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NBA, infortunio LeBron James, Lakers in allerta: l'assenza potrebbe essere più lunga del previsto

NBA

Nonostante le parole di ottimismo delle ore scorse da parte della squadre e del n°23 giallo-viola, secondo quanto riportato da ESPN il problema all'inguine potrebbe essere più complicato del previsto da risolvere. I Lakers per questo stanno preparando un piano B per far fronte a una sua possibile assenza prolungata 

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“Questa è la prima volta che chiudiamo un testa a testa combattuto nel finale, senza che lui fosse sul parquet. Se LeBron avesse giocato questa gara, probabilmente la conclusione sarebbe stata diversa”. Difficile non essere d’accordo con Luke Walton al termine della sfida persa dai Lakers contro sulla sirena a Sacramento. La domanda che sorge spontanea però dopo le indiscrezioni di qualche ora fa è un’altra: quanto durerà questa situazione d’emergenza? Le notizie ufficiali le conosciamo già nel dettaglio: al fianco al nome “James” è comparso il più classico dei “day-to-day”, che vuol dire tutto e niente. Ma le rassicurazioni arrivate dallo staff medico (il muscolo inguinale è intatto) e dallo stesso LeBron via social (“Ho schivato un proiettile”), indicano una direzione diversa da quella che lascia intendere l’ultimo report pubblicato da ESPN. Brian Windhorst, il lebronologo per eccellenza, ha raccontato che, al di là dell’apparente tranquillità, c’è un processo di guarigione da seguire prima che il n°23 dei Lakers possa ritornare in campo. Lo stiramento viene descritto come “significativo”, tanto che i giallo-viola hanno iniziato a pianificare tenendo conto di un’assenza che non si limiterà soltanto alla trasferta di Sacramento appena lasciata alle spalle. A complicare la possibilità di fare o meno previsioni c’è anche l’unicità rappresentata da James quando si parla di infortuni: LeBron infatti non ha mai avuto a che fare negli ultimi anni con problemi muscolari del genere e dunque non conosce la capacità di reazione del suo corpo a sollecitazioni di questo tipo. Il n°23 ha spesso forzato i tempi e nascosto dei fastidi fisici, stringendo i denti e scendendo lo stesso sul parquet. L’intenzione dei Lakers però è di andarci con i piedi di piombo e tutelarne il più possibile il recupero fisico. Nel frattempo James ha perso l’opportunità di bissare quanto fatto lo scorso anno con i Cavaliers: giocare tutte le gare disputate della sua squadra, fermando così la striscia di match consecutivi in campo a quota 156. Mai come in questo caso allora, una partita in più o in meno di regular season non diventa certo un dramma. Se diventassero dieci, invece...