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NBA, Gallinari e i Clippers passeggiano con New York, Atlanta si prende la rivincita

NBA

Venti punti in 23 minuti di Danilo Gallinari bastano e avanzano ai Clippers, che passeggiano in casa contro i New York Knicks godendosi anche le sette triple di Shamet. Gli Hawks vendicano la sconfitta di due giorni fa al quarto overtime vincendo in casa dei Chicago Bulls nonostante un'assurda espulsione di Trae Young. Portland passa a Charlotte con super Rodney Hood

HARDEN E GORDO MOSTRUOSI, HOUSTON PASSA A BOSTON

L.A. Clippers-New York Knicks 128-107

Basta vedere i parziali del primo tempo per capire l’andamento della gara: 38-20 per i Clippers al primo riposo lungo, 44-26 nel secondo quarto per un complessivo vantaggio di 36 lunghezze con cui i padroni di casa sono tornati negli spogliatoi. A poco conta allora che nel secondo i Knicks abbiano vinto entrambi i quarti, dato che la partita era già finita: alla fine sono sei i giocatori in doppia cifra per i losangeleni, con 21 punti del rookie Landry Shamet (le sue 7 triple nel solo primo tempo sono un record per una matricola dal 2002-03) e dai 20 di un Danilo Gallinari chirurgico. Con 8/15 al tiro e 3/6 dalla lunga distanza insieme a 7 rimbalzi e 4 assist, a coach Doc Rivers è bastato tenerlo in campo 23 minuti per ricevere il miglior plus-minus di squadra (+21). Per i Knicks sono cinque i giocatori in doppia cifra, tutti tra i 17 punti di Vonleh e Dotson e i 16 di Trier, Robinson e Mudiay, senza però impedire l’ennesima figuraccia in questa stagione disastrata. Si sta invece trasformando in realtà il sogno playoff dei Clippers, che ora hanno tre partite e mezza di vantaggio sul nono posto e addirittura cinque sui Lakers decimi, che affronteranno nel derby della notte tra martedì e mercoledì.

Chicago Bulls-Atlanta Hawks 118-123

Questa volta non sono serviti quattro supplementari per decretare la vincente tra Bulls e Hawks, ma se non altro gli ospiti si sono potuti prendere la rivincita per quanto successo due giorni fa. Ancora una volta Alex Len ha disputato una grande gara, finendo con il suo massimo stagionale da 28 punti dopo i 24 della partita precedente, chiudendo a soli tre punti dal suo career-high. Altrettanto non si può dire di Trae Young, che ha interrotto il suo momento magico per via di una decisione molto controversa della terna arbitrale. Dopo una tripla da 10 metri in transizione per salire a quota 18 punti (uno dei sette in doppia cifra per coach Pierce), il rookie si è messo le mani sui fianchi e ha fissato insistentemente Kris Dunn, con il quale si era già preso a male parole nel corso del primo tempo. Un gesto tutto sommato innocuo, ma che è bastato agli arbitri per fischiargli il secondo fallo tecnico e spedirlo sotto la doccia. Una decisione che ha colto tutti di sorpresa, tanto da spingere anche Rudy Gobert su Twitter a chiedere “Dov’è il divertimento nel gioco della pallacanestro se non possiamo mostrare nessuna emozione??”. La partita ha comunque rischiato di vivere un altro supplementare, ma gli errori dall’arco di Kris Dunn e Lauri Markkanen (miglior marcatore dei suoi con 19 punti) hanno impedito ai Bulls di vincere la quinta gara nelle ultime sei pur mandando sette giocatori in doppia cifra.

Charlotte Hornets-Portland Trail Blazers 108-118

A volte ci si dimentica di quanto talento ci sia in NBA. E allora può capitare che anche in una partita dimenticabile — una sfida domenicale alle 13 ora locale tra Charlotte e Portland — regali un momento a suo modo da ricordare. Il protagonista è stato Rodney Hood, che è semplicemente esploso nell’ultimo quarto della partita: dopo averlo cominciato con 6 punti a referto, la guardia dei Blazers ne ha messi 21 nell’ultima frazione, trasformando una partita in bilico in una portata a casa facilmente dai suoi. A rendere ancora più incredibile la prestazione di Hood è il fatto che nelle precedenti tre gare aveva segnato 5 punti in tutto, mentre sul parquet di Charlotte sembrava incapace di sbagliare, chiudendo alla fine con 9/14 al tiro, 3/6 da tre e 6/6 ai liberi in 24 minuti in uscita dalla panchina. Insieme a lui ci sono i 26 con 15 rimbalzi di Jusuf Nurkic e i 23 di Damian Lillard, mentre dall’altra parte l’unico a provare ad emularlo è stato Jeremy Lamb con 23 punti, con Kemba Walker che è incappato in una brutta serata al tiro (18 punti e 12 assist ma con 5/21 dal campo) rendendo inutile un’altra buona prestazione di Frank Kaminsky (18 punti e 7 rimbalzi) oltre ai 14 di Tony Parker. Questa sconfitta fa scivolare gli Hornets fuori dalla zona playoff, facendosi sopravanzare di mezza partita dagli Orlando Magic.