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NBA, Bradley Beal infortunato: non sarà a Orlando con gli Washington Wizards

washington
©Getty

Il n°3 degli Wizards, leader e miglior realizzatore della squadra di Washington - chiamata a compiere una difficile risalita a Est per acciuffare i playoff nelle prime due settimane d'agosto - non prenderà parte alla ripartenza della stagione NBA a causa di un problema alla spalla: "Una scelta complicata che non ho preso alla leggera"

Gli Washington Wizards hanno annunciato attraverso un comunicato ufficiale che Bradley Beal non prenderà parte alla ripartenza della stagione NBA, prevista tra poco più di tre settimane da Disney World a Orlando. Una decisione dettata dai persistenti problemi alla spalla destra che hanno costretto il n°3 della squadra capitolina a sottoporsi a diversi controlli medici che gli hanno tutti sconsigliato di tornare sul parquet, evitando di forzare con il rischio di ricadute: “Bradley ha fatto tutto il possibile per cercare di farsi trovare pronto e giocare, ma dopo aver monitorato con attenzione i suoi allenamenti siamo giunti alla conclusione che sia meglio tenerlo fuori ed evitare di aggravare una situazione già complicata dal punto di vista fisico”. Queste le parole del GM Tommy Sheppard che ha poi aggiunto: “Beal ha già dimostrato nel corso della regular season di non avere remore nello scendere in campo anche non in perfette condizioni, ma l’idea di spingerlo al massimo per poche gare ad agosto con il rischio di compromettere tutta la prossima stagione non avrebbe senso”. Lo stesso Beal, autore di oltre 30 punti di media con 6 assist e 4 rimbalzi a partita prima dell'interruzione dello scorso 11 marzo - il giocatore più tecnico e leader emotivo della squadra - ha sottolineato come non sia stato per nulla semplice accettare di restare fuori e lasciare da soli i suoi compagni: “La decisione è stata complicata e non l’ho certo presa alla leggera. Volevo aiutare la squadra a puntare a un posto ai playoff a Orlando, ma capisco che questa scelta mi permetterà di ottenere i maggiori benefici nel medio-lungo periodo. Devo ringraziare i miei compagni che mi hanno mostrato straordinario supporto, oltre ai tifosi e ai dirigenti che sanno bene quanto sia grande la mia voglia di ritornare a giocare il prima possibile”. Per Washington quindi la conquista dei playoff a Orlando diventa sempre più complicata: ci saranno ben 5 partite e mezza di distanza da recuperare sui Magic ottavi a Est; una lunga rimonta da completare a questo punto senza il contributo del miglior giocatore in squadra.