
NBA, Golden State ha pochi soldi, tanti nomi, un sogno (Beal) e un obiettivo (Batum)
Il mercato della squadra di coach Kerr gira attorno a due slot salariali ben precisi: un contratto al minimo da offrire a un veterano (Iguodala?) e un'eccezione salariale da quasi 6 milioni di dollari per cui ci sono in lizza parecchi pretendenti. Resta il sogno Bradley Beal (da ottenere via trade con Washington), ma sul mercato dei free agent queste sono tutte le possibilità per completare con nomi interessanti un roster da titolo

COSTRUIRE ATTORNO AI "BIG THREE" | Steph Curry, Klay Thompson e Draymond Green. Sono ancora loro, come ai bei tempi, le uniche certezze dei Golden State Warriors di Steve Kerr. Perché accanto a loro ci sono, è vero, Andrew Wiggins e James Wiseman, due giocatori sotto contratto, ma entrambi potrebbero comunque rientrare nelle operazioni di mercato di Bob Myers se il GM di Golden State dovesse ancora andare a caccia della quarta superstar

BRADLEY BEAL L'OBIETTIVO NUMERO UNO | E l'identikit della quarta superstar coincide sempre più con quello del secondo miglior marcatore NBA (dietro a Curry) Bradley Beal, per cui gli Warriors potrebbero essere pronti a sacrificare le loro scelte al Draft (Kuminga e/o Moody) più i giocatori sotto contratto ritenuti però cedibili dalla dirigenza (Wiggins più di Wiseman). Nel caso però non si arrivi a Beal, Golden State può spendere sul mercato riccorrendo a due tipologie di contratto. Ecco i principali candidati per entrambi gli slot salariali

MINIMO PER VETERANI: ANDRE IGUODALA | Sembra la pista più calda: il minimo contrattuale destinato ai veterani per un giocatore di esperienza che conosce a memoria il sistema di gioco di Steve Kerr e che potrebbe aiutarlo a "svezzare" due rookie come Jonathan Kuminga e Moses Moody

MINIMO PER VETERANI: TORREY CRAIG | Da unrestricted free agent, e reduce da una finale NBA con i Suns, potrebbe ambire a qualcosa di più che accettare il minimo contrattuale per un veterano, ma la destinazione - in una squadra ambiziosa, che vuole tornare a vincere - potrebbe intrigarlo

MINIMO PER VETERANI: JEFF TEAGUE | Un altro reduce dalle ultime finali NBA (lui in maglia Bucks), dove si è guadagnato minuti che in molti gli vedevano preclusi. Andrebbe a "minacciare" il ruolo di Nico Mannion, da seconda o terza point guard della squadra: per il minimo per veterani potrebbe essere un affare

MINIMO PER VETERANI: LOU WILLIAMS | Ha raccolto le parole di elogio (sui social) di Draymond Green durante gli ultimi playoff e anche a 35 anni potrebbe dare impatto offensivo dalla panchina quando Curry e Thompson tirano il fiato. Certo, poi c'è la difesa, ma lì coach Kerr può provare a mascherarne le debolezze

MINIMO PER VETERANI: CHRIS CHIOZZA | I Brooklyn Nets hanno scelto di non estendergli una qualifying offer, per cui la point guard è libera di accasarsi sul mercato. E nel ruolo di seconda-terza point guard (come detto per Teague) potrebbe tornar comodo

MINIMO PER VETERANI: WAYNE ELLINGTON | Un nome già associato anche ai Lakers, ovvero a un'altra squadra con pochi soldi a destinazione ma molto appeal. Vale lo stesso per gli Warriors, a fare da cambio dalla panchina (per pochi minuti) a Klay Thompson

MINIMO PER VETERANI: SEMI OJELEYE | Il contratto dell'ala n°37 dei Celtics è scaduto, e lui è libero di esplorare il mercato. Giocatore solido e di esperienza, potrebbe però ambire a qualcosa di più del minimo per veterani che Golden State potrebbe offrirgli

