Per la seconda gara consecutiva l'azzurro chiude con percentuali scadenti (5/20 al tiro, con 1/5 da tre punti). Pur riconoscendo i meriti alla difesa di Golden State, Gallinari non perde le speranze: "Sono una squadra che concede dei parziali: dobbiamo sfruttarli"
LOS ANGELES - È un Danilo Gallinari che prova a vedere il bicchiere comunque mezzo pieno anche dopo la seconda sconfitta interna contro Golden State, che condanna i suoi Clippers sul baratro dell’eliminazione, da evitare – sotto 3-1 – già in gara-5 alla Oracle Arena. “Abbiamo cambiato un po’ il nostro piano partita – dice riferendosi alla quarta gara, persa dai Clippers 113-105 – partendo con me e JaMychal Green da 4 e 5, per cambiare di più sui blocchi e provare a fermare i loro tiratori. Difensivamente è andata meglio, ma è in attacco che abbiamo tenuto percentuali troppo basse [il 42.5% dal campo, pur sfiorando il 42% da tre punti con 13/31, ndr]. In generale in tutta la serie è sempre stato più il nostro attacco che la nostra difesa a far fatica, perché segnare così poco contro di loro rende poi difficile provare a vincere”. Tra i responsabili delle basse percentuali di casa Clippers, sicuramente anche l’azzurro, che per la seconda partita in fila tira male sia dal campo che da tre punti [5/20 con 1/5 dall’arco in gara-4, dopo il 2/13 con 0/8 da tre della terza partita, ndr]: “Fisicamente sto bene, ma devo riconoscere che la loro difesa sta facendo un ottimo lavoro su di me. Ogni volta che ho la palla in mano loro riescono a togliermi il tiro da fuori ma allo stesso tempo sono bravi a collassare in area e così quando metto la palla per terra ci sono sempre due-tre uomini pronti ad aiutare per cui è difficile trovare spazi”. Eppure i Clippers sono riusciti a restare in partita sostanzialmente fino alla fine, nonostante un mostruoso primo tempo di Klay Thompson e un analogo secondo tempo di Kevin Durant: “Contro di loro è importante restare concentrati per 48 minuti perché gli Warriors sono una squadra che nell’arco di una gara ti permette dei parziali, tanto è vero che ne abbiamo avuti un paio anche stasera. Purtroppo però non siamo riusciti a vincere la partita”. Dopo aver strappato una partita a Oakland, i due ko in casa mettono L.A. spalle al muro, ma forte anche del ricordo di gara-2 Gallinari cerca di mantenere un approccio positivo: “Vogliamo riportare la serie a Los Angeles, non abbiamo alternative, dobbiamo vincere: non vediamo l’ora di scendere in campo”.
[Intervista di Zeno Pisani | video di Sheyla Ornelas]