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NBA, Klay Thompson meglio di Steph Curry: 12+ triple per due volte nella stessa stagione

NBA
©Getty

Il tiratore dei Golden State Warriors è il primo all-time a segnare almeno 12 triple in due partite della stessa stagione (questa volta senza mandare a bersaglio neanche un canestro da due punti): ennesimo record di una super carriera e sintomo del fatto che Klay Thompson ha definitivamente ritrovato la forma e il ritmo dei bei tempi

Nessuna versione pre o post infortunio: soltanto Klay Thompson, in ogni sua forma e con le sue peculiarità. Soprattutto: un tiratore letale da tre punti, a prescindere dalle sue condizioni fisiche che ha ritrovato anche le sicurezze mentali che un infortunio durato più di due anni inevitabilmente ti toglie. In questi ultimi mesi la definitiva consacrazione, anche più del titolo NBA conquistato lo scorso giugno: “Sono in grado di fare le stesse cose realizzate in passato, basta soltanto che le mie caviglie, i miei polsi e i miei piedi continuino a lavorare: sarò per sempre in grado di fare canestro da lontano”. Ben 12 bersagli arrivati contro Houston, 42 punti senza andare mai a segno con i piedi dentro l’arco (entrambi record NBA per chi non ha raccolto neanche un canestro da due punti): punto esclamativo in quella che era per lui soltanto la seconda volta in cui è sceso in campo nella seconda gara di un back-to-back, definitiva conferma del fatto che gli infortuni sono ormai alle spalle.

“Sono grato per il modo in cui sono riuscito a recuperare: se metto tutto in prospettiva mi sembra impressionante quello che il mio corpo è riuscito a fare”: una super prestazione che gli permette di prendersi un record e un primato che al momento non è riuscito a bissare neanche Steph Curry. Thompson infatti è il primo giocatore della storia NBA a segnare 12+ triple in più di una gara della stessa regular season (lui addirittura fissandole entrambe a febbraio, da sempre uno dei mesi in cui riesce a trovare con più facilità il ritmo). “Ogni volta che mi assegnano un record, per sicurezza guardo a Steph per essere certo che nessun altro ci sia riuscito: sono felice di spingere l’asticella sempre un po’ più in alto. Così anche Steph è motivato a venirmi dietro per provare ad eguagliarlo e a superarmi”.

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