George Floyd, Westbrook e DeRozan marciano a Compton con Kendrick Lamar. FOTO
GEORGE FLOYDI due nativi di Los Angeles hanno sfilato e preso parola alle proteste di Compton insieme al rapper Kendrick Lamar. "È impossibile per voi capire quello che succede oggi se prima non capite il passato" ha scritto Westbrook su Instagram
Da Minneapolis ad Atlanta, da New York a San Francisco, continuano le proteste pacifiche del movimento Black Lives Matter dopo l’omicidio di George Floyd. Ieri nella “Compton Peace Walk” di Los Angeles si sono uniti ai protestanti anche Russell Westbrook e DeMar DeRozan, due nativi dell’area di Los Angeles (Westbrook è di Long Beach, DeRozan proprio di Compton) in prima fila per richiedere giustizia. Insieme a loro c’era anche il rapper Kendrick Lamar, uno degli artisti afro-americani più influenti degli ultimi anni, che era stato al centro di qualche critica per non aver detto nulla (almeno sui social) su quanto stesse succedendo negli Stati Uniti. A prendere la parola durante la marcia è stato Westbrook, che ha invitato le persone a continuare a rimanere unite: “Continuiamo a combattere gli uni per gli altri e a sostenerci l’un l’altro. Continuato a proteggere voi stessi, la vostra squadra, la vostra famiglia. In momenti come questi, dobbiamo rimanere insieme”. Poi ha invitato i presenti a un gesto simbolico: “Alzate un pugno insieme a me in un momento di silenzio. Per chi abbiamo perso. Per le loro famiglie. Per le loro difficoltà”. Su Instagram, condividendo una sua foto a volto coperto e con il pugno alzato, ha poi aggiunto: “Per voi è impossibile capire quello che succede oggi se prima non capite il passato. Continuiamo a combattere”. DeRozan invece ha condiviso un video della marcia sulle note di "Alright" di Kendrick Lamar.