
NBA, risultati della notte: Dallas umilia Golden State con super Doncic, OKC batte Boston
Luka Doncic segna 23 dei suoi 39 punti nel solo terzo quarto, trascinando Dallas a una vittoria schiacciante su Golden State (27 per Steph Curry). OKC interrompe una striscia di 14 sconfitte consecutive andando a vincere sul campo dei Celtics, Brooklyn supera Toronto ed è matematicamente ai playoff. Successi in trasferta per Milwaukee a Charlotte (Antetokounmpo 29) e Portland a Indiana (9 triple a segno per Anfernee Simons), Minnesota vince la terza partita in fila per la prima volta in stagione

GOLDEN STATE WARRIORS-DALLAS MAVERICKS 103-133 | La partita di Golden State è durata giusto tre minuti e 20 secondi, quando Steph Curry ha segnato da casa sua la tripla del vantaggio sul 12-11. Da lì in poi è stata una totale valanga dei Mavericks, che hanno confezionato un parziale di 25-0 per chiudere il primo quarto e dominare a piacimento il resto della partita, trascinati da uno spettacolare Luka Doncic nonostante le assenze di Kristaps Porzingis e Josh Richardson
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Lo sloveno si è decisamente divertito sul parquet, chiudendo con 39 punti di cui 23 nel solo terzo quarto, per poi rimanere comodamente in panchina per tutta l’ultima frazione di gioco a vittoria già acquisita. Per lui 15/23 al tiro con 6 rimbalzi e 8 assist, seguito da altri cinque compagni in doppia cifra tra cui Dorian Finney-Smith e Tim Hardaway Jr. (13 a testa). Il vantaggio dei Mavericks è arrivato a toccare anche il +43, cancellando la brutta sconfitta di Sacramento della sera precedente
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E dire che prima della partita coach Kerr aveva cercato di caricare i suoi dicendo alla stampa che con una vittoria avrebbero potuto riagguantare Dallas in classifica, forti anche del tie-breaker. La differenza invece è stata a dir poco abissale: Steph Curry ha chiuso con 27 punti e Mychal Muldur ne ha aggiunti 26, ma tolto il loro 11/20 dalla lunga distanza il resto della squadra ha tirato 5/23 dall’arco — e il volto di Curry in panchina sul 44-16 per gli avversari a inizio secondo quarto è eloquente

Nell’ultimo quarto di puro garbage time ha trovato spazio anche Nicolò Melli, che ne ha approfittato per ritrovare un po’ di confidenza con il canestro. Per l’azzurro alla fine ci sono 13 punti in 12 minuti (miglior prestazione stagionale) con 2 rimbalzi e 1 assist, tirando 5/8 dal campo con una tripla a segno nel duello azzurro con Nico Mannion (5 punti e 5 assist in 13 minuti). Da segnalare l’espulsione di Boban Marjanovic per una stoppata con cui ha colpito sulla testa Jordan Poole, scusandosi immediatamente ma venendo punito con un Flagrant 2

BOSTON CELTICS-OKLAHOMA CITY THUNDER 115-119 | Si interrompe a 14 la striscia di sconfitte consecutive dei Thunder, che evitano di registrare un nuovo record di franchigia negativo trovando la prima vittoria del mese di aprile. A guidare la squadra di coach Mark Daigneault (nativo di Boston e con diversi parenti sugli spalti) sono i 24 punti di Lu Dort e i 21+10 di Darius Bazley, glaciale dalla lunetta per tenere a bada il tentativo di rimonta finale dei padroni di casa
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Con Jayson Tatum (caviglia), Kemba Walker (addominali) e Robert Williams (ginocchio) fuori dai giochi, i Celtics hanno provato ad affidarsi a un Jaylen Brown da 39 punti e al miglior Payton Pritchard della stagione (28 punti), ma secondo le parole di coach Stevens non hanno giocato col senso di urgenza necessario per battere anche un avversario che non vinceva dal 30 marzo. Terribili le prove di Marcus Smart (4/17 al tiro per 14 punti) e Evan Fournier (11 con 4/14 dal campo)
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TORONTO RAPTORS-BROOKLYN NETS 103-116 | I Nets cominciano nel migliore dei modi una serie di sette partite delle prossime otto in trasferta, vincendo in rimonta sul campo dei Raptors a Tampa Bay. Merito di un parziale di 16-2 nel quarto periodo che ha ribaltato le sei lunghezze di svantaggio accumulate fino a quel momento, concludendo un ultimo quarto da 36-20 dopo essere stati tenuti a 80 punti segnati nei primi tre quarti
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Coach Nash riduce la propria rotazione a otto giocatori, ma ben sette vanno in doppia cifra — con l’unica eccezione di Kyrie Irving autore di 9 punti, 6 rimbalzi e 5 assist in una serata da 3/13 al tiro. Al resto ci pensano i 17+10 di Kevin Durant, i 22 di Jeff Green, i 17 dalla panchina di Blake Griffin e i 16 di Joe Harris, oltre ai 14 di Landry Shamet e i 10 di Tyler Johnson. Nota di merito per Mike James, che con 11 punti dalla panchina (tutti nell’ultimo quarto) ha dato la scintilla necessaria ai Nets per conquistare aritmeticamente il posto ai playoff

