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NBA, Wiggins ha già convinto gli Warriors: "Può diventare una star". Parola di Ron Adams

NBA
©Getty

Lo storico assistente allenatore di Steve Kerr, solitamente parco nei complimenti, si sbilancia per il talento canadese acquisito da Minnesota: "Mi ha impressionato la sua difesa sulla palla e la voglia di misurarsi coi migliori. Il suo unico limite è il cielo"

La carriera NBA di Andrew Wiggins consiste finora in 442 gare disputate (senza mai convincere del tutto) con la maglia dei Minnesota Timberwolves e in solo 12 partite con quella dei Golden State Warriors. Che però — almeno a sentire il loro storico assistente allenatore Ron Adams — si sono già convinti di aver fatto un ottimo affare a portare sulla Baia il californiano al posto di D’Angelo Russell. Giocatore da quasi 20 punti a partita in carriera (19.7 la sua media ai T’Wolves), Wiggins è stato a lungo percepito come un ottimo giocatore offensivo a cui è sempre mancata la fase difensiva e di comprensione del gioco necessaria a farne una superstar. Non per Adams, però: “La gente guarda sempre ai punti che segna, o alle sue cifre al tiro. Non penso che con noi abbia tirato particolarmente bene, soprattutto da fuori, mentre invece ha dimostrato di essere un giocatore davvero completo. In particolare io sono rimasto favorevolmente impressionato dalla sua difesa, specialmente sulla palla”, fa sapere Adams, a cui Kerr fino alla scorso anno aveva affidato proprio l’organizzazione della fase difensiva della squadra all’interno del suo staff. “In più ho notato la sua voglia di competere contro i migliori giocatori della lega: quando gioca contro di loro il livello del suo gioco sale di colpi. Wiggs sa passare il pallone, è bravo in penetrazione: penso davvero che il suo unico limite sia il cielo, anche perché ogni volta che mette piede in campo può segnare 20 punti senza troppi problemi”.

Le aree da migliorare

Adams non è allenatore solitamente prodigo di complimenti, neppure con le superstar degli Warriors. Devono quindi far sicuramente piacere a Wiggins le parole dell’assistant coach di Golden State, che però ovviamente ha ben presente anche i margini di miglioramento del giocatore canadese: “Può andare a rimbalzo meglio, non ci sono dubbi. Il suo tiro da fuori non è male, però deve diventare più costante e deve imparare a tirare maggiormente in ritmo. Se volete una mia opinione, deve caricare di più il tiro con la parte inferiore del suo corpo: quando lo fa sbaglia raramente”, assicura Adams, che chiude dicendosi felicissimo di poterlo allenare: “Con i grandi tiratori che abbiamo già in squadra al suo fianco sono certo che possa diventare una star”. Quello che si aspettavano anche nel Minnesota senza mai riuscire a ottenerlo.