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NBA, Houston Rockets: i retroscena dell'addio di Mike D'Antoni

rockets
©Getty

La decisione dell’allenatore della franchigia texana è arrivata poco prima che la squadra lasciasse la bolla di Orlando, comunicata al mondo mentre i dirigenti dei Rockets erano in volo. Una notizia con cui D’Antoni ha colto di sorpresa Daryl Morey, con cui aveva cenato poco dopo la decisiva sconfitta in gara-5 contro i Lakers - uno dei tanti che avevano sperato di poter proseguire con lui alla guida di Houston anche in futuro

In un dettagliato articolo pubblicato da The Athletic, Sam Amick e Kelly Iko ricostruiscono non solo la travagliata avventura di Mike D’Antoni a Houston negli ultimi quattro anni, ma raccontano anche la complicata decisione presa dall’allenatore dei Rockets di lasciarsi alle spalle un importante capitolo della sua carriera. Una scelta comunicata in maniera particolare ai dirigenti texani e soprattutto a Daryl Morey - principale fautore del progetto small-ball portato avanti da Houston nelle ultime stagioni. D’Antoni, al termine della partita persa contro i Lakers che ha condannato i Rockets all’eliminazione, è rimasto a cena fino a tardi proprio in compagnia di Morey; antipasto di un lunga nottata fatta di confronti con dirigenti e giocatori riguardo i risultati ottenuti nella stagione appena terminata. Tutti tranne Tilman Fertitta, il proprietario della franchigia con cui già in coincidenza del rinnovo annuale concordato 12 mesi fa c’erano stati parecchi dissapori. Una telefonata attesa per pianificare il futuro che invece non è arrivata neanche il mattino successivo, trascorso dai Rockets in attesa della partenza per il rientro prevista nel primo pomeriggio. Una conversazione che a quel punto sembrava evidente non ci sarebbe stata.

La squadra a quel punto ha iniziato l’imbarco quasi al completo - con qualche giocatore rimasto in Florida e tornato a casa sua (come Austin Rivers, residente a meno di 20 chilometri da Disney World) e altri come Russell Westbrook, partito con un volo privato per Los Angeles. Prima di salire sul volo, D’Antoni aveva ormai ben chiaro in mente di non voler invischiarsi in una nuova complicata trattativa con i texani, preferendo capire quale fosse il suo vero valore sul mercato, e per questo ha contattato il suo agente Warren LeGarie per comunicargli la sua decisione. Un annuncio però da fare soltanto mentre la squadra era in volo, in maniera tale da evitare che le voci arrivassero al gruppo di giocatori e dirigenti - in quel momento isolati nei cieli degli Stati Uniti. Durante il viaggio dunque nessuno era a conoscenza della decisione già presa dall’allenatore, che soltanto poco prima dell’atterraggio (e che si riaccendessero i telefoni) ha vuotato il sacco. Una scelta che ha colto di sorpresa - e fatto arrabbiare - Morey, che tutta via ha subito compreso e rispettato quella svolta, mentre un emozionato D’Antoni ha iniziato ad abbracciare e salutare ogni membro dello staff e della squadra. Giunti in aeroporto, ognuno è andato per la propria strada; consapevole che le cose per nessuno sarebbero più state come prima.

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