Allontanato per doppio tecnico dopo un duro faccia a faccia con Antetokounmpo, il giocatore dei Knicks ha scoperto della sanzione soltanto nel post-partita dalle domande dei giornalisti: "Sono uscito per farmi medicare e invece sono stato espulso? Wow, non so cosa dire..."
Alla rivalità tra i New York Knicks e Giannis Antetokounmpo si aggiunge un nuovo protagonista. Il più prevedibile, visto il carattere e i precedenti: Enes Kanter. Le scaramucce tra tra i due vanno avanti per tutto il match, e vengono fuori nel quarto periodo, dopo una penetrazione al ferro del greco respinta con forza dal turco. Un gomito finisce “casualmente” sul volto del giocatore di Milwaukee, che crolla a terra senza che gli arbitri fischino il fallo. L’azione prosegue, mentre il candidato MVP dei Bucks si rialza e scatta verso l’avversario, andando contro di lui a muso duro. Faccia a faccia prolungato tra i due, che si urlano addosso qualsiasi genere di offesa prima che dalle panchine arrivino i compagni a separarli. Dopo aver rivisto le immagini, gli arbitri fischiano un doppio fallo tecnico, seguito poi da una seconda sanzione per Kanter che viene espulso a poco meno di dieci minuti dalla fine della sfida. Un provvedimento che il giocatore dei Knicks non coglie, visto che in quel momento viene richiamato in panchina a causa di quanto successo pochi istanti prima. Sotto il canestro dei Bucks Kanter aveva ricevuto un brutto colpo all’occhio da parte di Thon Maker: una ferita da saturare con tre punti, che lo ha tenuto negli spogliatoi fino alla fine del match. A quel punto, con i reporter giunti a fargli le domande dopo quanto successo con Antetokounmpo, il n°00 dei Knicks ha scoperto di aver ricevuto un secondo tecnico: “Ho preso il tiro e sono andato a contestare il rimbalzo. A quel punto ho visto il gomito di Maker finire sul mio occhio che ha iniziato a sanguinare. Nell’azione seguente, Giannis ha attaccato il ferro e io l’ho stoppato. Non hanno neanche fischiato fallo e lui se l’è presa. Dopo il faccia a faccia continuavo a perdere sangue e avevo bisogno di una medicazione. Sono andato negli spogliatoi e mi hanno suturato con tre punti. Ora però mi dite che sono stato espulso: beh, rispetto la decisione presa… non so cosa dire”.
Il commento di Porzingis in difesa di Kanter
Una situazione paradossale, che si inserisce in un contesto già molto teso tra due squadre diventate rivali dopo il gesto di sfida di Mario Hezonja nel secondo incrocio stagionale (reo di aver “scavalcato” Antetokounmpo in maniera plateale dopo avergli schiacciato in testa, imitando il famoso gesto di Allen Iverson contro i Lakers). Una tensione che non è rientrata dopo questa tre giorni in cui Knicks e Bucks si sono affrontate due volte nel giro di 48 ore. “In fondo, la cosa più importate è aiutare la mia squadra e portare a casa delle vittorie - sottolinea il giocatore greco, autore di 31 punti e 14 rimbalzi - mancavano ancora nove minuti e ho pensato soltanto al modo migliore per terminare la partita. Non mi piacciono le giocate sporche, solo quello. Dei colpi che mettono a rischio la mia salute e quella dei miei compagni”. Uno scontro verbale al quale ha partecipato anche Kristaps Porzingis, ancora lontano dal parquet causa infortunio, ma pronto a schierarsi dalla parte del suo compagno di squadra. Durante il faccia a faccia infatti, l’assistente allenatore dei Bucks Darvin Ham è intervenuto trattenendo il giocatore turco da dietro. Un gesto che non è piaciuto al lettone dei Knicks, intervenuto su Instagram: “Quell’assistente allenatore dei Bucks deve tenere il suo c** fuori dal campo e non permettersi di aggrapparsi a Enes in quel modo. Trattieni i tuoi giocatori, non gli avversari”. Un gesto contestato anche dallo stesso Kanter: "Un assistente non può permettersi di arrivare sul parquet e comportarsi come un giocatore di football. La priorità dovrebbe essere quella di difendere i proprio ragazzi". La brutta notizia è che purtroppo le sfide stagionali tra le due squadre in regular season sono terminate. E visto il ruolino di marcia dei Knicks, toccherà aspettare il prossimo anno per goderci di nuovo lo spettacolo.