Dopo l'ennesimo "incontro ravvicinato" con il rookie dei Mavericks, da coach Kerr a Steph Curry passando per Green e Durant, ci sono solo parole di ammirazione per la stagione dello sloveno: "Un talento raro"
DONCIC INCANTA MA CURRY E' MOSTRUOSO: 48 PUNTI, 11 TRIPLE E VITTORIA
Steph Curry ha appena segnato 48 punti. Ha mandato a bersaglio 11 triple. Con l’ultima ha sostanzialmente deciso la partita, dando ai suoi Warriors la vittoria sui Mavs. Eppure, pochi secondi dopo il suono della sirena, trova il tempo di fermarsi per qualche secondo a parlare con Luka Doncic: “Non credo di doverti dire niente. Continua semplicemente a fare quello che stai facendo”, le parole del due volte MVP. Un’investitura importante, quella arrivata sul campo dei campioni in carica, pur in una gara persa dai suoi Mavericks ma comunque conclusa con 26 punti, 6 rimbalzi e 5 assist dal rookie sloveno, ormai sempre di più sulla bocca di tutti nei circoli NBA. Anche su quella dei principali protagonisti di casa Warriors, dall’allenatore Steve Kerr fino all’MVP delle ultime due finali NBA Kevin Durant. “Non sembra proprio un rookie”, dice Kerr. “Non lo conoscevo, non l’avevo mai visto giocare se non in televisione finché non lo abbiamo affrontato la prima volta quest’anno [il 18 novembre, perdendo la gara anche per via dei 24 punti e 9 rimbalzi di Doncic, ndr], ma si capisce subito che ha una fiducia nel suo gioco che non rispecchia la sua carta d’identità. Non sembra un 19enne che arriva da un altro Paese con tanta pressione addosso. Penso sia già un All-Star: non so cosa uscirà dal voto popolare, ma per me assomiglia tanto a un All-Star, sia che poi venga convocato o no. Se non dovesse farcela quest’anno, lo diventerà presto, ma il punto è un altro: non si può non rimanere colpiti da quello che sta facendo, da quello che significa per la lega”. La pensa esattamente allo stesso modo Draymond Green: “Non so se sarà un All-Star quest’anno, ma è un talento da All-Star, questo è poco ma sicuro”. Parole di grandissima ammirazione, da un giocatore che gode di grande reputazione nella lega e che di solito non è noto per sviolinare nessun avversario. Non c’è però incoronazione definitiva senza ascoltare le parole di Steph Curry e Kevin Durant, le due “supernova” che risplendono in maniera ancora più luminosa pure nella galassia Warriors, piena di stelle davvero lucenti. E sono parole davvero significative.
Steph e KD lo esaltano, ma Doncic per una volta sbaglia nel finale
"È incredibile" sono le prime parole riservate da Curry a Doncic, che lo precede tra le preferenze nella Western Conference con 2.2 milioni di voti dai tifosi. "Si vede che ha tanta esperienza di basket ad alto livello. Gioca sempre al suo ritmo. Sono sicuro che ha sentito tutti quelli che dubitavano di lui e del suo gioco senza conoscerlo, ma adesso di sicuro non è più sottovalutato. È divertente da vedere ed è un bene per il futuro della lega". Il tema dell’esperienza accumulata in Europa è stato toccato anche da KD nel suo elogio sperticato per il rookie sloveno: "Sta giocando alla grande: viaggiare a 20-6-5 di media a 19 anni sono numeri buoni per l’All-Star Game. Ci sono tanti ottimi giocatori nella sua posizione [tra cui lui stesso, visto che è selezionabile nel front-court per la partita delle stelle, ndr], perciò non si può mai sapere. Ma gioca con compostezza e il più delle volte riesce a prendersi le triple in step back che vuole. È grosso, è forte fisicamente, sa passare e giocare il pick and roll, ha esperienza in Europa: mentre il resto dei rookie erano in college, lui imparava il gioco nella seconda miglior lega del mondo. Questo fa la differenza". Probabilmente i campioni in carica hanno parlato in questo modo anche perché sono riusciti a vincere la partita e a fermare Doncic nel finale, facendogli sbagliare quattro tiro nel tirato finale di gara. Una discreta rarità per lo sloveno, che in questa stagione ha segnato 72 punti in 71 minuti “clutch” (finale di gara entro 5 punti) con percentuali superiori al 50%, sul podio dei giocatori con almeno 30 tentativi di quel tipo. Ci sarà tempo per rimettersi in carreggiata, ma intanto si è conquistato l’ammirazione dei campioni in carica.