
NBA, Jayson Tatum elegge la sua top 5 all-time: ed è (quasi) tutta targata Lakers
Per una superstar che sempre più sta candidandosi al ruolo di giocatore-franchigia dei Boston Celtics, indicare quattro Lakers su cinque nel proprio quintetto base di tutti-i-tempi può sembrare quasi blasfemo (anche contando il nome dei campioni passati sul parquet del Boston Garden). Ma le scelte sono scelte: ecco quelle di Jayson Tatum

KOBE BRYANT | Non può non esserci il "Black Mamba" nel milgior quintetto di sempre di Tatum, che proprio con Bryant si è allenato spesso in estate e dal n°24 gialloviola (ormai "in pensione") aveva ricevuto tanti consigli importanti su come migliorare il proprio gioco. Un'ammirazione reciproca tra due grandi giocatori

LEBRON JAMES | Certo, LeBron James è diventato un Lakers solo nell'estate del 2018, e i grandi trionfi della sua carriera sono legati alle maglie di Cavs e Heat. Oggi però è in gialloviola, e proprio nell'ultima sfida che ha visto i due faccia-a-faccia, "King" James ha "incoronato" sui social Tatum (autore quella sera di 41 punti) come "young king"

MICHAEL JORDAN | L'unico dei cinque a non aver mai vestito la maglia gialloviola in carriera è ovviamente MJ, scelta che però non può mancare nella lista di qualsiasi campione che giochi in un ruolo esterno, e che quindi al 23 dei Bulls si è necessariamente ispirato. Soprattutto per il gioco dal mid-range, specialità della casa per entrambi

MAGIC JOHNSON | Il grande artefice dei Lakers dello "Showtime", l'uomo al volante di quella macchina da canestri e spettacolo allenata da Pat Riley negli anni '80. Un giocatore in anticipo sui suoi tempi, capace di giocare playmaker dall'alto dei suoi 205 centimetri e di rivoluzionare il gioco con istinti di passaggio mai più duplicati

KAREEM ABDUL-JABBAR | Se Magic era "la mente" dei Lakers dello "Showtime", Jabbar nel era "il braccio", spesso armato proprio dai passaggi del n°32. Un braccio che quando si alzava in cielo per scoccare il suo celebre gancio cielo era sostanzialmente inarrestabile. Lo testimonia il fatto che ancora oggi sia il miglior marcatore tutti-i-tempi della NBA