
Mercato NBA: qualcuno vuole DeMarcus Cousins? I 5 scenari più probabili per il suo futuro
Due anni fa aveva statistiche da MVP, l'anno scorso ha disputate le finali NBA con i Golden State Warriors. Ma una serie di infortuni che negli ultimi due anni non gli ha dato tregua rischiano di compromettere il resto della carriera NBA di DeMarcus Cousins. Che però vanta ancora diversi ammiratori in giro per la lega

UN ALL-STAR CON POTENZIALE DA MVP | Un All-Star perché di partite delle stelle ne ha giocate quattro, in carriera. Un potenziale MVP perché nella stagione 2017-18, solo due anni fa, l’ex Kentucky incantava al fianco di un altro Wildcat come Anthony Davis in maglia Pelicans, tenendo medie di 25.9 punti, 12.2 rimbalzi e 5.4 assist a partita. Ma il primo grave infortunio (legamenti) è in agguato, arriva a gennaio 2018 e così in estate i Pelicans non si fidano delle sue condizioni fisiche e lo lasciano libero sul mercato

L’AVVENTURA AGLI WARRIORS (E L’INFORTUNIO) | Ne approfittano gli Warriors, che lo firmano e ne aspettano pazientemente il ritorno: Cousins debutta con Golden State il 18 gennaio 2019 ma resta in campo soltanto quattro mesi, fino a gara-2 di primo turno di playoff contro i Clippers, quando torna a infortunarsi, stavolta al quadricipite sinistro. Recupera miracolosamente per disputare le sei gare di finale NBA contro i Raptors, ma in estate è ancora free agent

ALTRO INFORTUNIO E TAGLIO AI LAKERS | Su di lui scommettono i Lakers, ma la scommessa sembra subito nata sotto una cattiva stella: mentre si allena a Las Vegas Cousins subisce la rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro. A L.A. sembrano volerlo aspettare per un rientro ai playoff, ma poi colgono al balzo l’occasione di firmare Markieff Morris e per fargli spazio a roster devono tagliare Cousins

PRIMA OPZIONE: LOS ANGELES LAKERS | Si vocifera a lungo, nei corridoi della lega, di una sorta di promessa tacita con il giocatore per cui i Lakers dopo il taglio avrebbero valutato l’opzione di rimettere sotto contratto il lungo ex Kings per la stagione 2020-21 (soprattutto nell’eventualità di perdere Dwight Howard, free agent in estate). Ma prima del prossimo campionato ci sono gli strani playoff post-pandemia da disputare…

SECONDA OPZIONE: WASHINGTON WIZARDS | Una squadra non da oggi interessata a Cousins sono gli Wizards. Nella capitale c’è uno sponsor importante: John Wall. I due si conoscono da quando hanno 14 anni e hanno già giocato assieme a Kentucky. “Lo sanno tutti che sto spingendo perché venga messo sotto contratto, ci sto provando da 5 anni. Non so se può giocare da subito, ma so che è guarito”, dice la point guard di Washington, che della possibilità ne ha già discusso col GM degli Wizards Tommy Sheppard. Potrebbe essere la volta buona?

TERZA OPZIONE: SAN ANTONIO SPURS | Dal Texas è arrivata un po’ a sorpresa la notizia dell’operazione subita da LaMarcus Aldridge ancora lo scorso 24 aprile, per mettere a posto un problema alla spalla. Gli Spurs saranno senza il loro n°12 nei playoff e allora potrebbero anche prendere il rischio di provare a inserire in corsa DeMarcus Cousins. A coach Popovich il compito di allenarlo…

QUARTA OPZIONE: DALLAS MAVERICKS | Un’altra squadra che potrebbe valutare l’inserimento di Cousins è anch’essa texana (Dallas) e anche questa alle prese con l’infortunio di un proprio lungo (Dwight Powell): con Doncic (e Porzingis) la pericolosità dei Mavs arriva dal perimetro, ma proprio per questo una presenza capace di riempire il post sapendo però colpire anche da fuori potrebbe far comodo alla squadra di coach Carlisle

QUINTA OPZIONE: BOSTON CELTICS | Da quando hanno iniziato la stagione 2019-20 — che prima della ripresa a Orlando li vede al terzo posto a Est — la critica (a volta volta, a volte meno) mossa al roster di coach Brad Stevens riguarda il settore lunghi. Daniel Theis più Enes Kanter hanno ruoli chiari e definiti nel gioco dei Celtics, ma nessuno a livello di puro talento ha il pedigree per ricoprire il ruolo di 5 titolare nella squadra più vincente della storia NBA