
NBA, risultati della notte: Wall vince da ex, 9^ in fila per Utah, Clippers ko ad Atlanta
Fa scintille la sfida tra John Wall (per la prima volta da avversario contro Washington) e Russell Westbrook, i due protagonisti dello scambio Rockets-Wizards. Utah vince ancora e si avvicina ai Lakers in vetta alla Western Conference, Trae Young trascina gli Hawks al successo sui Clippers, che vedono interrotta la loro striscia di 7 vittorie consecutive

HOUSTON ROCKETS-WASHINGTON WIZARDS 107-88 | John Wall gioca da ex vendicativo e all’intervallo ha già 15 punti e 4 assist. Una restrizione nei minuti per via di un ginocchio dolorante lo costringe a restare fuori anche per parte del quarto quarto ma alla sirena l’ex giocatore di Washington ha 24 punti con 9/21 al tiro, solo 1/6 dalla lunga distanza ma un ottimo +11 di plus/minus. Houston ha 20 punti a testa da Victor Oladipo e Eric Gordon e un’altra convincente doppia doppia da DeMarcus Cousins, che ai 19 punti e 11 rimbalzi aggiunge anche 5 recuperi
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In casa Wizards riflettori ovviamente puntati su Russell Westbrook, al suo primo ritorno a Houston (celebrato da un video mostrato durante la gara). L’ex Rockets non va lontano dalla consueta tripla doppia (19 punti, 11 rimbalzi e 7 assist, ma anche 6 palle perse) ma è l’unico altro giocatore insieme a Bradley Beal a raggiungere la doppia cifra per coach Scott Brooks, che vede i suoi tirare sotto il 40% dal campo e addirittura sotto il 20% da tre punti (5/26) commettendo 20 palle perse
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Il migliore per Washington è come spesso accade Bradley Beal: il miglior marcatore NBA aggiunge altri 33 punti a una stagione che lo vede trovare il canestro con costanza senza però riuscire a tramutare le sue cifre personali in vittorie per la squadra (solo 3 nelle 13 gare fin qui disputate). Beal non tira bene dal campo (12/28, con solo 1/5 da tre) ma diventa solo il sesto giocatore nella storia della NBA a iniziare una stagione segnando sempre 25 o più punti nelle prime 12 esibizioni in campo
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UTAH JAZZ-NEW YORK KNICKS 108-94 | Arriva a 9 vittorie consecutive la striscia degli Utah Jazz, ora vicinissimi ai Lakers in vetta alla Western Conference. Vincono ribaltando una partita che si era messa male e una prestazione sotto tono di Donovan Mitchell (solo 9 punti con 3/15 al tiro). Sotto anche di 15 punti, i Jazz infatti vanno all’intervallo sul 59-46 per i Knicks, ma aprono l’ultimo quarto con un parziale di 20-3 che li rimette saldamente al comando (62-35 il totale del secondo tempo, con New York tenuta a soli 13 punti nell’ultimo periodo)
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Alla giornata storta di Mitchell (che però centra il suo massimo stagionale a rimbalzo, con 8) supplisce il solito Rudy Gobert, autore di 18 punti ma soprattutto 19 rimbalzi (7 offensivi) e 4 stoppate. Il top scorer per Utah è Royce O’Neale a quota 20, ne mette 19 Mike Conley e ne aggiunge 13 uscendo dalla panchina Jordan Clarkson, in una serata in cui i Jazz non tirano per niente bene dal campo ma dominano i Knicks a rimbalzo (17-9 il conto sotto i tabelloni offensivi)

Fa scalpore in casa Knicks l’incredibile primo tempo di Austin Rivers, che diventa il primo giocatore negli ultimi 25 anni di NBA a chiudere un tempo con 10/10 al tiro e 5/5 da tre punti. Sono suoi 18 dei primi 21 punti di New York nel secondo quarto, in una gara chiusa a quota 25 uscendo dalla panchina. Ce ne sono 18 con 10 rimbalzi del solito, solido Julius Randle e 17 per RJ Barrett mentre il rookie Immanuel Quickley torna sulla Terra dopo i 31 punti a Portland con una gara da 1/11 al tiro e solo 4 punti

ATLANTA HAWKS-L.A. CLIPPERS 108-99 | Si ferma a 7 la striscia di vittorie dei californiani, uno stop quasi atteso visto le tante assenze nella squadra di coach Tyron Lue (senza Kawhi Leonard, Paul George e Patrick Beverley) ciò nonostante capace di essere sopra di 5 all’intervallo. Ma un terzo quarto da 33-22 indirizza la partita, poi nell’ultimo periodo a chiudere i conti ci pensa Kevin Huerter, che segna tutti i 13 punti della sua partita nell’ultima frazione, dando agli Hawks la quarta vittoria nelle ultime 5 gare
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Protagonista al rientro dopo una gara di sosta il solito Trae Young, autore di 38 punti in 36 minuti, perfetto dalla lunetta (11/11) e con ottime percentuali anche dal campo (9/16 da due, 3/7 da tre). Tutto il quintetto di coach Pierce viaggia in doppia cifra (mentre la panchina in tutto colleziona solo 11 punti, contro i 36 di quella di L.A.), con 22 punti per DeAndre Hunter e sia Clint Capela che John Collins in doppia doppia, il primo a quota 13 punti e 18 rimbalzi, il secondo con 11+11 cui aggiunge anche 5 stoppate, suo massimo in carriera
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Non c’è bisogno dei punti di Danilo Gallinari per avere la meglio dei Clippers. L’azzurro, considerando il suo recente ritorno in campo dopo l’infortunio alla caviglia, viene risparmiato visto il back-to-back che attende gli Hawks contro Brooklyn e gioca solo 14 minuti, senza segnare dal campo (0/2) e mettendo gli unici 2 punti della sua partita dalla lunetta, commettendo anche 3 palle perse. Ma la vittoria in serate come questa è l’unica cosa che conta.

Per coach, costretto a schierare un quintetto rimaneggiato, da segnalare la prima partita a quota 20 in maglia Clippers di Reggie Jackson, che chiude con 8/16 dal campo e ci aggiunge anche 8 assist e 7 rimbalzi. È lui il migliore dei californiani, che hanno 15 punti da Serge Ibaka (13 dei quali nel primo tempo) e una doppia doppia (13+10 rimbalzi) da Ivica Zubac. Non basta a evitare ai Clippers il primo ko dall’8 gennaio (contro Golden State)