
NBA, i preferiti di Durant: gli MVP NBA, le star WNBA e il giocatore che lo ha ispirato
Un nome dimenticato, forse sconosciuto a molti, è quello del giocatore che Durant confessa averlo ispirato più di tutti da ragazzino. Ma non c'è solo questo in una lunga conversazione avuta su “The Players Tribune” dalla superstar dei Nets con l’ex ala piccola NBA Dorell Wright. Tantissimi gli argomenti toccati: i suoi MVP NBA preferiti, la top 5 delle sue giocatrici WNBA e il motivo dietro la scelta dell’abbandono del n°35 sulla maglia per sfoggiare il n°7

LE OPINIONI DI KD | Kevin Durant ha abituato tutti a confessioni tanto sorprendenti quanto interessanti — e in una conversazione con l’ex giocatore NBA Dorell Wright (ospitata da The Players’ Tribune) il due volte campione NBA ha toccato una serie di temi interessanti, stilando la sua top 5 WNBA, la personale top 5 delle stagioni da MVP NBA e rivelando il nome del giocatore — quasi sconosciuto — che lo ha ispirato maggiormente da ragazzino. Ecco le sue scelte

WNBA TOP 5 | CHAMIQUE HOLDSCLAW | Fenomeno a livello collegiale a Tennessee (3 volte campionessa NCAA), è tra le favorite della superstar dei Nets anche perché a livello WNBA è stata la bandiera della squadra di Washington (da dove Durant proviene), con cui è stata rookie dell’anno nel 1999 e miglior marcatrice WNBA nel 2002. Per sei volte è stata una All-Star WNBA, un anno anche con la maglia delle Sparks

WNBA TOP 5 | CYNTHIA COOPER | Un’autentica leggenda WNBA, che ha legato il suo nome a quello delle Houston Comets, trascinate per 4 anni in fila al titolo WNBA (con altrettanti premi di MVP delle finali per lei). Per 3 volte è stata la miglior realizzatrice della lega, due anni (nel 1997 e nel 1998) è stata votata MVP

WNBA TOP 5 | LISA LESLIE | Parlando di bandiere, 11 stagioni nella lega per Leslie, tutte con la maglia delle Los Angeles Sparks. Bacheca piena anche per lei, votata 3 volte miglior giocatrice della lega, lega che ha vinto per due stagioni in fila (2001 e 2002) finendo per essere sempre votata MVP delle finali. Otto convocazioni all’All-Star Game per lei

WNBA TOP 5 | DIANA TAURASI | Cosa dire del palmares di Taurasi? Ha vinto tutto: dal titolo di rookie dell’anno nel 2004 (anno in cui è stata prima scelta assoluta al Draft) a 3 titoli WNBA (due volte MVP delle finali), dal premio di miglior giocatrice della lega (nel 2009) alle 5 corone come capocannoniere. Leggendario il suo status internazionale: 4 medaglie d’oro olimpiche (!), tre vittorie ai Mondiali

WNBA TOP 5 | CHERYL MILLER | In realtà Miller nella WNBA ci ha solo allenato (a Phoenix), ma alla sorella del celebre Reggie va riconosciuto il titolo che in America viene definito “OG” (Original Gangster). Prima ancora dell'avvento della WNBA, le imprese di Miller a livello NCAA con la maglia di USC (2 titoli nazionali nel 1983 e nel 1984) hanno messo il basket femminile sulla mappa

TOP 5 MVP NBA | MICHAEL JORDAN: STAGIONE 1987-88 | Una stagione che non ha eguali nella storia della NBA: MVP ma anche miglior difensore (proprio come Giannis Antetokounmpo quest’anno), il n°23 dei Bulls ha chiuso al primo posto anche per media punti (attacco) e media recuperi (difesa). Altro?

TOP 5 MVP NBA | MICHAEL JORDAN: STAGIONE 1997-98 | MJ ritorna tra i preferiti di KD anche nella sua ultima versione in maglia Bulls, quella del sesto titolo e del tiro decisivo di gara-6 contro Bryon Russell. Ma prima delle finali c’è una stagione che lo vede ovviamente MVP ma anche presenza fissa tanto nel primo quintetto offensivo che in quello difensivo, capocannoniere e MVP dell’All-Star Game

TOP 5 MVP NBA | HAKEEM OLAJUWON: STAGIONE 1993-94 | Il centro nigeriano degli Houston Rockets è l’unico — assieme a Jordan e Antetokounmpo - ad aver concluso una stagione NBA con il titolo di MVP e di miglior difensore della lega. Nel 1993-94 vince (da MVP delle finali) il titolo NBA, ma prima chiude l’annata sia nel primo quintetto offensivo che in quello difensivo, oltre a essere chiaramente un All-Star

TOP 5 MVP NBA | KOBE BRYANT: STAGIONE 2007-08 | Si tratta dell’unico titolo di MVP NBA della leggenda dei Lakers, che in quella stagione occupa un posto tanto nel primo quintetto offensivo NBA che in quello difensivo. Scontata anche la sua partecipazione all’All-Star Game

TOP 5 MVP NBA | LEBRON JAMES: STAGIONE 2009-10 | L’ultima annata a Cleveland (prima del ritorno con titolo) consacra LeBron miglior giocatore NBA per la seconda volta, con il suo nome inserito tra i primi cinque sia in attacco che in difesa nei quintetti All-NBA di fine stagione. Non manca, ovviamente, la partecipazione all’All-Star Game

DAL NUMERO 35... | Le motivazioni dietro alla scelta del n°35 — quello indossato da KD dal suo ingresso nella lega con la maglia dei Seattle Supersonics fino all’anno scorso, a Golden State — sono risapute: 35 era l’età del suo allenatore AAU Charles Craig al momento della sua morte, quando Durant era al suo terzo anno al liceo, a Oak Hill Academy

...AL N°7 CON BROOKLYN | KD rivela per la prima votla il motivo dietro la scelta di cambiare numero di maglia con i Brooklyn Nets: “Nuova fase della carriera, volevo provare qualcosa di diverso. Mi sono accorto che tutte le mie superstar NBA preferite hanno indossato due numeri nella loro carriera: Kobe (Bryant, l’8 e il 24), Mike (Jordan, il 23 ma anche il 45), ‘Bron (James, il 6 e il 23)”. C’è però un’eccezione a questa regola: “C’è anche Carmelo Anthony: non posso dimenticarmelo”, dice KD, ma ‘Melo è celebre per il n°15 e il n°7 ma ora indossa lo 00 a Portland

L'ISPIRAZIONE | La risposta più sorprendete di tutte, però, arriva quando a Durant viene chiesto chi è il giocatore che lo ha fatto innamorare della pallacanestro. Tornano d’attualità le origini geografiche, perché KD condivide con Lawrence Moten — stella di Syracuse University nella prima metà degli anni ’90 — la provenienza da Washington D.C.. “Il suo stile di gioco era morbido, elegante”, dice Durant del giocatore che chiuse la sua carriera a Syracuse come miglior marcatore di sempre della Big East Conference

La splendida carriera collegiale di Moten gli valse però sola la chiamata n°36 al Draft 1995 (al secondo giro) da parte dei Vancouver Grizzlies. Non erano pochi, infatti, i dubbi sulla capacità del giocatore ex Syracuse di adattare il suo stile di gioco alla NBA. Dubbi confermati: solo tre stagioni nella lega per Moten, mai oltre i 7 punti di media, con una percentuale al tiro in carriera appena sopra il 40%. Eppure per Durant è stato lui il “mito” da seguire…