NBA, i risultati di oggi: i Lakers vincono senza LeBron, Warriors ko sulla sirena
Senza James e Davis, i Lakers rimontano e battono Miami grazie ai 21 di Russell Westbrook e i 32 di Dennis Schröder. Klay Thompson pareggia da tre a un secondo dalla fine, ma Detroit vince con il buzzer beater di Saddiq Bey fermando Golden State. Si interrompe a 12 la striscia di vittorie di Brooklyn, sconfitta a Chicago nonostante i 44 di Kevin Durant. Toronto firma una rimonta impossibile da -21 a 3 minuti dalla fine, ma perde all’overtime davanti alla tripla doppia da 30-21-10 di Giannis Antetokounmpo
CLEVELAND CAVALIERS-PHOENIX SUNS 90-88 | Evan Mobley firma il suo primo canestro della vittoria in carriera in NBA, a quattro secondi dalla sirena (su assist di Donovan Mitchell, autore di 20 punti con nove passaggi vincenti) fissando così il punteggio sul 90-88 e condannando Phoenix al quarto ko consecutivo. I Suns invece sbagliano con Mikal Bridges il tiro del potenziale pareggio, confermando la crisi di risultati dell’ultimo mese (4-12 dal 5 dicembre) nonostante i 25 punti di Chris Paul e i 15 con 18 rimbalzi catturati da Deandre Ayton
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ORLANDO MAGIC-OKC THUNDER 126-115 | Tornano a sorridere i Magic che interrompono la striscia di tre sconfitte in fila sbarazzandosi dei Thunder in casa, allungando nel secondo quarto grazie a un 10-0 di parziale che arriva in una frazione da 39 punti complessivi segnati e che permette alla squadra della Florida di fare gara di testa. OKC si riporta anche in singola cifra di distanza, ma non riesce a evitare il quarto ko delle ultime sei sfide
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Determinante Paolo Banchero, miglior realizzatore di una squadra che manda otto giocatori in doppia cifra con i suoi 25 punti con 8/17 al tiro, 2/5 dall’arco e 7/9 a cronometro fermo - conditi con otto rimbalzi e sette assist, oltre al +13 di plus/minus che ben racconta l’impatto del miglior rookie di questi primi tre mesi scarsi di stagione. Coach Mosley aggiunge: “Come passatore è invidiabile e decisivo: quando lavora per trovare il compagno libero fa la differenza nel nostro attacco, il dato che più mi rincuora sono i sette assist”
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Vana e improduttiva a livello di vittorie invece l’ennesima prestazione da All-Star di Shai Gilgeous-Alexander, che segna 33 punti con 8/19 al tiro e attaccando di continuo il ferro - come racconta il suo 17/18 ai liberi, aggiungendo anche quattro rimbalzi e quattro assist. In doppia cifra anche Josh Giddey, l’altro Thunder da tenere d’occhio e in continua crescita, autore di 16 punti con cinque rimbalzi e quattro assist: immaginare un futuro vincente però resta un’ipotesi remota, per ora
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NEW YORK KNICKS-SAN ANTONIO SPURS 117-114 | New York tocca il +13 nel primo quarto e sembra in controllo del match, ma nel quarto periodo San Antonio mette anche la testa avanti grazie ai 26 punti di Keldon Johnson e i Knicks devono vincerla un’altra volta. I padroni di casa riescono a raddrizzare la situazione, ma ringraziano un’improvvida infrazione di 5 secondi degli Spurs su una rimessa a meno di 6 secondi dalla fine per il +3 definitivo, con gli ospiti che non riescono neanche a prendersi l’ultimo tiro in tempo
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La sconfitta di New York a San Antonio di settimana scorsa era arrivata complice l’assenza di Jalen Brunson, ma questa volta il playmaker c’è e si sente: sono 38 i suoi punti firmando il suo nuovo massimo in carriera, segnando 17 dei 27 tiri tentati con 7 rimbalzi e 6 assist. Insieme a lui Julius Randle ha bisogno di 26 tiri (9 a segno) per segnare 25 punti, mentre Immanuel Quickley (15 punti) e Quentin Grimes (14) continuano i loro buoni momenti di forma
