
NBA, risultati della notte: dominio Warriors, super rimonta Knicks sui Bucks
Con una grande prestazione di squadra Golden State travolge New Orleans e si lancia in vetta alla Western Conference con un record di 7-1, agganciando Utah. Proseguono i problemi dei campioni in carica di Milwaukee, che si fanno rimontare 21 punti e perdono in casa con New York. Brooklyn raccoglie la quarta vittoria in fila con super Durant, Cleveland ferma Toronto con due tiri liberi decisivi di Garland. Tutti i risultati e gli highlights della notte NBA

GOLDEN STATE WARRIORS-NEW ORLEANS PELICANS 126-85 | La resistenza dei Pelicans dura appena un tempo, prima di essere travolti da un parziale di 22-6 nel terzo quarto e alzare bandiera bianca davanti agli Warriors in serata di grazia. La squadra di coach Kerr diverte e si diverte tirando 20/50 dalla lunga distanza e distribuendo 36 assist su 47 canestri realizzati, trovando la scintilla giusta da una panchina capace di realizzare 57 punti contro i soli 30 degli avversari
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La miglior notizia di questo inizio di stagione da 7-1 (agganciata Utah in vetta alla Western Conference) per coach Kerr è che non sta nemmeno avendo bisogno del miglior Steph Curry, che tira 5/13 dalla lunga distanza per 19 punti finali. Ci pensano infatti un Jordan Poole da 26 punti e un Andrew Wiggins da 16 a guidare il quintetto, ma sono soprattutto i 17 punti di Gary Payton II (con un paio di giocate atletiche debordanti) e i 10 assist di Andre Iguodala a suggellare la grande serata delle riserve

Sprofondano invece sempre più in basso i Pelicans, arrivati alla sesta sconfitta consecutiva e ultimi in NBA con un record di 1-9. Jonas Valanciunas fa il suo con 20 punti e 15 rimbalzi, ma solo Devonte’ Graham (12) e Josh Hard (10) arrivano in doppia cifra. Sempre privi di Brandon Ingram e Zion Williamson, la stagione dei Pelicans sembra già segnata e destinata a non lottare per il torneo play-in neanche quest’anno — con l’estensione di contratto di Williamson che incombe a fine anno

MILWAUKEE BUCKS-NEW YORK KNICKS 98-113 | A vedere il risultato finale, un rotondo +15 per i Knicks, verrebbe da dire che la squadra di coach Thibodeau ha dominato dal primo all’ultimo minuto. In realtà però i Bucks erano avanti addirittura di 21 lunghezze sul finire del primo quarto, ma da lì in poi hanno realizzato appena 60 punti negli ultimi tre quarti e si sono fatti rimontare tutto il vantaggio, perdendo senza combattere nel finale e scendendo sotto al 50% di vittorie
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Sempre alle prese con tante assenze, i campioni in carica hanno avuto 25 punti da Giannis Antetokounmpo e il massimo stagionale da 22 di Grayson Allen, mentre Jrue Holiday ha cominciato dalla panchina segnando 10 punti in 20 minuti ma partecipando alla debacle del secondo quarto, vinto 37-25 dagli avversari. Dopo aver tirato 8/16 da tre nel primo quarto, la squadra di Budenholzer (punito con un fallo tecnico nel quarto periodo) ha chiuso con 8/27 nel resto della partita

Ci sono comunque anche grossi meriti dei Knicks, che non sono mai usciti mentalmente dalla partita e hanno trovato un grande Derrick Rose in uscita dalla panchina, autore di 23 punti e un clamoroso +31 di plus-minus in 30 minuti per ribaltare la partita. Al resto ci hanno pensato i 32 punti con 12 rimbalzi di Julius Randle e i 20 con 7 rimbalzi di RJ Barrett, lanciando i Knicks a un record di 6-3 buono per il quinto posto a Est alla pari dei cugini di Brooklyn
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DETROIT PISTONS-BROOKLYN NETS 90-96 | Quarta vittoria in fila per i Nets che si sbarazzano con qualche difficoltà in più del previsto anche dei Pistons, superati grazie ai 29 punti e 10 rimbalzi di un Kevin Durant che non trova ritmo per buona parte del match, riuscendo però poi a realizzare tre canestri in fila nel momento più delicato della partita: KD diventa così il primo giocatore nella storia dei Nets a segnare almeno 20 punti nelle prime nove gare stagionali, chiudendo con 12/27 dal campo a Detroit
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A dare una mano a KD ci pensa James Harden che, nonostante diversi errori nella gestione dei possessi (nove palle perse e 0/5 nel tiro da due punti), riesce a mettere a referto una tripla doppia da 13 punti, dieci rimbalzi e dieci assist - diventando il quinto giocatore all-time a chiudere in tripla doppia, ma senza canestri con i piedi dentro l’arco. Decisivi anche i 16 punti realizzati a gara in corso da un convincente LaMarcus Aldridge da 6/9 al tiro
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Detroit invece non va oltre i 17 punti di Cade Cunningham (con 3/7 dall’arco, per provare a rimettere un po’ a posto le pessime percentuali dalla lunga distanza) e i 14 con 10 rimbalzi di Kelly Olynyk. L’esordio della prima scelta assoluta all’ultimo Draft insomma sembra poter impattare soltanto in parte su una squadra che, partita con 1-8 di record, appare evidentemente ancora molto lontana da uno scenario di successo. Il rebuilding sarà lungo

