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NBA, Patrick Beverley lascia la bolla di Orlando (e i Clippers) per motivi personali

los angeles
©Getty

Si riduce ancora di più per il momento il numero di alternative a disposizione di coach Doc Rivers e dei suoi Clippers in quel di Disney World: dopo Montrezl Harrell, anche Patrick Beverley è tornato a casa di corsa a causa di un’emergenza familiare che lo terrà lontano dal parquet a tempo indeterminato

In questa paradossale ripartenza della stagione NBA, con le squadre chiuse al Disney World Resort di Orlando ormai da due settimane, a preoccupare allenatori e addetti ai lavori non sono soltanto gli infortuni, ma anche le contingenze che sempre più spesso stanno portando i giocatori a dover tornare a casa per prendersi cura dei propri cari. È successo a Zion Williamson qualche giorno, a Montrezl Harrell e adesso anche a Patrick Beverley - altra defezione importante dal roster dei Clippers che ha ribadito l’intenzione di risolvere il prima possibile i suoi impedimenti per ricongiungersi con la squadra a Orlando. Per ridurre al minimo i tempi di permanenza in quarantena, Beverley dovrà dimostrare di effettuare regolarmente dei test anche fuori dalla bolla: qualora risultassero sempre negativi, al n°21 dei Clippers verrà poi chiesto di restare soltanto quattro giorni in quarantena prima di tornare a contatto con i compagni. Qualora invece questi controlli non vengano effettuati con la frequenza richiesta, una volta tornato a Orlando Beverley dovrà restare ben due settimane in isolamento. Calcoli tutt’altro che secondari per una squadra in piena lotta nella corsa al titolo NBA che spera di poter disporre della maggiore quantità di alternative possibile - almeno ai playoff, che prenderanno il via soltanto dopo il 15 agosto. Al momento Doc Rivers sta pensando di schierare Reggie Jackson al suo posto nel quintetto titolare, ma la speranza è quella di averlo a disposizione quando si tornerà a fare sul serio e a giocare partite di post-season.