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CHARLOTTE HORNETS-MEMPHIS GRIZZLIES 107-131 | Quarta vittoria consecutiva per i Grizzlies, che segnano 76 punti nel solo primo tempo concedendone appena 47 agli avversari e dominando il resto del match. I 23 punti con 12 assist di LaMelo Ball non evitano la 14^ sconfitta nelle ultime 17 partite, anche perché Ja Morant (23 punti e 8 assist in tre quarti) ci tiene a fare bene davanti ad amici e parenti arrivati dal South Carolina per vederlo. Memphis domina a rimbalzo 59-44 e ha 19 punti da Desmond Bane, oltre ai 18 di Dillon Brooks
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PHILADELPHIA 76ERS-INDIANA PACERS 129-126 OT | Joel Embiid è fuori dai giochi per un piede dolorante ma i Sixers pescano una grande serata da Montrezl Harrell (19 punti con 8/9 al tiro) e vincono dopo un tempo supplementare, pur sprecando 13 punti di vantaggio a inizio ultimo quarto. Indiana rimonta con un parziale di 0-10 guidato dai 24 di Buddy Hield, ma Tyrese Maxey (17 punti) e Tobias Harris (19) pareggiano nell’ultimo minuto dei regolamentari e i Sixers chiudono nell’overtime grazie ai 26 di James Harden e la tripla decisiva di De’Anthony Melton (19)
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TORONTO RAPTORS-MILWAUKEE BUCKS 101-104 OT | Partita rocambolesca e alla fine vinta dai Bucks che, avanti di 21 lunghezze a 3:07 dalla sirena, si fanno rimontare dai Raptors che acciuffano l’overtime grazie alla tripla di Gary Trent Jr. (22 punti, secondo miglior realizzatore dei suoi dopo i 28 con 12 assist di Fred VanVleet). Milwaukee però, nonostante il secondo impegno nel giro di 24 ore, trova con Grayson Allen la tripla che spezza la parità al supplementare e regala agli ospiti al quarta vittoria stagionale nella seconda notte di un back-to-back
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Sul possesso decisivo della sfida, Giannis Antetokounmpo in penetrazione trova una pazzesca linea di passaggio verso il perimetro crollando a terra: è il suo decimo assist, perfetto per condire una tripla doppia da 30 punti e ben 21 rimbalzi (mai così tanti in questa regular season); ennesima prestazione sopra le righe dopo il massimo in carriera di ieri e le performance da 40 punti diventato ormai un’abitudine. Un leader attorno a cui Pat Connaughton raccoglie 15 punti con 5/11 dall’arco, mentre sono 14 e 12 rimbalzi per Bobby Portis
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CHICAGO BULLS-BROOKLYN NETS 121-112 | Si interrompe a 12 la striscia di vittorie dei Nets, con i Bulls che segnano 40 punti nel primo quarto e controllano ogni tentativo di rimonta degli ospiti rimanendo avanti nel resto del match. In una serata in cui DeMar DeRozan e Zach LaVine non ingranano (12/31 al tiro per 35 punti), sono i 22 di Patrick Williams a sparigliare le carte, con Nikola Vucevic che ne aggiunge 21+13 per confermare i Bulls nel ruolo di "ammazzagrandi" (8-1 il record contro Bucks, Celtics, Nets e Heat in stagione)
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I Nets tornano così a perdere dopo un mese esatto dall’ultima volta, complice una serata non entusiasmante di chiunque non si chiami Kevin Durant. Il numero 7 infatti firma il suo miglior primo tempo della stagione segnando 28 punti e chiude a quota 44, a uno dal suo massimo stagionale, tirando 15/22 dal campo, 5/10 da tre e 9/9 ai liberi, ma Kyrie Irving ha bisogno di 24 tiri per segnare 25 punti e i 22 di Seth Curry dalla panchina non bastano per pareggiare la serata dei Bulls
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-PORTLAND TRAIL BLAZERS 113-106 | Seconda vittoria in fila dopo sei ko per Minnesota che passa a Portland approfittando del pessimo primo tempo dei Blazers (sotto anche di 13 lunghezze prima dell’intervallo lungo) che raccolgono soltanto tre punti combinati da Damian Lillard e Anfernee Simons prima dell’intervallo lungo. Alla sirena finale poi sono rispettivamente 27 e 16 per i due tiratori letali della squadra dell’Oregon, che incassa il quinto ko nelle ultime sette e scivola all’ottavo posto a Ovest