TORONTO RAPTORS-CLEVELAND CAVALIERS 101-102 | I Cavs conquistano la loro terza vittoria consecutiva e fermano la striscia di cinque successi in fila dei Raptors, sorpassandoli a meno di 5 secondi dalla fine. Dopo essere stati sotto anche di 15 lunghezze nel secondo tempo, la squadra di coach Bickerstaff si è affidata a Darius Garland, autore non solo di una grande prestazione da 21 punti, 8 assist e 8/12 al tiro, ma anche dei due tiri liberi del sorpasso a 4.8 dalla fine, sostenuto dai 18 di Evan Mobley e i 16+15 di Jarrett Allen (autore anche di una tripla)
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I Raptors hanno comunque avuto due occasioni per vincere la gara, la prima con un tiro di OG Anunoby (23 punti, 6 rimbalzi e 5 assist) e la seconda con il tap-in di Scottie Barnes (14+9) che non ha trovato il fondo della retina. Insieme a loro ci sono anche i 18 di Fred VanVleet (ma con 6/18 al tiro) e i 17 di Gary Trent, per una sconfitta che coach Nurse ha definito come "strana": "Abbiamo giocato duro e giocato bene, è stato strano perdere". Se non altro, la prossima settimana potrebbe tornare Pascal Siakam in campo

PORTLAND TRAIL BLAZERS-INDIANA PACERS 110-106 | Portland vince anche senza Damian Lillard - non perché l’All-Star dei Blazers sia infortunato, ma nonostante il suo risibile contributo da quattro punti con 2/13 dal campo e nessuna tripla a bersaglio delle sei tentate (con 11 assist nel suo boxscore). Ci pensa CJ McCollum a segnare 27 punti e guidare i padroni di casa, che ne trovano da Robert Covington altri 19, con tanto di tripla a meno di 15 secondi dalla sirena che regala a Portland un successo dopo tre ko in fila
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I Pacers incassano così la settima sconfitta su dieci gare giocate, in un match in cui hanno dovuto fare a meno dell’ammalato (non COVID) Malcolm Brogdon e non sono riusciti ad andare oltre i 15 punti e 12 rimbalzi di un Domantas Sabonis al momento lontano dall’incisività dell’All-Star visto negli anni passati e dei 16 con 3/7 dall’arco di Myles Turner. Il miglior realizzatore è TJ McConnell, partito in quintetto che chiude con 19 punti e sette rimbalzi con 8/13 dal campo

WASHINGTON WIZARDS-MEMPHIS GRIZZLIES 115-87 | L’unione fa la forza e sembra averlo capito anche un talento “solitario” come Bradley Beal, autore di 17 punti con 7/12 dal campo e sette assist - secondo miglior realizzatore di un gruppo che manda ben sette giocatori in doppia cifra, con 15 sotto canestro di Gafford, i 13 con tre triple di Kuzma, i 12 con sei passaggi vincenti di Dinwiddie, i quattro canestri dalla lunga distanza di Caldwell-Pope e i 18 di uno straripante Harrell in uscita dalla panchina da 9/11 al tiro
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Già avanti di 13 lunghezze all’intervallo lungo, Washington ha piazzato il 23-6 di parziale per aprire la ripresa, chiudendo definitivamente i conti con 20 minuti d’anticipo contro dei rimaneggiati Grizzlies - imprecisi al tiro (35% di squadra) e incapaci di andare oltre i 13 punti di Jaren Jackson Jr. e gli 11 di Ja Morant con 4/17 dal campo - passo falso dopo due vittoria in fila per Memphis

MINNESOTA TIMBERWOLVES-L.A. CLIPPERS 84-104 | Terzo successo in fila per i Clippers, che conquistano anche la seconda partita consecutiva giocata a Minneapolis e si riportano a un record del 50%. L’andamento della partita non potrebbe essere più altalenante: dopo essere andati sotto di 20 lunghezze nel primo tempo, i losangeleni hanno finito per vincere la partita di 20, uno “swing” di 40 punti reso possibile dai 21+11 di Paul George e i 20 di Reggie Jackson (14 solo nella ripresa)
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Ancora una delusione per i T’Wolves, che dopo il buon inizio di stagione sono già arrivati alla quinta sconfitta in sei gare. Karl-Anthony Towns ha chiuso con 20 punti e Anthony Edwards con 17, aiutati dai 18 dalla panchina di Malik Beasley, ma la squadra di coach Chris Finch ha tirato col 35% dal campo e commesso 22 palle perse — segnando appena 27 punti in tutto il secondo tempo. "In allenamento muoviamo il pallone, ma quando si accendono le luci e cominciano a contare le statistiche, tutti stanno fermi e vogliono la palla" ha detto l’allenatore

ORLANDO MAGIC-SAN ANTONIO SPURS 89-102 | Non solo attacco e triple doppie, ma anche giocate in difesa: Dejounte Murray è il volto del successo degli Spurs a Orlando, autore di 20 punti, 11 rimbalzi, sette assist e tre recuperi (tutti arrivati nell’ultimo quarto). Terza vittoria su nove gare per i texani, che trovano anche 20 punti e nove rimbalzi da Keldon Johnson e 12 punti a testa per Derrick White, Devin Vassell e Thaddeus Young. Ai Magic invece non bastano i 21 punti e nove rimbalzi di Cole Anthony e i 13+10 di Wendell Carter Jr.
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SACRAMENTO KINGS-CHARLOTTE HORNETS 140-110 | Serata da record per i Kings, che si regalano la miglior prestazione al tiro nella storia della franchigia (22 triple su 44 tentativi) e travolgono gli Hornets, dominando fin dal primo quarto chiuso sul 41-22. Le 8 triple realizzate da Buddy Hield (26 punti) aprono il campo a una prova dominante di Richaun Holmes, che realizza il primo 20+20 della carriera (23 punti e 20 rimbalzi) e rende inutili i 23 con 14 assist di LaMelo Ball
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