema per i Pistons, che non hanno neanche avuto bisogno di un Blake Griffin in versione realizzatore per sbarazzarsi degli Hawks. Merito del solito Andre Drummond in doppia doppia (la numero 300 in carriera con 23 punti e 11 rimbalzi) e di un redivivo Stanley Johnson, che ha realizzato il suo massimo stagionale da 22 punti, permettendo a Griffin di chiudere con 6 punti, 9 rimbalzi e 9 assist, mandando in doppia cifra altri cinque compagni. “Ha fatto le giocate giuste, è stato molto altruista” ha commentato coach Casey, con i suoi che hanno realizzato 20 delle 47 triple tentate. In casa Hawks c’è davvero poco da salvare dopo al terza sconfitta in fila: i 19 punti di Jeremy Lin, i 16 di Trae Young e i 14+10 di Omari Spellman, ma non molto altro. “Sin dall’inizio abbiamo cominciato male” ha detto coach Pierce. “I nostri titolari hanno giocato senza alcuna energia. È stata una serata difficile”. In effetti basti pensare che il boato più assordante della serata è arrivato a metà ultimo quarto quando Drummond ha sbagliato due tiri liberi, permettendo ai tifosi sugli spalti di vincere una promozione per un sandwich al pollo gratis…

Sacramento Kings-Minnesota Timberwolves 121-110

Chi lo avrebbe detto alla fine della scorsa stagione che una vittoria dei Kings sui T’Wolves sarebbe stata non solo poco sorprendente, ma addirittura prevedibile? I 25 punti di Willie Cauley-Stein e gli 8 in fila di Nemanja Bjelica nel terzo quarto hanno permesso ai padroni di casa di prendere il possesso della partita, insieme alla doppia doppia da 16 punti e 10 assist di De’Aaron Fox, ai 17 di Iman Shumpert e ai 15 di Buddy Hield per un quintetto tutto in doppia cifra. Quel bottino di punti messo in cascina nel terzo quarto ha permesso ai Kings di resistere al ritorno dei T’Wolves, guidati da un Karl-Anthony Towns in grandissimo spolvero: il lungo ha realizzato il suo massimo stagionale da 39 punti a cui ha aggiunto 19 rimbalzi, supportato anche dai 21 con 6 rimbalzi e 5 assist di Derrick Rose che ha propiziato un parziale di 12-0 per riportarsi a contatto. Due tiri liberi sbagliati da Jimmy Butler (13 punti, 8 rimbalzi e 8 assist ma con 3/12 al tiro) e un contro-parziale di 7-0 dei padroni di casa hanno però chiuso di nuovo la contesa, permettendo ai Kings di rimanere sopra il 50% di vittorie (record 7-5, buono per il settimo posto a Ovest) mentre i T’Wolves sono scivolati a 4-9, distanti già tre partite piene dall’ottavo posto valido per i playoff.