
Mercato NBA, Jeanie Buss promette cambiamenti ai Lakers: "Prenderò scelte difficili"
In una lunga intervista con il Los Angeles Times, la proprietaria dei Los Angeles Lakers Jeanie Buss ha parlato di tanti argomenti legati alla franchigia, dal ruolo di LeBron James e della sua agenzia alla delusione per la stagione appena conclusa, fino al ruolo che Magic Johnson e Phil Jackson ricoprono ancora oggi. Ecco i tanti temi toccati sul futuro dei Lakers

IMPAZIENZA | Il primo concetto che Jeanie Buss ha voluto trasmettere con la decisione di farsi intervistare è la sua impazienza: “Io sono come mio padre e lascio che sia la squadra al centro della scena, non io. Ma sono rimasta fin troppo sullo sfondo, la gente deve capire cosa sta succedendo. Abbiamo il quarto monte stipendi più alto della lega, e quando spendi così tanto in luxury tax, ti aspetti di arrivare lontano ai playoff. Perciò mi fa venire il mal di stomaco uscire in quella maniera. Non sono contenta e non sono soddisfatta”

RESPONSABILITÀ | Jeanie Buss però non ha voluto puntare il dito contro nessuno, pur facendo intendere che tutti sono responsabili: “Non ci piace rimanere fuori dai playoff, capisco la rabbia e la frustrazione dei tifosi. È compito mio fare in modo che la situazione cambi. Mi ha spezzato il cuore perdere certe partite, l’ultima stagione è stata estremamente deludente. Abbiamo deluso i nostri tifosi e non voglio che succeda più”
JEANIE BUSS LASCIA L'ARENA IN ANTICIPO
DECISIONI | Questo passa soprattutto dalla necessità di prendere decisioni difficili. Una è già stata presa riguardo a Frank Vogel licenziandolo, ma molte altre dovranno essere prese. “Se non siamo all’altezza degli standard che la storia dei Lakers ci impone, ho il dovere di guardare a ogni cosa. Perciò prenderò decisioni difficili, perché è quello che devo fare”

PELINKA | Un messaggio destinato soprattutto a Rob Pelinka, che in caso di un’altra stagione deludente non rimarrà più al suo posto. Per ora, però, ha un’altra estate a disposizione: “In termini di decisioni cestistiche, ho completa fiducia nella nostra dirigenza guidata da Rob Pelinka. È estremamente intelligente, molto strategica, ogni cosa che fa è pensata e ha un obiettivo. Sono convinta che possa mettere insieme un roster e trovare un allenatore che ci riporti dove meritiamo”

IL RUOLO DEI RAMBIS | La proprietaria ha anche specificato il ruolo di Kurt e Linda Rambis, figure “oscure” all’interno della franchigia. “So che ci sono state delle critiche ingiuste per Kurt Rambis. Voglio ricordare alle persone che sono quasi 40 anni che è coinvolto nella NBA, che ha fatto parte di squadre capaci di vincere sia da giocatore che da assistente. È una persona che ammiro per la sua conoscenza del gioco”

Per quanto riguarda la sua amica di lunga data Linda ha detto: “Il suo ruolo è quello che ha da quasi 40 anni, cioè di mia consigliera. Lavoriamo insieme da sempre, non capisco perché ora sia diventato un problema per le persone. Il suo compito è quello di aiutare i giocatori e le loro famiglie ad ambientarsi quando si trasferiscono qui: ogni squadra ha una persona del genere. Non è vero che all’improvviso è diventata un’assistente del general manager, non prende decisioni cestistiche”

MAGIC JOHNSON | Chi aveva un ruolo di rilievo e poi lo ha lasciato è stato invece Magic Johnson: “Il suo addio è stato un’enorme sorpresa, ma apprezzo la sua onestà. Non vorrei mai che rimanesse a fare un lavoro che non lo rende felice. Avrei voluto solo che fosse gestita in maniera diversa. Ma i Lakers sono importanti per lui e vuole che vincano, e io mi fido di lui. Il nostro rapporto non è mai stato così buono, mi affido assolutamente a lui”

PHIL JACKSON | Sulla decisione del nuovo allenatore (e molte altre) però ha la sua voce in capitolo anche Phil Jackson, ex fidanzato di Jeanie e soprattutto allenatore di ben cinque titoli sulla panchina gialloviola: “Le persone ci vedono in giro, ma non c’è niente di romantico. È una persona che conosce questo ambiente e sa quali sfide ci siano da affrontare per rendere vincenti i Lakers. So che non ha altro obiettivo che vedere i Lakers vincere ed è una persona a cui posso affidarmi. Io sono collaborativa di natura"

KLUTCH | In molti hanno espresso dubbi sul ruolo che Klutch Sports, l’agenzia di LeBron James e Anthony Davis gestita da Rich Paul, ricopre all’interno dei Lakers. “Hanno l’ultima parola su qualcosa? No. Sono loro a gestire la squadra? No, proprio per niente. Io sono la proprietaria che controlla i Los Angeles Lakers, perciò sono io a essere responsabile per ogni decisione che viene presa”

LEBRON | Questo non significa però che LeBron non abbia la sua influenza: “È normale quando hai un giocatore di livello assoluto che ti confronti con loro, penso che sia la cosa più intelligente da fare. Voglio che abbia fiducia nella squadra e mettere attorno a lui i pezzi giusto per vincere il titolo. Voglio che sia felice, e voglio fare in modo che lo sia”

LEBRON E AD | Secondo Buss, la strada verso il ritorno al titolo passa sempre dalle mani di LeBron e Anthony Davis: “Non c’è motivo per credere che non possiamo vincere con loro due. Se c’è una cosa che ho imparato da Phil Jackson è che c’è sempre una strada per arrivare a vincere: a volte può essere più difficile di altre, ma bisogna vedere il percorso. Voglio che i tifosi siano ottimisti sul fatto che rimetteremo la squadra in carreggiata e che saremo al livello richiesto dal passato dei Lakers”

WESTBROOK | Per quanto riguarda il posto di Westbrook nel roster, però, Jeanie Buss è stata molto meno eloquente: “Ogni conversazione su di lui al momento è prematura. Dobbiamo prima trovare il giusto allenatore per guidare questa squadra. In base allo stile di gioco che l’allenatore vorrà adottare, dato anche il roster che abbiamo, dipenderanno tutte le decisioni”

FUTURO | In ogni caso, la squadra rimarrà saldamente nelle mani della famiglia Buss ancora a lungo: “Non ho intenzione di andare da nessuna parte, la squadra non è in vendita. Sto facendo quello che mio padre mi ha chiesto: per lui era importante che tenessimo i Lakers nella famiglia. Mio padre ha i suoi figli, ma i Lakers erano il suo bambino, e mi ha dato la responsabilità di gestire il suo bambino. Ora è compito mio fare in modo che abbia successo”