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NBA, Peter Guber mette all'asta per beneficenza l'anello 2018 degli Warriors campioni

coronavirus
©Getty

Uno dei due proprietari dei Golden State Warriors ha scelto di separarsi (per una buona causa) da uno degli oggetti più preziosi e prestigiosi collegati alla cavalcata vincente degli Warriors nel 2017-18: il suo anello ha generato 80.000 dollari, devoluti alla lotta contro il Covid-19

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L’idea di raccogliere fondi per combattere il Covid-19 ha riunito attorno alla piattaforma denominata All-in challenge una serie di campioni sportivi e di celebrità del mondo dello spettacolo e non solo che hanno accettato di buon grado di partecipare per dare il proprio contributo. Tra questi uno dei due proprietari dei Golden State Warriors, Peter Guber — professione: produttore hollywoodiano — ha scelto di mettere all’asta il suo anello di campione NBA della stagione 2017-18, quello realizzato per la prima volta con una specie di copertura rimovibile sollevata la quale veniva rivelato lo slogan della squadra, “Strenght in numbers”. Da un base d’asta di 50.000 dollari, le offerte hanno fatto sì che per aggiudicarsi il prezioso simbolo del trionfo degli Warriors — lo compongono 74 zaffiri e diamanti — ci siano voluti 80.000 dollari, destinati come il resto delle donazioni (per un totale finora di oltre 23 milioni di dollari) a varie associazioni impegnate nella lotta al Covid-19. Guber non è stato l’unico esponente NBA a partecipare all’iniziativa All-in challenge: Kevin Love si è messo a disposizione per un meet-and-greet con un tifoso mentre Mark Cuban ha promesso al miglior offerente la firma di un contratto con i Dallas Mavericks per far parte per 24 ore della squadra texana. Tra le opportunità offerte da questa asta benefica, anche quella di essere scelto al prossimo Draft NBA (ovviamente in maniera simbolica, dalla lega stessa) e vedere il proprio nome pronunciato insieme a quello delle future stelle NBA.