
NBA, va giù The Palace of Auburn Hills, la casa di tre titoli NBA dei Detroit Pistons
Nel sobborgo a 45 minuti d'auto dalla downtown di Detroit che oggi ospita la Little Caesar Arena, è iniziata l'opera di smantellamento e demolizione di quella che per quasi 30 anni è stata la casa dei Detroit Pistons che lì hanno vinto due anelli consecutivi guidati dalla coppia Isiah Thomas-Joe Dumars (ma anche da un giovane Dennis Rodman) e poi un terzo con Larry Brown in panchina e un quintetto super equilibrato

L’APERTURA AFFIDATA A STING | Un concerto di Sting, andato in scena il 13 agosto 1988, è il primo evento di sempre mai tenutosi al Palace di Auburn Hills, un sobborgo a 45 minuti di auto a nord-ovest di Detroit.

UN’ARENA RIVOLUZIONARIA | Costruita per sfuggire al Silverdome, cavernoso stadio di football, The Palace of Auburn Hills è costato circa 70 milioni di dollari (una parte anche privatamente finanziata, cosa assolutamente inedita al tempo). Era pensato per ospitare 22.076 spettatori (al tempo la seconda capienza di tutta la lega) ma a farne un gioiello rivoluzionare erano le 180 suite (di gran lunga record NBA) e gli oltre 1.000 posti riservati ai titolari dei club. All’interno dell’arena anche la Hall of Fame and Museum della squadra, con maglie e memorabilia dei Pistons

LA PRIMA PARTITA DI BASKET | A far debuttare la pallacanestro al Palace ci ha pensato niente meno che la nazionale USA a fine agosto, quella poi impegnata nella seconda metà di settembre a Seoul per i Giochi Olimpici. In quella squadra, allenata da coach John Thompson, anche un ragazzo del Michigan come Dan Majerle [nella foto]: l’amichevole di Team USA era contro una selezione di star NBA tra cui anche Isiah Thomas e Joe Dumars.

IL PRIMO TITOLO NBA | Al primo anno di vita, il Palace di Auburn Hills festeggia subito il titolo NBA. I Pistons, guidati proprio da Thomas e Dumars, si prendono la rivincita contro i Lakers di Magic Johnson che li avevano sconfitti in gara-7 un anno prima. Si tratta del primo titolo della storia per i Detroit Pistons

L’MVP DELLE FINALI 1989 | Risponde al nome di Joe Dumars, che chiude le 4 gare necessarie ad archiviare la pratica Lakers con 27.3 punti e 6 assist di media, tirando il 57.6% dal campo, statistica incredibile pensando al ruolo di guardia del grandissimo difensore agli ordini di coach Chuck Daly

L’MVP DELLE FINALI 1990 | Dopo Dumars è il momento di Isiah Thomas: il n°11 dei Pistons chiude le finali con 27.6 punti, 7.0 assist, 5.2 rimbalzi e 1.6 recuperi di media, tirando il 54.2% dal campo e anche un ottimo 11/16 da tre punti nella serie

5 ANNI DI TUTTO ESAURITO | Dalla gara della sua apertura per la prima partita di stagione regolare (il 5 novembre 1988 contro gli Charlotte Hornets) per oltre 5 stagioni NBA il Palace di Auburn Hills ha sempre fatto registrare il tutto esaurito, con una striscia di 245 sold-out conclusasi il 14 dicembre 1993

SOLD-OUT DA RECORD | La striscia di sold-out d’apertura, però, non è la più lunga della storia dei Pistons. Dal 19 gennaio 2004 fino al 4 febbraio 2009, infatti, è stato virtualmente impossibile trovare un biglietto per vedere la squadra del Michigan: 259 volte consecutive tutto-esaurito, un record di franchigia

IL TERZO TITOLO NBA | Dopo aver vinto 54 partite in stagione regolare, i Detroit Pistons allenati da Larry Brown battono Bucks, Nets e Pacers per arrivare in finale NBA e conquistare il loro terzo titolo NBA della storia davanti ai Los Angeles Lakers di Kobe Bryant, Shaquille O’Neal, Karl Malone e Gary Payton, sconfitti per 4-1

L’MVP DELLE FINALI 2004 | Eroe di quelle finali — nelle quali i Pistons perdono solo gara-2 in overtime — è Chauncey Billups, che vince il premio grazie a medie di 21 punti e 5.2 assist con quasi il 51% dal campo e oltre il 47% da tre punti. Il quintetto Billups-Hamilton-Prince-Wallace (Rasheed)-Wallace (Ben) rimane nel cuore di tutti i tifosi del Michigan

L’INDIRIZZO CHE CAMBIA | Dopo ogni titolo di una squadra della città (Pistons della NBA o Shock della WNBA) l’indirizzo dell’arena viene costantemente modificato. Qui Chauncey Billups inaugura il cartello di 4 Championship Drive (ai tre titoli dei Piston si era sommato quello del 2003 delle Shock). Oggi — dopo altri due anelli al femminile — oggi l’indirizzo è (o meglio, era) 6 Championship Drive

THE MALICE AT THE PALACE | Rimane indelebilmente scolpita nella storia del Palace la data del 19 novembre 2004. La gara è quella tra Detroit Pistons e Indiana Pacers: nessuno si ricorda il risultato finale (97-82 per gli ospiti) ma tutti la gigantesca rissa che scaturisce in campo e degenera tra il pubblico, quando un bicchiere di birra colpisce Ron Artest. La NBA interviene col pugno di ferro

L’ULTIMA CONTRO WASHINGTON | L’ultima apparizione dei Pistons sul parquet del Palace risale al 10 aprile 2017, penultima gara stagionale (ma ultima interna), ospiti gli Washington Wizards. Per Detroit è una sconfitta, con Bradley Beal a segnare 33 punti. Dopo 29 stagioni è venuto il momento dire addio a Auburn Hills: i Pistons si trasferiscono a downtown Detroit, nella nuovissima Little Caesar Arena

CIMELI ALL’ASTA | Alcune delle parti storiche della casa dei Pistons — tra cui l’insegna esterna con la classica scritta “The Palace” — sono state messe all’asta come pregiati pezzi di memorabilia sportiva. Oltre 3.000 seggiolini, invece, sono stati donati alla McMorran Place arena

LA SMANTELLAZIONE | Meno spettacolare dell'implosione con cui, anni fa, la città di Detroit aveva detto addio al mitico Silverdome di Pontiac, casa dei Lions della NFL (che ha ospitato a lungo anche i Pistons), lo smantellamento del Palace di Auburn Hills è iniziato proprio in queste ore

LA DEMOLIZIONE | Gru all'opera, intere parti dell'arena ormai abbattute: mentre a downtown la Little Caesars Arena è un gioiellino che però non scalda ancora i cuori dei tifosi, fa inevitabilmente un po' tristezza vedere le ultime immagini del glorioso Palace di Auburn Hills. Che fra pochi giorni non esisterà più