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NBA, David West è sicuro: “Oggi Andrea Bargnani dominerebbe nella lega”

Le parole
©Getty
DALLAS, TX - DECEMBER 30: Andrea Bargnani #7 of the Toronto Raptors drives against the Dallas Mavericks on December 30, 2011 at the American Airlines Center in Dallas, Texas. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Mandatory Copyright Notice: Copyright 2011 NBAE (Photo by Glenn James/NBAE via Getty Images)

L’ex lungo di Indiana, New Orleans e Golden State ha spiegato come secondo lui la versione dei Raptors di oltre 10 anni fa (che puntava forte anche sul n°7 azzurro) avesse un solo problema: quella di essere troppo in anticipo rispetto ai tempi. “Oggi sarebbe impossibile pensare di marcarli”

Essere al posto giusto al momento sbagliato. Questa la spiegazione che David West ha dato del parziale fallimento dell’esperienza di Andrea Bargnani ai Toronto Raptors. Il talento c’era, l’idea di gioco pure, ma in quella fase storica la lega seguiva altre tendenze, come spiega l’ex campione NBA con i Golden State Warriors in un’intervista con Alex Kennedy: “Pensavo a una cosa l’altro giorno: quando i Raptors decisero di puntare su Bargnani e Bosh, la ragione per cui quell’esperimento non funzionò è che le regole all’epoca penalizzavano quel tipo di giocatori. Io ero uno di quelli che poteva punirli a livello fisico, senza subire sanzioni particolari. Al giorno d’oggi invece, con la nuova tendenza, avrebbero molto più successo. Sarebbe impossibile marcare giocatori con quelle caratteristiche a fronte delle nuove regole, dico sul serio. L’unica ragione per cui Bargnani non ha avuto una carriera di successo in NBA è perché gli arbitri hanno permesso a chi lo marcava di mettergli le mani addosso. Nella pallacanestro di oggi invece sarebbe tutelato: qualcuno si ricorderà come funzionavano prima le cose. Potevamo prendergli entrambe le braccia quando ci costringeva a uscire sul perimetro. Adesso sarebbe sempre fallo. Un giocatore con quella mobilità vicino a un altro talento come Bosh sarebbe stato letale nel 2020”. Peccato non aver avuto la possibilità di verificarlo sul parquet.