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NBA, LeBron James: “Vedere Michael Jordan vincere il 1° titolo mi ha fatto commuovere”

the last dance

Anche il n°23 dei Lakers, come tutti gli appassionati di pallacanestro, ha commentato via Twitter gli episodi 3 e 4 di “The Last Dance”, soffermandosi in particolare sulla conquista da parte di Jordan del titolo del 1991: “Quelle sensazioni e quelle emozioni non si possono spiegare”

Tutti aspettavano un suo cenno, un suo tweet, una sua opinione da spettatore più interessato degli altri. LeBron James infatti non si è perso un singolo fotogramma delle prime quattro puntate di “The Last Dance” (in Italia su Netflix e disponibile a un prezzo vantaggioso per gli abbonati Sky che sottoscrivono l’offerta Intrattenimento Plus su Sky Q), cercando di ammirare, studiare e conoscere più a fondo la grandezza di un campione senza tempo come Michael Jordan. E anche il n°23 dei Lakers ha affidato ai social un suo commento, colpito nella quarta puntata della serie dalle lacrime e dalla commozione manifestata da MJ dopo la conquista del titolo NBA del 1991; il primo della sua carriera. “Una corsa e un traguardo inseguito per 7 anni”, sottolinea il n°23 dei Bulls all'interno del documentario, scoppiando in lacrime mentre resta aggrappato al Larry O’Brien Trophy - la scena che ha fatto centro non LeBron: “Vedere MJ stringere il suo primo titolo mi ha quasi fatto piangere. Quelle sensazione e quel livello di emozione non si può spiegare”. Nessuno più di James può capire il senso e il trasporto di quegli attimi, ben consapevole che anche Jordan era stato a lungo criticato per la mancanza di successo nei suoi primi sette anni in NBA (a LeBron ne sono serviti nove di calvario). Nel caso di MJ tutti sottolineavano la sua capacità di essere un grande realizzatore, ma non un leader in grado di guidare alla vittoria la sua squadra. A LeBron invece imputavano (e qualcuno continua a farlo ancora oggi) l’incapacità di essere decisivo nei momenti cruciali delle partite. Entrambi però hanno dimostrato che gli altri sbagliavano sul loro conto nonostante, come ha sottolineato James, vincere il primo titolo non è facile per nessuno. Neanche se ti chiami Michael Jordan.