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The Last Dance, perché le mogli di Michael Jordan non sono state intervistate

THE LAST DANCE
©Getty
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Il produttore esecutivo di "The Last Dance" ha spiegato la decisione di non includere le mogli di Michael Jordan nella docu-serie: "Abbiamo sempre creduto che fosse una storia lavorativa e non domestica, e Michael è una delle persone più private che conosciamo. Lui stesso è contento che sia finita, vuole ritornare alla vita di prima"

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Nei dieci episodi di The Last Dance è stata sviscerata l’intera epopea dei Chicago Bulls degli anni ’90 e in particolare la carriera di Michael Jordan, sia nelle parti positive che in quelle negative. La parte personale e privata della sua storia, però, è stata quasi interamente bypassata, con solo poche e brevi interviste ai figli (apparsi solo nell’ultimo episodio) e qualche apparizione dei fratelli e della madre Deloris. Tra le oltre 100 persone intervistate per realizzare la docu-serie, però, mancano entrambe le mogli di Michael Jordan — sia la ex Juanita Vanoy (da cui ha divorziato nel 2006 dopo 17 anni di matrimonio) che l’attuale Yvette Prieto, sposata nel 2013. La scelta di non parlare della vita privata di MJ è stata spiegata da Mike Tollin, produttore esecutivo di The Last Dance: “Avevamo una lista di argomenti da toccare: le scommesse, le teorie cospirazioniste sul ritiro, la morte del padre, il suo mancato attivismo e i suoi compagni di squadra. E pensiamo di averli affrontati tutti” ha detto a Howard Bryant di ESPN. “Sin dall’inizio ci siamo detti: è una storia di drammi lavorativi o domestici? E abbiamo pensato che fosse la prima. Sia io che il regista Jason Hehir condividiamo un disinteresse generale per le mogli e figli come protagonisti principali della vicenda”. A pesare sulla scelta è stata anche l’atteggiamento estremamente protettivo che Jordan ha sempre avuto per la sua privacy: “Michael è una delle persone più private che abbiamo conosciuto nelle nostre vite. Lui stesso è contento che tutto questo sia finito: vuole ricominciare a vivere la sua vita di prima. Ma non ci ha mai detto che non potevamo parlare con le sue mogli: semplicemente non pensavamo che ci aiutassero a portare avanti la storia”.

Le assenze di Joe Dumars e Craig Hodges

Tra le assenze di The Last Dance si è già parlato dei rifiuti di Karl Malone e Bryon Russell a farsi intervistare, oltre ai problemi logistici che hanno impedito alla troupe di volare in Australia per sentire anche Luc Longley. Tra gli altri hanno detto di no anche Joe Dumars, il quale pensa che fosse compito di Michael Jordan raccontare la sua storia, e quella più controversa di Craig Hodges. L’ex tiratore dei primi Bulls di MJ era stato estremamente critico sul mancato attivismo sociale e politico di “His Airness” e con le sue posizioni era finito velocemente fuori dalla NBA: secondo quanto detto da Tollin, l’intervista con Hodges semplicemente non si è “mai materializzata”.