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La NBA prende posizione: “Razzismo e violenza della polizia non possono essere ignorati”

george floyd
©Getty

In un comunicato ufficiale interno, la lega ha spiegato di essere pronta a prendere parte alla protesta, a voler far sentire la propria voce, con Silver che si è detto orgoglioso della posizione presa e dalle azioni compiute da tanti componenti della famiglia NBA e WNBA

Il commissioner Adam Silver ha inviato una nota interna a tutti gli impiegati degli uffici NBA, sottolineando quanto sia frustrante e deprimente dover assistere ancora una volta a episodi di razzismo e violenza nei confronti delle minoranze. Stando a quanto riportato da ESPN, la lega ha espresso le più sentite e sincere condoglianze alla famiglia e agli amici di George Floyd - soltanto l’ultima vittima in ordine di tempo di una violenza che divide gli Stati Uniti da sempre. Le immagini brutali della morte dell’ennesimo afroamericano “ci ricordano che nel nostro Paese ci sono ferite che non sono mai guarite”, racconta Silver. “Il razzismo, la brutalità della polizia e le ingiustizie dovute alla discriminazione rimangono parte integrante delle vita di tutti i giorni in America e non possono più essere ignorate”. Una posizione necessaria e sentita da dover prendere, dopo che la stragrande maggioranza dei giocatori NBA ha partecipato alla protesta, è scesa in piazza e in alcuni casi si è messa anche alla guida delle manifestazioni che chiedono che le cose cambino subito. “Sono incoraggiato nel vedere che tantissimi membri della famiglia NBA e WNBA - giocatori, allenatori, leggende del passato, proprietari di squadre e dirigenti a tutti i livelli - hanno deciso di parlare per chiedere giustizia, sollecitando proteste pacifiche e lavorando per un cambiamento significativo della società. Adesso continueremo a garantire il nostro contributo insieme ai giocatori e alle squadre. Come organizzazione, siamo chiamati a fare tutto ciò che è in nostro potere e a sfruttare la nostra posizione per chiedere un cambiamento che non si può più rinviare”.