Si interrompe a cinque la striscia di successi in casa dei Raptors, che non sono riusciti a completare lo “sweep” stagionale ai danni dei Nets dopo averli battuti anche la scorsa settimana. Kyle Lowry è stato il migliore dei suoi con 24 punti, ma il 7/21 al tiro dell’ultimo quarto li ha condannati alla sconfitta. “116 punti non è un numero fuori dal mondo per Brooklyn, ma avremmo dovuto segnare di più. C’erano le opportunità per farlo” le parole amare di coach Nurse

CHARLOTTE HORNETS-MILWAUKEE BUCKS 104-114 | Gli Hornets avevano già vinto due volte nei primi due incontri stagionali coi Bucks, ma Giannis Antetokounmpo non avrebbe permesso che realizzasseri uno “sweep” ai loro danni. Il due volte MVP in carica ha chiuso con 29 punti, 12 rimbalzi e 8 assist, seguito dai 22 di Brook Lopez. “Sapevamo che ci avevano già battuti due volte, c’erano motivazioni extra per questa partita” ha ammesso il greco dopo il match, arrabbiatosi anche per uno sgambetto di PJ Washington
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Dopo aver chiuso il primo tempo sotto di 17, gli Hornets sono riusciti a tornare in partita fino al -4 a 4 minuti dalla fine, ma una tripla sbagliata da Terry Rozier (4/17 per 8 punti finali) e una schiacciata di Antetokounmpo seguita da una tripla di Middleton hanno definitivamente chiuso i conti. I migliori per coach Borrego sono stati Devonte’ Graham con 25 punti e Miles Bridges con 21+10, registrando 26 assist di squadra su 38 canestri segnati

INDIANA PACERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 112-133 | I Blazers tornano a vincere dopo cinque sconfitte in fila e lo fanno con un protagonista a sorpresa, per quanto Damian Lillard abbia chiuso con 23 punti e CJ McCollum ne abbia aggiunti 20 con ottime percentuali. A infliggere agli Indiana Pacers la prima sconfitta dopo tre successi in fila — 18 punti a testa per Malcolm Brogdon e Oshae Brissett — è stato infatti il campione della gara delle schiacciate Anfernee Simons, che però non ha fatto la differenza coi suoi salti ma con le sue triple
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Il giovane playmaker di riserva dei Blazers, infatti, ha segnato tutte le prime nove triple tentate dal campo, come non accadeva dai tempi di Klay Thompson (10/10 coi Lakers il 19 gennaio 2019). Simons ha poi sbagliato la decima tripla e i tre tiri da due punti tentati nella sua gara senza mai andare in lunetta, ma più ancora dei suoi 27 punti è il +42 di plus-minus a parlare per lui. “È l’uomo del momento, nove bombe” ha detto Damian Lillard introducendolo ai media prima della conferenza stampa via Zoom
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HOUSTON ROCKETS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 107-114 | Dopo le due sorprendenti vittorie ai danni degli Utah Jazz, i T’Wolves non sprecano il momento positivo battendo anche i Rockets. Era addirittura dal 17 febbraio del 2012 che Minnesota non vinceva al Toyota Center, mentre per ritrovare l’ultima striscia di tre vittorie in fila bisogna risalire all’autunno del 2019, quando i T’Wolves partirono 3-0 in stagione. Eppure le cose stavano per mettersi male quando i Rockets hanno pareggiato a quota 102 a 2:38 dalla fine e Towns ha commesso il suo sesto fallo subito dopo
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Invece di disunirsi, però, i T’Wolves hanno chiuso la partita con un parziale di 12-5, grazie ai canestri di Juancho Hernangomez (22 punti), D’Angelo Russell (15) e Anthony Edwards (19), sopperendo all’assenza di Towns autore di 31 punti prima di uscire. Il record di 4-37 dei Rockets dal 4 febbraio in poi è abbastanza eloquente di suo, per quanto Kelly Olynyk (28 punti e 9 rimbalzi), Christian Wood (24+18) e Jae’Sean Tate (20) ne abbiano approfittato per togliersi qualche soddisfazione, insieme ai 15 di Kenyon Martin Jr.
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CLASSIFICHE | Questa la situazione nelle due conference dopo le partite della notte. Ricordiamo che le squadre tra la settima e la decima posizione si affronteranno nel torneo play-in per decidere le ultime due partecipanti alla post-season
COS'È IL TORNEO PLAY-IN E LA SITUAZIONE AGGIORNATA