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NBA, Lillard fa la corte a Giannis Antetokounmpo: "Per vincere il titolo sceglierei lui"

NBA

In un'intervista con GQ Sports, rispondendo a una domanda da Twitter Damian Lillard ha indicato in Giannis Antetokounmpo il giocatore che sceglierebbe per vincere il titolo NBA: "Il suo gioco è perfettamente complementare al mio, saremmo perfetti l’uno per l'altro". E sul titolo di miglior Blazer di sempre dice: "Sono nella conversazione, mi manca solo di vincere l'anello"

Damian Lillard non è uno che si tiene per sé le sue opinioni, come chiunque lo segua sui social ha imparato a conoscere. E non si fa particolari problemi a utilizzare la sua piattaforma come uno dei giocatori più conosciuti della NBA per mandare messaggi neanche troppo criptati in giro per la lega. Il suo ultimo riguarda Giannis Antetokounmpo: rispondendo a una domanda dai social per la rubrica di GQ Sports, Lillard ha indicato nella stella dei Milwaukee Bucks il giocatore che sceglierebbe per aiutarlo a vincere il titolo. "Per il suo dominio e la sua capacità di arrivare al ferro a volontà. È un buon playmaker e un ottimo difensore, capace di essere distruttivo in entrambe le metà campo. Il modo in cui gioca è perfettamente complementare al mio: saremmo capaci di dare qualcosa l’uno all’altro". Non a caso, prima del rinnovo di contratto di Antetokounmpo coi Bucks, erano uscite diverse voci sul greco interessato a unirsi a Dame per giocare insieme ai Blazers.

Lillard: "Miglior Blazer di sempre? Mi manca il titolo"

Ovviamente si tratta di fantamercato, visto che i Portland Trail Blazers non hanno possibilità di raggiungere un giocatore del calibro di Antetokounmpo sotto contratto almeno fino al 2025, con una player option per estendere di una ulteriore stagione. Ma con o senza Giannis, l’obiettivo di vincere l’anello rimane quello principale per Lillard, anche per mettere fine a ogni discussione su chi sia il più grande Blazer di sempre: “A questo punto sono nella conversazione, probabilmente in cima. L’unica cosa che mi ferma dal dirlo senza dubbio è che non ho vinto l’anello. Ho molti record di franchigia, ho vinto molte partite, perciò rimane solo quello. Ma mi considero in quella conversazione anche per il modo in cui ho abbracciato l’essere un Trail Blazers e mi sono calato nella comunità”.

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