MINIMO PER VETERANI: ELFRID PAYTON | Lo stesso si può dire per Elfrid Payton: il ruolo dietro a Steph Curry (che quindi già prevede pochi minuti) in una posizione che vede anche Jordan Poole a roster - e con in più pochi soldi a disposizione - sembra essere troppo poco invitante per l'ex guardia dei Knicks, che sul mercato potrebbe ambire a una sistemazione quanto meno più ricca

MINIMO PER VETERANI: ISH SMITH | Attenzione a questo nome, che invece rientra perfettamente nel range economico a disposizione degli Warriors (il minimo per veterani) e potrebbe rappresentare una soluzione di "usato sicuro" per coach Kerr. Si tratterebbe di un ritorno, dopo un "caffé" (solo 15 giorni) a Golden State a cavallo tra il 2011 e il 2012

MINIMO PER VETERANI: TONY SNELL | Altro veterano visto poco in campo con la maglia degli Atlanta Hawks (che ora hanno migliori opzioni nel ruolo) e che potrebbe portare tiro e atletismo al roster di Golden State.

MINIMO PER VETERANI: GEORGES NIANG | A Utah ha sempre giocato per meno di due milioni di dollari all'anno (1.7 l'ultima stagione) e con circa la stessa cifra il tiratore dei Jazz potrebbe tentare l'assalto al titolo altrove. Perché non sulla Baia, che già conosce bene per i trascorsi ai Santa Cruz Warriors della G League e per un training camp con Golden State

MINIMO PER VETERANI: MARQUESE CHRISS | Sarebbe un ritorno, per un lungo dalle grandi doti atletiche, che proprio gli Warriors sono stati capaci di sfruttare al meglio durante la stagione 2019-20, che lo ha visto anche 21 volte in quintetto. Di nuovo sano, potrebbe interessare coach Kerr, che non ha mai lesinato parole di ammirazione verso un giocatore che a 24 anni ha ancora margini di miglioramento

MINIMO PER VETERANI: BLAKE GRIFFIN | Per far parte dei "Big Three" dei Nets l'ex giocatore di Clippers e Pistons ha accettato un contratto annuale a 1.2 milioni di dollari. A queste cifre Golden State potrebbe provare a convincerlo a lasciare la costa Est per traferirsi a Ovest, tentativo già effettuato dal front office californiano quando Griffin era in uscita da Detroit

MINIMO PER VETERANI: TREVOR ARIZA | Sarebbe una sorta di terza scelta, se gli obiettivi primari del mercato di Golden State (Nicolas Batum e Andre Iguodala) dovessero sfuggire. Giocatore simile a loro due, porterebbe esperienza e difesa, due ingredienti sempre fondamentali in una squadra che lotta per il titolo

MID-LEVEL EXCEPTION: NICOLAS BATUM | Se lo strumento più importante a disposizione di Golden State è la mid-level exception da 5.9 milioni di dollari in loro possesso, il francese dei Clippers è senza ombra di dubbio l'obiettivo n°1 degli Warriors. Potrebbero strapparlo ai Clippers sfruttando l'infortunio a Kawhi Leonard, nel caso il francese si convincesse delle scarse chance di titolo di L.A. senza la loro superstar. Anche Heat e Pacers sarebbero sulle sue tracce, ma Golden State mette sul piatto anche Kenny Atkinson, nuovo assistente, già con lui ai Clippers

MID-LEVEL EXCEPTION: ALEC BURKS | Attenzione al suo nome, che agli Warriors conoscono bene per averlo avuto nella stagione 2019-20. Un'annata da dimenticare in tutto tranne che per gli oltre 16 punti a partita offerti proprio da Burks, poi però ceduto a Philadelphia alla trade deadline. Un positivo anno ai Knicks potrebbe aver rilanciato le sue quotazioni anche sulla Baia

