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NBA, l'idea di Cuban: "Stop ora ma poi playoff e finali a luglio/agosto"

NBA
©Getty

Il proprietario di Dallas - parlando a titolo prettamente personale - si dice fiducioso: "Non vedo la cancellazione della stagione, ma solo un suo ritardo". E spiega come pensa possibile lo slittamento in avanti tirando in ballo il ruolo delle televisioni

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Mark Cuban è stato una delle voci NBA che per prime si sono fatte sentire in seguito alla decisione della lega di fermare il campionato. I primi commenti del proprietario dei Dallas Mavericks — spesso interessanti, altrettanto spesso fuori dal coro e non graditi alla lega — hanno riguardato la volontà dei Mavs di aiutare (anche economicamente) tutti i lavoratori in qualche modo legati alla franchigia, chiamati a fronteggiare un periodo di stop. Poi però Cuban ha voluto anche dire la sua — e di questo si tratta, unicamente di un’opinione personale — sui possibili scenari futuri che riguarderanno l’intera lega e la stagione 2019-20, al momento ferma. “La mia sensazione — ha dichiarato il n°1 dei Mavs, augurandosi che il virus abbia una sorta di decorso “nei prossimi 60 giorni” — è che la stagione non verrà cancellata ma solo posticipata. Un’opzione che mi sembra possibile è quella di un calendario ridotto, con le squadre chiamate a disputare 7-8 gare a testa dal momento in cui sarà possibile tornare in campo e poi i playoff e le finali, che a questo punto non mi sorprenderei se dovessero disputarsi anche a luglio/agosto”. Cuban ha voluto spiegare, accompagnando al suo pensiero una valutazione economica, il perché ritiene possibile una chiusura posticipata della stagione NBA: “Perché fino a oggi sono sempre state le tv a non volere che le finali andassero oltre la metà di giugno. Il panorama televisivo — gli ascolti ma sopratutto le modalità di visione, anche alternative alla tv — sono cambiate drasticamente negli ultimi 3-4 anni, per cui questa scadenza non è più così vincolante come in passato e comunque l’unica concorrenza sportiva sarebbe quella della regular season del baseball [che normalmente inizia ad aprile, ndr]. Per questo credo possibile uno slittamento in avanti, se non ad agosto almeno fino a luglio”.