
NBA, Paul Pierce sceglie la sua top-5 all-time: e non c'è LeBron James
"The Truth" difende con una sentita argomentazione la sua scelta di escludere "King" James dalla sua personale top 5 (o forse anche top 10) all-time. Classifica in cui trova spazio, peraltro, un solo rappresentante dei Boston Celtics

LA TOP 5 DI PAUL PIERCE | Paul Pierce si è legittimamente meritato il titolo di campione NBA riportando il Larry O'Brien Trophy a Boston dopo un digiuno lungo 22 anni. Il n°34 dei Celtics, una delle bandiere della squadra biancoverde, è stato votato MVP delle finali nel 2008, quelle vinte contro i rivali di sempre, i Los Angeles Lakers. Ecco la sua top-5 all-time

3) BILL RUSSELL | "Più anelli che dita a cui metterseli", si dice solitamente del resumé da autentico campione del centro dei Celtics, che ha in bacheca 11 titoli NBA. Per questo non può mancare dalla top 5 di un'altra grande bandiera di Boston come Paul Pierce

LARRY BIRD | In una sua non meglio precisata "top 10" (pur senza arrivare a fare dieci nomi), Pierce inserisce anche un'altra leggenda biancoverde, Larry Bird. E con Bird introduce quel criterio secondo lui fondamentale per essere considerati dei giocatori leggendari: "Aver costruito dal nulla un'organizzazione [come per Russell, ndr] o averne continuato il suo successo negli anni"

TIM DUNCAN | Un altro esempio perfettamente calzante: il n°21 degli Spurs, che ha trasformato la franchigia texana all'ombra dell'Alamo in una perenne contender al titolo per 20 lunghi anni. I cinque titoli NBA in bacheca del caraibico fanno il resto: anche lui va in top 10, avendo contribuito a "costruire un'organizzazione"

LEBRON JAMES | Ed ecco il motivo per cui LeBron James, secondo Paul Pierce, resta fuori dalla sua top 5 (e forse anche dalla sua top 10): "il Re" non avrebbe contribuito a costruire una grande organizzazione, perché Cleveland senza di lui non ha mantenuto l'eccellenza di livello raggiunto col n°23 e perché a Miami e Los Angeles esiste già abbastana storia senza "King" James