Le cifre finali della partita disputata da Giannis Antetokounmpo a Washington, sul campo degli Wizards, il giorno dopo recitano come segue: 23 punti, 13 assist, 9 rimbalzi - e non più 10. Niente tripla doppia, perché la "furbata" del greco sull'ultimo tiro della gara è piaciuta poco alla NBA. Che è intervenuta regolamento alla mano
Aveva fatto divertire alcuni, ma aveva anche infastidito altri: la tripla doppia ottenuta da Giannis Antetokounmpo nei secondi finali della vittoria dei suoi Bucks a Washington - sbagliando apposta un tiro per collezionare il decimo rimbalzo mancante alle sue statistiche - aveva fatto parecchio parlare. Ora a pronunciarsi però è stata la NBA stessa, che ha rescisso il decimo rimbalzo al n°34 di Milwaukee (e quindi vanificato la sua tripla doppia) spiegando come "un tiro, per essere considerato tale, va scagliato con l'intenzione di fare canestro". Così, evidentemente, non era stato nel caso del greco, e quindi non sono da considerarsi validi né l'ultimo tiro di Antetokounmpo né il rimbalzo da qui scaturito.
I "furbetti" NBA sono quindi avvertiti: il gioco è una cosa seria, e la sua integrità va tutelata e garantita in ogni singola azione di gioco.