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Finals NBA: Toronto vince l’ultima alla Oracle Arena, i Raptors sono campioni NBA

NBA

I canadesi vincono all’ultimo istante una sfida meravigliosa contro Golden State e conquistano il primo titolo NBA della storia dei Raptors: una partita in cui gli Warriors hanno perso Klay Thompson causa infortunio nel terzo quarto e vinta da Toronto grazie ai 26 punti a testa di Lowry e Siakam e ai 22 di un Kawhi Leonard MVP delle Finals

LEONARD MVP DELLE FINALS

TORONTO, UN PASSO NELLA STORIA

THOMPSON, LA DIAGNOSI È TREMENDA

THOMPSON TORNA IN CAMPO PER TIRARE I LIBERI

Golden State Warriors-Toronto Raptors 110-114

I Toronto Raptors vincono gara-6, battono Golden State in volata nell’ultima partita disputata alla Oracle Arena ed entrano di diritto nella storia della Lega - conquistando il primo titolo della franchigia e al tempo stesso di una squadra canadese in NBA. Un successo meritato, al termine di una battaglia in cui gli Warriors hanno perso altri pezzi per strada; costretti a rinunciare a Klay Thompson nell’ultimo quarto d’ora a causa di un infortunio al ginocchio sinistro che lo ha rallentato nel momento di massimo sforzo da parte dei padroni di casa. Il n°11 di Golden State resta comunque alla sirena finale il miglior realizzatore della partita con i suoi 30 punti, raccolti tirando 8/12 dal campo, 4/6 dall’arco e un perfetto 10/10 a cronometro fermo: gli ultimi due arrivano dopo l’infortunio, quando Thompson nel giro di pochi istanti prima prende la strada degli spogliatoi e per poi tornare sul parquet con un ultimo sforzo che ridà carica a un’arena rimasta ammutolita dopo il suo crollo sul parquet. Una scossa che non basta a tenere in vita gli Warriors alla corde, con la difesa dei Raptors studiata alla perfezione per limitare Steph Curry (21 punti con 6/17 al tiro e tre canestri dalla lunga distanza) e decisa a farsi battere da un Draymond Green in tripla doppia da 11 punti, 19 rimbalzi, 13 assist e tre stoppate (e anche otto palle perse) e da un Andre Iguodala da 22 punti con 9/15 al tiro. Un contributo generoso, che permette a Golden State di restare a galla nonostante la presenza sul parquet di quintetti improbabili, ma non sufficiente per strappare una vittoria che avrebbe allungato la serie. Merito di un Kyle Lowry fenomenale, che segna i primi 11 punti dei Raptors, traccia la strada e guida i canadesi al successo più importante della loro storia chiudendo con 26 punti, dieci assist, sette rimbalzi, quattro triple, +16 di plus/minus e una quantità di giocate fondamentali su entrambi i lati del parquet. Al suo fianco il solito Kawhi Leonard, autore di 22 punti in 41 minuti e giustamente premiato come MVP di una finale che gli ha regalato il secondo titolo della sua carriera.

Le triple del destino di VanVleet, i canestri pesanti di Ibaka

Sono tanti i volti del successo dei Raptors, a partire da quello di Fred VanVleet; protagonista anche questa volta con tre canestri dalla lunga distanza nel quarto periodo a coronamento di una partita da 22 punti complessivi e 5/11 dalll’arco in 34 minuti di difesa asfissiante su Curry. Non solo lui prezioso in uscita dalla panchina, ma anche  Serge Ibaka: 22 minuti con 15 punti e 7/12 al tiro, tre rimbalzi e tanta intensità sotto canestro nei momenti decisivi. È l’impatto nel pitturato dell’ex giocatore dei Thunder a permettere a Toronto di rimettere in equilibrio il conto dei punti in area, fortemente a favore degli Warriors a inizio partita. Poi nel finale a spuntarla è la squadra che è riuscita a commettere un errore in meno: Siakam – altro grande volto del successo Raptors e autore di 26 punti – segna un canestro dal palleggio senza coscienza a 26.5 secondi dalla sirena. Qualche istante più tardi è lui stesso a commettere fallo su Curry, mandato in lunetta a riportare Golden State a una sola lunghezza di svantaggio. A quel punto però mancano soltanto 18 secondi: gli Warriors dovrebbero commettere fallo, invece provano a difendere e forzano la palla persa di Danny Green che può costare molto cara ai Raptors. Golden State infatti riesce a costruire – in maniera rocambolasca – un tiro discreto dall’arco per Curry che porta a otto il numero di tentativi decisivi sbagliati ai playoff nei finali di gara. L’appuntamento con il primo bersaglio pesante nella post-season è rimandato, così come quello con il titolo che passa meritatamente nelle mani di Toronto.