MID-LEVEL EXCEPTION: PATTY MILLS | Uno degli obiettivi del GM Bob Myers e del front office di Golden State, se l'australiano dovesse convincersi a lasciare San Antonio. Degli Spurs è diventato la bandiera, ma a 33 anni l'opportunità di competere per il titolo potrebbe attarlo verso San Francisco. Sarebbe il back up ideale per Steph Curry e un giocatore capace di guidare la second unit della squadra

MID-LEVEL EXCEPTION: ENES KANTER | Tanto quanto Kevon Looney è un centro più difensivo che offensivo, così il turco ne è l'esatto posto: spesso dannoso in difesa, in attacco e a rimbalzo è sicuramente tra i migliori nel suo ruolo. E a Golden State - che sotto canestro deve sviluppare anche Wiseman - potrebbe essere un lusso da sfruttare solo per i suoi lati positivi

MID-LEVEL EXCEPTION: VICTOR OLADIPO | Un nome che non dovrebbe appartenere a questa discussione, ma che invece potrebbe rientrare nei piani degli Warriors vista la cartella clinica del giocatore, due volte All-Star, solo 29enne, ma mai completamente sano dal gennaio 2019 e ora atteso a saltare almeno la prima parte della stagione

MID-LEVEL EXCEPTION: KELLY OLYNYK | L'ultimo anno ai Rockets guadagnava quasi 13 milioni di dollari. Potrebbe non arrivare più a comandare cifre simili sul mercato, però il taglio salariale per restare nel budget di Golden State potrebbe essere considerato eccessivo dal giocatore di Gonzaga, che sul mercato potrebbe trovare corteggiatori più ricchi

MID-LEVEL EXCEPTION: RUDY GAY | Stesso discorso fatto per Trevor Ariza, ma su una fascia salariale diversa. Se il contratto di Ariza occuperebbe quello di Iguodala, i soldi da dare a Gay sarebbero quelli destinati a Batum nel caso il francese dovesse scegliere di restare ai Clippers

MID-LEVEL EXCEPTION: DANNY GREEN | Ha giocato l'ultima stagione ai Sixers per oltre 15 milioni di dollari, ma è probabile che cifre simili l'ex campione NBA con San Antonio e Toronto non riesca più a ottenerle. Da lì ad accettare una decurtazione di quasi 10 milioni di dollari però ce ne passa: Golden State può fare un tentativo, ma Green non è obiettivo facile

MID-LEVEL EXCEPTION: FURKAN KORKMAZ | Scaduto il suo contratto da rookie, il rookie ora vuole passare all'incasso e capire il suo reale valore sul mercato. Un aumento salariale di oltre 4 milioni di dollari a stagione (da 1.7 fino ai 5.9 che gli Warriors potrebbero mettere sul piatto) potrebbe convincerlo a scegliere Golden State

MID-LEVEL EXCEPTION: PAUL MILLSAP | Altro super veterano i cui giorni migliori sono ormai alle spalle ma che in virtù di un mix di talento e professionalità eccezionale hanno ancora parecchio appeal soprattutto tra le squadre di alto livello NBA. A Denver prendeva 10 milioni di dollari: dovrebbe accettare un secco taglio (di oltre 4 milioni) per rientrare nel budget dei californiani

MID-LEVEL EXCEPTION: OTTO PORTER JR. | Scaduto il super contratto da 4 anni e 106.5 milioni di dollari firmato a Washington nel 2017, il giocatore visto poi a Chicago e Orlando dovrà accettare un notevole taglio nel suo salario, che potrebbe addirittura portarlo all'interno del range a disposizione degli Warriors. Che di un giocatore multi-dimensionale come l'ex Georgetown saprebbero bene cosa farsene

MID-LEVEL EXCEPTION: CODY ZELLER | Anche per il centro di Charlotte quadriennale da 56 milioni di dollari (15.4 quelli percepiti nell'utlima stagione) ormai scaduto. Possibile non ottenga più cifre simili sul mercato, ma un'offerta che comporti un taglio di quasi 10 milioni di dollari potrebbe non essere allettante per il giocatore ex Indiana University