NBA, Parker, George e Duncan: tre trade che avrebbero potuto cambiare gli Spurs per sempre
Con il nucleo Duncan-Parker-Ginobili (e con l'aggiunta poi di Kawhi Leonard) i San Antonio Spurs hanno dominato la NBA per un ventennio, finendo per vincere cinque titoli NBA. Ma negli anni non sono mancate le opportunità in cui il destino dei texani avrebbe potuto prendere una piega diversa. Ecco tre trade (più una) che avrebbero modificato la storia nero-argento
UN NUCLEO PER 20 ANNI DI SUCCESSI | La costante nei successi dei San Antonio Spurs — primo titolo nel 1999, quinto nel 2014 — è la capacità di tenere unito un nucleo di campioni (il terzetto Duncan-Parker-Ginobili, poi anche Leonard) a cui affiancare ottimi giocatori di ruolo. Ma una trade di mercato avrebbe facilmente potuto far saltare tutto per aria. Ecco quando ci si è andati più vicino
TONY PARKER AI NETS (2003) | Ancora non è chiaro se gli Spurs volessero Jason Kidd al fianco di Tony Parker o al suo posto. Quel che è certo, però, è che lo volevano vedere in Texas, convinti con lui alla guida di aver maggiori garanzie rispetto alla leadership di un 21enne francese con tutto ancora da dimostrare. E nell’estate 2003 Buford e Popovich sono andati davvero vicini a convincere Kidd
TONY PARKER AI BLAZERS (2011) | Nell’estate del 2011 la trade tra Spurs e Blazers sembra fatta: la point guard francese in Oregon (insieme alla scelta n°29 degli Spurs, sarebbe stato Corey Joseph) in cambio del suo connazionale Nicolas Batum, di Andre Miller e della scelta n°21 dei Blazers (finirà per essere Nolan Smith). Poi gli Spurs chiedono a Portland anche Richard Jefferson: e salta tutto
Una conseguenza pressoché certa della trade che avrebbe mandato Tony Parker a Portland sarebbe stata la scelta degli Spurs di non separarsi dalla loro point guard George Hill (al tempo reduce dalla sua terza stagione nella lega): a lui sarebbe spetatto il ruolo di Parker (con Miller come cambio) ma questo avrebbe voluto dire non orchestrare la trade con i Pacers per Kawhi Leonard
PAUL GEORGE AGLI SPURS (2017) | Quando nell’estate 2017 Paul George informa i Pacers di voler lasciare l’Indiana, tutti pensano alla sua L.A. (sponda Lakers) come la destinazione desiderata. “Ma io volevo andare a San Antonio”, confessò al tempo il giocatore. Né gli Spurs né i Lakers hanno però gli asset giusti per convincere i Pacers, e così George si ritrova a Oklahoma City
San Antonio come destinazione preferita, nella testa di Paul George, nasceva dalla volontà di far coppia con un altro giocatore losangelino come lui, al tempo ai San Antonio Spurs: Kawhi Leonard. Una coppia che per formarsi realmente ha dovuto però attendere altri due anni, l'estate 2019 e il gran colpo di mercato dei Clippers di Steve Ballmer
TIM DUNCAN AI CELTICS (1997) | Nonostante fossero titolari delle maggiori probabilità di ottenere la prima scelta assoluta al Draft 1997 (quello che vede Tim Duncan in uscita da Wake Forest) i Boston Celtics si vedono soffiare la prima chiamata da San Antonio, ottenendo invece dalla sorte la scelta n°3 e quella n°6 nell'ordine stabilito dalla Lottery
M.L. Carr, al tempo general manager di Boston, prova comunque a fare un'offerta a San Antonio, mettendo sul piatto le proprie scelte: "Ma non ci avrebbero detto di sì neppure se gli avessi venduto il Prudential Center, tutti i soldi del Mass Pike [il ponte a pagamento più trafficato di Boston, ndr] e l'intero quartiere del North End". Aveva ragione: perché di Tim Duncan ne passa uno a generazione