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NBA, Gallinari ferma la corsa di Denver, Belinelli cade a Houston davanti a Harden

NBA

Un ottimo Danilo Gallinari da 21 punti guida i Clippers al successo sui Nuggets insieme a Tobias Harris, approfittando dell’espulsione di Nikola Jokic. I Rockets guidati da un eccellente James Harden da 39 e 10 assist interrompono il momento positivo degli Spurs, con Marco Belinelli fermo a 3 punti

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L.A. Clippers-Denver Nuggets 132-111

Dall’inizio alla fine, quella disputata dagli L.A. Clippers è stata forse la miglior prestazione stagionale, arrivata peraltro contro una squadra di tutto rispetto come i Denver Nuggets. I primi in classifica della Western Conference hanno subito allo Staples Center la peggior sconfitta stagionale, uno scarto di 21 punti che risulta quasi contenuto per come come si è sviluppata la partita, con i Clippers in controllo per la maggior parte della gara e un ultimo quarto quasi interamente di garbage time. Merito di Danilo Gallinari e Tobias Harris, i due migliori giocatori del quintetto di Doc Rivers, capaci di segnare 21 punti a testa e di rendersi un’enigma irrisolvibile per la difesa dei Nuggets, che ha concesso il 57.6% agli avversari senza mai riuscire a trovare una contromisura. I Clippers hanno segnato la bellezza di 80 punti in area contro i soli 50 degli avversari, potendo contare su un Montrezl Harrell da 20 punti in uscita dalla panchina e sulle doppie cifre portate in dote da Shai Gilgeous-Alexander (14) e Patrick Beverley (12), pur mandando tutti i giocatori scesi in campo a referto. "Ottanta punti non è un numero che sono abituato a vedere sul tabellino" ha detto coach Mike Malone, che in questa stagione ha potuto contare su un'ottima difesa. "Ci hanno battuti dal palleggio, hanno preso ogni rimbalzo offensivo, hanno lavorato più di noi e non siamo stati in grado di competere allo stesso livello". A complicare le cose ci si è messo anche Nikola Jokic, che nel corso del terzo quarto ha preso due falli tecnici in fila lamentandosi per i mancati fischi ed è stato espulso, lasciando i suoi in balia degli avversari. Da quel momento in poi i Clippers non hanno più dovuto temere per il loro successo, con Danilo Gallinari che ha sistemato le percentuali chiudendo con 7/11 dal campo, 3/5 da tre punti e 4/4 ai liberi a cui ha aggiunto 4 rimbalzi e 2 assist per un ottimo +17 di plus-minus in meno di 25 minuti. Un’ottima iniezione di energia in vista della trasferta a Oakland sul campo dei campioni in carica prevista nella notte tra domenica e lunedì.

Houston Rockets-San Antonio Spurs 108-101

In questa stagione gli Houston Rockets non erano ancora riusciti a vincere una partita senza Chris Paul in campo. Dopo cinque tentativi falliti questa volta James Harden e soci ce l’hanno fatta, anche se il successo ai danni dei San Antonio Spurs è arrivato in maniera piuttosto rocambolesca. Basti pensare che a uno dei peggiori quarti dell’intera stagione dei Rockets (il secondo da soli 13 punti segnati) ha fatto seguito il migliore in assoluto con 43, superando in dodici minuti l’intera produzione dei primi 24 grazie a un ottimo 9/13 da tre punti (hanno poi chiuso 19/54). Quell’esplosione ha permesso di entrare nell’ultimo quarto con 15 punti di vantaggio diventati rapidamente 17, ma gli Spurs guidati da un DeMar DeRozan da 28 punti e 8 assist hanno rimontato fino a mettere la testa avanti a tre minuti dalla fine con una tripla di Rudy Gay. Tre triple firmate da James Harden e Eric Gordon, però, hanno rimesso a posto le cose per Houston, che si gode l’ennesima prestazione eccezionale del “Barba”, capace di realizzare 39 punti con 10 assist per i compagni, ispirando sia i 18 di Gordon che la doppia doppia da 21 punti e 23 rimbalzi (massimo stagionale) di Clint Capela. Per Houston si tratta della sesta vittoria nelle ultime sette gare, anche se bisognerà vedere come riuscirà a superare il periodo di 2-4 settimane che dovrà affrontare senza CP3. Per San Antonio invece è solo la seconda sconfitta nelle ultime nove gare, con Marco Belinelli che chiude con soli 3 punti (1/6 al tiro) e 3 rimbalzi dopo un periodo in cui era andato in doppia cifra in sette delle precedenti otto partite.