Rivoluzione Knicks: via Steve Mills, i nomi di chi potrebbe comandare in futuro
Steve Mills era entrato ai Knicks nel 1999, dal luglio 2017 ne era il presidente: ma ora il proprietario James Dolan ha deciso di cambiare e tra i possibili successori spuntano alcuni nomi davvero eccellenti, tra general manager di franchigie avversari e agenti eccellenti. La richiesta sarà uguale per tutti: risollevare i destini di New York
STEVE MILLS | Da vice presidente esecutivo era entrato a far parte dei Knicks una prima volta già nel 1999, ma è dal 2013 che il suo ruolo si è fatto importante: prima vice e poi (dal luglio 2017) presidente della squadra bluarancio. In quasi 7 anni di permanenza nel front office newyorchese, però, solo 178 vittorie a fronte di 365 sconfitte, il peggior record NBA nel periodo considerato.
SCOTT PERRY | Per il momento, ad interim, il ruolo di presidente è stato assegnato a Scott Perry, l’attuale general manager dei Knicks, a cui saranno affidate temporaneamente anche tutte le cosiddette “basketball operations”. New York sembra destinata per il settimo anno in fila a un record perdente, con conseguente esclusione dai playoff
MASAI UJIRI | In cima alle preferenze (e nei sogni) di James Dolan, il discusso proprietario dei Knicks, c’è non da oggi Masai Ujiri, presidente dei Toronto Raptors e fresco campione NBA. Ma Ujiri, oltre a essere ancora sotto contratto con i Raptors, guadagna molto (e quello potrebbe anche non essere un problema) ma soprattutto Toronto avrebbe chiesto in cambio delle scelte future al Draft che New York non sembra disposta a cedere. Almeno al momento
NEIL OLSHEY | Oggi è il general manager dei Portland Trail Blazers, è però un newyorchese doc (viene da Flushing) e sembra aver confessato di non amare particolarmente – lui, che in passato ha anche fatto l’attore di soap opera per un breve periodo – il fatto di essere confinato in un mercato medio/piccolo. A New York, invece, le luci dei riflettori non mancherebbero
SAM PRESTI | Si è costruito la sua reputazione assemblando il trio Durant-Westbrook-Harden. Con la partenza dell’attuale giocatore dei Rockets, quel periodo è ufficialmente giunto alla fine e Presti potrebbero considerare chiusa anche la parentesi in Oklahoma e cercare nuove sfide. Un mago delle statistiche analitiche, un perfezionista, potrebbe voler mettersi in gioco su una delle piazze più importanti di tutta la NBA
ARTURAS KARNISOVAS | L’attuale general manager dei Denver Nuggets ha giocato a Seton Hall (nel vicino New Jersey) ed è stato vicinissimo a sedersi sulla poltrona da capo proprio ai Nets, nel posto poi invece andato a Sean Marks. Ora potrebbe provare a correre per il ruolo di presidente dei Knicks
KENNY SMITH | Un neworchese doc, nativo del Queens, leggenda liceale ad Archbishop Molloy HS prima di diventare campione NBA in campo con gli Houston Rockets di metà anni ‘90. Oggi fa il commentatore tv a TNT, ma non ha mai fatto mistero di puntare a un ruolo di dirigente NBA
RC BUFORD | Questo sembra un nome davvero improbabile, perché il genio dietro i successi degli ultimi 20 anni dei San Antonio Spurs ha appena completato una transizione che lo ha visto lasciare il ruolo ricoperto per anni da GM nei texani per andare a ricoprire una posizione più strategica – a metà tra marketing e sport – della holding che controlla la franchigia nero-argento. Difficile voglia lasciare il Texas
KEVIN PRITCHARD | Ha parecchi ammiratori l’attuale general manager dei Pacers, capace di mantenere sempre competitiva la franchigia dell’Indiana. New York offre un mercato molto più vasto e allettante: ma bastera?
RICH PAUL | Da quanto trapelato da New York, la grande tentazione di James Dolan è di seguire il trend adottato con successo da Golden State (Bob Myers) e Los Angeles Lakers (Rob Pelinka) e affidare un posto importante nel front office a un ex agente. E oggi il più potente è quello che ha in mano LeBron James e Anthony Davis, ma anche Ben Simmons e Draymond Green
RICH KLEIMAN | Un altro agente, ma in questo caso anche un dichiarato “die-hard fan”, un tifoso sfegatato dei Knicks, che a New York fa ancora base e che in estate si pensava potesse portare in città Kevin Durant. Lo ha fatto, ma con la canotta “sbagliata”. Non un precedente incoraggiante per i tifosi bluarancio
LEON ROSE | Alla fine a prendere possesso della dirigenza blu-arancio è stato il potentissimo agente della CAA Leon Rose, che in passato ha avuto tra i suoi assistiti Allen Iverson e LeBron James. Ora cura gli interessi di All-Star come Chris Paul, Joel Embiid, Karl-Anthony Towns e Devin Booker: insieme a lui a New York ci sarà William Wesley detto "World Wide Wes", uno dei più influenti personaggi dei circoli NBA e suo stretto collaboratore alla CAA
I KNICKS SI AFFIDANO A LEON ROSE E "WORLD WIDE WES": ECCO CHI SONO