Giannis Antetokounmpo colleziona 29 punti e 15 rimbalzi in soli 22 minuti, complici i soliti, disastrosi Knicks. Decima vittoria interna su 10 per i Sixers, tornano al successo anche Pacers, Suns, Hawks e Bulls
MILWAUKEE BUCKS-NEW YORK KNICKS 132-88 | Milwaukee non ha nessun problema ad allungare a 12 la striscia di successi consecutivi contro i disastrati (e disastrosi) Knicks: 33-15 il parziale del primo quarto per i Bucks (complice un terribile 4/24 al tiro per New York) e all’intervallo i padroni di casa hanno già 72 punti a tabellone, in un gara che li ha visti davanti anche di 47 punti. Milwaukee manda 6 giocatori in doppia cifra, due del quintetto (il solito Giannis Antetokounmpo e Khris Middleton, tornato tra i primi 5 dopo essere partito dalla panchina nelle ultime tre) e quattro dalla panchina, tra cui un D.J. Wilson al suo massimo in carriera a quota 19 punti
Le statistiche di Giannis Antetokounmpo rischiano (quasi) di passare inosservate – 29 punti e 15 rimbalzi per lui – se non si presta attenzione al minutaggio: solo 22 minuti in campo per il greco, che tira 10/14 e addirittura 3/4 da tre punti (fatica soltanto ai liberi: 6/11). Per il neo-premiato giocatore della settimana a Est si tratta della 20^ doppia doppia stagionale, statistica in cui è leader NBA
PHILADELPHIA 76ERS-UTAH JAZZ 103-94 | Philadelphia vince l’ottava partita nelle ultime nove e continua a mantenersi imbattuta davanti al pubblico di casa: risolve la pratica Jazz già nel primo tempo, chiuso con 60 punti a referto e un vantaggio di 18 punti su Utah, reduce dalla partita coi Raptors in cui all’intervallo si era trovata sotto di 40. Non bastano i 27 punti di un ottimo Rudy Gobert, vincitore del duello diretto con Joel Embiid, che tira solo 5/13 dal campo per una doppia doppia da 16 punti e 11 rimbalzi ma appare stanchissimo fisicamente già nel quarto quarto, quando Utah si riporta a -10 con 4 minuti da giocare. Tutto inutile, anche perché i Sixers tirano il 50% da tre punti (13/26) e hanno un Ben Simmons quasi in tripla doppia (14, 9 assist e 8 rimbalzi)
Il miglior marcatore in casa Sixers è Tobias Harris, che sfiora la doppia doppia con 26 punti e 9 rimbalzi in 35 minuti. Per lui 10/23 dal campo, in una serata che chiude forte con 10 dei suoi 26 nell’ultimo quarto. A dargli man forte un Al Horford che invece segna 12 dei suoi 17 nel primo quarto, indirizzando la gara fin dall’inizio
5/9
MEMPHIS GRIZZLIES-INDIANA PACERS 104-117 | Sette giocatori e tutto il quintetto base in doppia cifra per gli Indiana Pacers, che tornano alla vittoria sbancando il FedEx Forum contro dei Grizzlies decimati dagli infortuni. Domantas Sabonis sfiora la tripla doppia aggiungendo a una gara da 18 punti e 14 rimbalzi anche 8 assist, mentre ne aggiunge 19 (con 9 assist) Malcolm Brogdon e T.J. Warren segna tutti i suoi 14 punti di serata nel primo tempo. Dalla panchina il migliore è Justin Holiday a quota 15 con un ottimo 5/7, in una serata in cui tutti i Pacers tirano bene sia dal campo (50%) che da tre punti (oltre il 42%)
Memphis deve rinunciare al rookie meraviglia Ja Morant ma anche all’altra matricola Brandon Clarke, Kyle Anderson e Jonas Valanciunas. Si batte come un leone Jaren Jackson Jr. che esplode per il suo massimo stagionale a quota 31, perfetto dalla lunetta (9/9) e preciso anche dal campo (10/19). Non basta però a evitare la settima sconfitta nelle ultime otto in casa Grizzlies
ATLANTA HAWKS-GOLDEN STATE WARRIORS 104-79 | Si affrontano due tra le squadre più disastrate della lega, gli Hawks sul fondo della Eastern Conference (4-16) e gli Warriors fanalini di coda a Ovest (4-17). A sorridere alla fine è Atlanta, che ritrova la vittoria dopo 10 ko consecutivi tenendo Golden State a soli 79 punti, il secondo punteggio più basso da quando coach Steve Kerr è in panchina (537 partite, playoff inclusi). Top scorer tra i padroni di casa il solito Trae Young a quota 24, 18 li aggiunge il rookie De’Andre Hunter e 16 Damian Jones, che contro i suoi ex compagni firma il suo massimo in carriera. Inutili i 24 punti di Eric Paschall tra i californiani, che perdono 25 palloni (da cui Atlanta ricava 25 punti): unica nota positiva per i vice campioni NBA in carica il ritorno in campo di Kevon Looney
CHARLOTTE HORNETS-PHOENIX SUNS 104-109 | La vittoria di Phoenix arriva in rimonta, con i Suns ancora sotto di 5 a un minuto solo dalla sirena finale dopo essere stati in vantaggio di 20 punti all’intervallo. Le due triple di Kelly Oubre Jr. (che aveva sbagliato le prime 7 dall’arco) regalano il sorpasso decisivo ai suoi: servono tutti i suoi 23 punti – pareggiati anche da Devin Booker – per dare alla squadra dell’Arizona il primo successo dopo tre sconfitte in fila. In casa Suns c’è un Dario Saric in doppia doppia con 16 punti e 10 rimbalzi, mentre il migliore di Charlotte è Marvin Williams dalla panchina con 22 punti, suo massimo stagionale.
SACRAMENTO KINGS-CHICAGO BULLS 106-113 | Vittoria di Chicago in casa dei Kings grazie a un Zach LaVine da 28 punti (5/7 da tre), decisivo anche nel finale di partita con quattro tiri liberi a segno negli ultimi 11 secondi. I Bulls erano andati anche sul più 19 a inizio secondo quarto per poi farsi riprendere, complici le 18 palle perse e un solo canestro dal campo negli ultimi 4 minuti e mezzo di gioco. A Sacramento però è mancata la zampata finale, con Buddy Hield (26 punti) che ha fallito tre triple negli ultimi 36 secondi. Per Chicago da segnalare anche i 20 punti con 7 rimbalzi di un positivo Lauri Markkanen