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NBA, Dirk Nowitzki ufficializza il suo ritiro: la cerimonia d'addio a Dallas

NBA

Il n°41 dei Mavericks chiude la sua carriera NBA dopo 21 stagioni in Texas, la conquista di un titolo e di milioni di cuori di appassionati in tutto il mondo: "Come avrete immaginato, questa è stata la mia ultima partita qui a Dallas"

IL CLAMOROSO ANNUNCIO DI MAGIC

IL SALUTO DI WADE A MIAMI

L'INFORTUNIO DI CURRY

I RISULTATI DELLA NOTTE

La notizia della notte è che, dopo aver rimandato l’annuncio per mesi, Dirk Nowitzki ha deciso: questa è stata la sua ultima stagione in NBA, la 21esima sempre con la stessa franchigia, rivelando il suo segreto (fino a un certo punto in realtà, visto che ormai sembrava chiaro a tutti) in lacrime ai tifosi che si sono goduti un’ultima grande partita del tedesco da 30 punti – erano tre anni che non ne metteva a referto così tanti – nella ultima apparizione in carriera sul parquet di casa. Phoenix era la spalla ideale in una rappresentazione del genere: perdente, senza ambizioni e con un Jamal Crawford che entra nella storia nella serata di Dirk segnando 51 punti e diventando il primo all-time a mettere a referto un cinquantello con quattro squadre diverse. Ok, ma nessuno a Dallas distoglie la propria attenzione da Nowitzki. Neanche quando si tratta di celebrare l’ottava tripla doppia stagionale di Luka Doncic: 21 punti, 16 rimbalzi e 11 assist; una gara da record in più rispetto a quelle raccolta da Magic Johnson nel suo anno da rookie - meglio non parlare dell’ex stella dei Lakers in questa giornata. E allora l’ultimo riferimento è per Dwyane Wade; avversario di una vita, mai troppo amato e spesso odiato che nelle stesse ore di Nowitzki saluta la sua gente segnando esattamente 30 punti come lui. A Miami decine di video, la festa glamour della lussureggiante città della Florida. Quella di Dirk invece è più raccolta, commossa, emozionale: il primo a lasciarsi andare è proprio il n°41 dei Mavs, accolto in mezzo al campo da una grande parata di leggende. Larry Bird, Charles Barkley, Scottie Pippen, Shawn Kemp: idoli della sua infanzia in Germania, diventati colleghi felici di rendere omaggio a una stella che ha deciso di smettere: “Come avrete già immaginato, questa è stata la mia ultima partita in casa con i Mavericks”, esordisce al microfono. Il momento che in Texas sembrava non arrivare mai è diventato tristemente realtà.

Il pubblico prova a fargli cambiare idea: “Resta con noi”

Durante la partita il pubblico sembrava non essersi rassegnato all’idea che Dirk potesse lasciare già da domani: lo stesso Mark Cuban aveva chiesto di distribuire cartelli con la scritta “MVP”, incitando il pubblico a cantare “One more year”. Un anno in più, un altro, per stare ancora insieme. Un coro trasformato in “Grazie Dirk” una volta che l’annuncio è diventato ufficiale, mentre il proprietario dei Mavericks ha iniziato a salutare il 14 volte All-Star. “Questa è ovviamente una serata molto emozionante per me, ho davvero troppe persone da ringraziare. Abbiamo fatto una cavalcata incredibile, nonostante tutti gli alti e bassi, con voi tifosi che siete sempre stati al mio fianco. Il vostro supporto è stata la cosa che ho più apprezzato in questi 21 anni”. Un racconto di tre minuti, con la luce puntata solo su di lui, con la voce rotta dall’emozione e le lacrime che a fatica restano all’interno dell’orbita degli occhi. Una serata iniziata con un abbraccio particolare per Nowitzki, salutato da tutti i dipendenti dei Mavericks che l’hanno atteso fuori prima dell’arrivo negli spogliatoi. Una folla festante che voleva salutare il volto della loro azienda, un amico che per 21 anni ha fatto compagnia a tutti. Uno di quelli che si lasciano andare via con difficoltà.