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NBA: James Harden continua a dominare (45 punti), Houston batte anche Boston

NBA

Il Barba gioca l'ennesima partita da MVP, regala ai Rockets l'ottava vittoria nelle ultime nove gare chiusa con 45 punti e nove triple (sesta in fila oltre quota 35). Boston invece si ferma di nuovo dopo un paio di successi, non riuscendo a dare continuità ai risultati

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Houston Rockets-Boston Celtics 127-113

Gli Houston Rockets sono tornati a essere quelli della passata stagione (o quasi) perché James Harden ha ricominciato a giocare da MVP. Il Barba chiude con 45 punti, sei assist, 9/18 dall’arco e ben 17 liberi tentati la sfida contro Boston, dimenticandosi dei problemi al polpaccio e partendo con le marce altissime sin dalla palla a due. Il n°13 dei Rockets realizza 17 punti nel solo primo quarto, decisivi nel parziale che porta i padroni di casa in doppia cifra di vantaggio già dopo i primi 12 minuti. I Celtics tornano anche a contatto, ma non riescono mai a mettere il naso avanti nell’ultimo quarto d’ora di gara, in cui i texani allungano grazie al 14-4 messo a segno a cavallo dell’ultimo intervallo (con tanto di triple consecutive di Gerard Green che spaccano in due il match). Harden allunga così la sua striscia di prestazioni da record: oltre quota 30 punti nelle ultime otto partite (come Russell Westbrook nel novembre 2016, ultimo a riuscirci) e con almeno 35 a referto nelle ultime sei (numeri che non si vedevano dal Carmelo Anthony dei Knicks nell’aprile 2013, all'inseguimento di LeBron James che ne mise a referto nove e di Kobe Bryant che arrivò a 13 come strisce record degli ultimi 20 anni), il Barba trascina Houston all’ottavo successo nelle ultime nove gare. I texani salgono così ben quattro vittorie oltre il 50% di record anche grazie ai 24 punti e 18 rimbalzi di Clint Capela e ai 20 raccolti da Eric Gordon; partito titolare al posto di Chris Paul alle prese con un problema al ginocchio. Nessun problema, ci pensa Harden: “Certo che sono rientrato nella lista dei nomi che possono puntare al titolo di MVP. Ho ricevuto un sacco di odio negli ultimi tempi, ma questo non mi ha mai condizionato quando si è trattato di scendere in campo, battere qualsiasi avversario e dimostrare che tipo di giocatore sono”.

Boston ancora in altalena, a caccia di continuità

I Celtics invece tornano al punto di partenza, dopo essersi goduti un super Irving nel giorno di Natale. Se Kyrie sveste i panni del supereroe, Boston fa fatica a battere avversari di primo livello come i Rockets. Il n°11 degli ospiti è il miglior realizzatore dei bianco-verdi con 23 punti e 11 assist, a cui si aggiungono i 19 e sei rimbalzi di Marcus Morris. Il gemello di Markieff resta in campo per 29 minuti, prima di essere allontanato a 4 minuti e 38 secondi dalla sirena - espulso per un doppio tecnico, entrambi arrivati per proteste. Un segno di nervosismo in un gruppo che fatica a imporsi come una delle migliori squadre della Eastern Conference. Contro un Harden straripante c’è poco da fare, ma a sorprendere è il fatto che Boston sia andata sotto 31-18 nei nove minuti in cui il Barba è andato a sedersi in panchina. I Celtics restano al quinto posto a Est, chiamati già contro Memphis a rispondere in questo giro di trasferte a Ovest.