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Anthony Edwards segna 13 dei suoi 32 punti nel quarto periodo, conditi con sette rimbalzi e tre assist, mentre Rudy Gobert sotto canestro fa la voce grossa contro Jusuf Nurkic e raccoglie 17 punti e 12 rimbalzi, piazzando anche tre stoppate. Ottimo anche l’impatto di Luka Garza, autore di 14 punti con un perfetto 5/5 in uscita dalla panchina: è lui a dare la spinta iniziale insieme a Taurean Prince, rientrato dopo un mese e mezzo d’assenza causa infortunio e protagonista con 11 punti realizzati a gara in corso
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NEW ORLEANS PELICANS-HOUSTON ROCKETS 119-108 | Niente Zion e niente Ingram? Nessun problema per i Pelicans, che toccano anche il +31 in un match dominato dall’inizio alla fine (45-22 dopo il primo quarto). CJ McCollum si assume maggiori responsabilità mettendone 28 per sopperire all’assenza delle due stelle, con Jonas Valanciunas che firma una doppia doppia da 16+17. Coach Silas si fa espellere nel primo quarto per scuotere i suoi ma non serve a nulla: sono sei i giocatori in doppia cifra, ma nessuno va oltre i 16 di Jalen Green e KJ Martin
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SACRAMENTO KINGS-ATLANTA HAWKS 117-120 | Si interrompe a cinque la striscia di successi dei Kings, che stavolta sprecano un vantaggio di 4 lunghezze a poco più di un minuto dalla fine facendosi rimontare da un gioco da tre punti di Trae Young e quattro punti (due dalla lunetta, due in layup) di Dejounte Murray, a cui si aggiunge la stoppata di Onyeka Okongwu sul possesso decisivo del match contro De’Aaron Fox, a cui fa seguito un errore a centro area di Domantas Sabonis. Sono ben otto – quattro per parte – i giocatori sopra quota 20 nel match
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GOLDEN STATE WARRIORS-DETROIT PISTONS 119-122 | Golden State interrompe la sua striscia di cinque vittorie consecutive nel modo più incredibile: Steve Kerr disegna una rimessa fenomenale per liberare Klay Thompson, autore della tripla del pareggio a un secondo dalla fine. Sul possesso successivo però Saddiq Bey si inventa un canestro pazzesco sulla sirena per regalare la vittoria ai Pistons, guidati dai suoi 17 punti e dai 29 di Bojan Bogdanovic per infliggere ai campioni in carica la terza sconfitta casalinga a fronte di 17 vittorie
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Sempre senza Steph Curry, Klay Thompson si carica di nuovo la squadra sulle spalle e segna 17 dei suoi 30 punti nel solo ultimo quarto, tra cui l’eccezionale canestro del pareggio prima del miracolo di Bey. Insieme a lui ci sono 24 punti di Jordan Poole (che perde un pallone sanguinoso nell’ultimo minuto) e i 35 della coppia di giocatori two-way Ty Jerome (18) e Anthony Lamb (17), con Draymond Green espulso per due falli tecnici nel finale di gara
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LOS ANGELES LAKERS-MIAMI HEAT 112-109 | I Lakers vincono la loro quarta partita delle ultime cinque vendicando l’unica sconfitta di questo filotto, quella subita la scorsa settimana sul campo dei Miami Heat. Senza LeBron James fermato dall’influenza, i gialloviola rimontano sei lunghezze di svantaggio nel quarto periodo e resistono a tutti i tentativi di Miami, pur concedendo a Jimmy Butler il tiro del pareggio sbagliato sulla sirena dal leader degli Heat, a cui non bastano i suoi 27 punti né i 30 di Bam Adebayo
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I Lakers senza James e Davis hanno 21 punti a testa da Russell Westbrook (vicino alla tripla doppia con 8 rimbalzi e 9 assist) e Thomas Bryant (9/11 al tiro), ma a fare la differenza è uno scatenato Dennis Schröder che segna 14 dei suoi 32 punti (massimo stagionale) nel solo ultimo quarto, spaccando in due la difesa di Miami. Decisivo soprattutto il suo perfetto 9/9 dalla lunetta per fermare una delle squadre più in forma della lega, infliggendo agli Heat solo la quarta sconfitta nelle ultime 12
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