Il n°0 degli Warriors ha raccontato dell'amicizia e della stima che prova nei confronti dell'All-Star dei Blazers, con cui resta sempre a contatto: "In pochi guardano a Portland: se fosse a New York sarebbe considerato come uno dei migliori giocatori di tutti i tempi"
I 26 punti e i quasi sette assist d’ordinanza di media Damian Lillard continua a non farli mancare ai Blazers, in una stagione da terzo posto a Ovest che negli ultimi giorni si è complicata non poco dopo l’infortunio di Jusuf Nurkic. L’unico modo per Portland di superare ogni difficoltà è quello di affidarsi all’All-Star, spesso sottovalutato perché la franchigia dell’Oregon non è una di quelle che occupa spesso i titoli in prima pagina. Un concetto sottolineato da chi sul parquet è stato spesso avversario di Lillard: DeMarcus Cousins, grande amico del n°0, con cui scambia di continuo messaggi ogni volta che uno ha la possibilità di godersi l’altro in TV. Una stima reciproca mai nascosta, con conversazioni private in cui si scherza sulle chiamate arbitrali e spesso si fa riferimento alle giocate sul parquet sottolineando: “Ma davvero, come ti è venuta in mente una follia del genere?”. Visti i personaggi e il talento, uno scambio di battute che avviene piuttosto di frequente. “Damian è uno dei miei migliori amici, una delle persone più disponibili e in gamba dell’intera Lega – sottolinea Cousins durante un’intervista con Yahoo Sport - E poi è molto divertente da seguire anche da tifoso. Lo adoro, passiamo il tempo a scherzare uno con l’altro”. Un’affinità elettiva nata nonostante non abbiano mai diviso uno spogliatoio NBA assieme – soltanto qualche breve parentesi in nazionale - ma inevitabilmente la curiosità di Chris Haynes durante l’intervista cada su quello. “Come giudichi la stagione di Lillard? Credi che la gente e i tifosi si rendano conto del suo impatto reale?”. “Ragazzi… Dame è uno dei giocatori più sottovalutati della NBA. Sono convinto che se Lillard giocasse a New York ad esempio – non sto dicendo che deve lasciare Portland, o fare le valigie e andare via – ma se lui avesse l’opportunità di far parte di un grande mercato come Los Angeles o Chicago per intenderci, beh… Con un talento del genere sarebbe considerato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi. È stato snobbato più volte durante la selezione per l’All-Star Game e per i quintetti All-NBA, ma il suo talento resta immenso. Il cuore che ci mette è inestimabile, tutto ciò che porta in campo non è quantificabile. Io sono un grande tifoso di Lillard, lui lo sa bene. È chiaramente un campione non considerato tale da molti”. Una ragione in più per il n°0 di trascinare i Blazers anche quest'anno.