Playoff NBA, i risultati della notte: Boston vince con Tatum e Brown, orgoglio T'Wolves
Jayson Tatum e Jaylen Brown segnano 31 punti a testa, regalando ai Boston Celtics la vittoria del 3-1 nella serie contro gli Atlanta Hawks, a cui non bastano i 35 punti con 15 assist di Trae Young. Minnesota spreca un vantaggio di 12 lunghezze negli ultimi tre minuti di partita, ma vince al supplementare contro Denver grazie a un super Anthony Edwards (34 punti) e nonostante un sontuoso Nikola Jokic (43). Nella serata italiana successi per New York (3-1 su Cleveland) e Golden State (2-2 con Sacramento)
NEW YORK KNICKS-CLEVELAND CAVALIERS GARA-4 102-93 (SERIE 3-1) | Dopo aver strappato il fattore campo ai Cavs in gara-1, New York vince anche la seconda gara interna e ora si porta a un successo dal passaggio del turno. Coach Thibodeau trova sempre un modo per vincere, braccando Donovan Mitchell in difesa (5/18 e solo 11 punti, e 2 nel secondo tempo) e lasciando Julius Randle in panchina per tutto il quarto quarto per cavalcare Barrett (26 punti), Hart (19) e un immenso Brunson
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È proprio Jalen Brunson il protagonista principale della vittoria dei Knicks, sfiorando i trenta punti (29 con 11/22 al tiro e 5/9 da tre) e aggiungendoci anche 6 rimbalzi e 6 assist, in 43 minuti di gioco, e firmando due triple fondamentali (delle tre tentate) nell'ultimo quarto. In casa Cavs si sveglia tardi Garland, che segna 21 dei suoi 23 punti finali nel secondo tempo, mentre nessuno dei suoi compagni supera quota 14
GOLDEN STATE WARRIORS-SACRAMENTO KINGS GARA-4 126-125 (SERIE 2-2) | Partita dal punteggio altissimo, dal ritmo indiavolato e dalle emozioni infinite quella del Chase Center . A deciderla potrebbe essere un ex, Harrison Barnes, che però manda sul ferro la tripla per la vittoria sulla sirena finale. È solo uno dei tanti protagonisti (da una parte e dall'altra) di una gara-4 stupenda: ci sono i 23 punti con 5/7 da tre del rookie Murray, i 26 di Klay Thompson, i 22 di Poole titolare al posto di Green (a tre assist dalla tripla doppia)
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A prendersi la copertina però è una volta di più Steph Curry che chiude come miglior marcatore dei suoi a quota 32 punti, tirando il 50% dal campo e appena sotto (5/11) da tre punti. Di questi 32 però 19 arrivano nel secondo tempo, anche se nel finale compie una sciocchezza che potrebbe costar cara, chiamando un time-out che gli Warriors non hanno più (con relativo tecnico e possesso agli avversari). Ma è tutto bene quel che finisce bene
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Non può dire altrettanto in casa Kings De'Aaron Fox, perché la sua gara-4, pur meravigliosa dal punto di vista personale, termina con una sconfitta, nonostante i suoi 38 punti. Il giocatore più "clutch" della stagione NBA (suo il premio indetto dalla lega) ne segna 12 nel quarto finale ma è poco lucido in qualche scelta decisiva (14/31 per lui al tiro con 4/11 da tre). Resta una partita sontuosa, arricchita anche da 9 rimbalzi e 5 assist
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ATLANTA HAWKS-BOSTON CELTICS GARA-4 121-129 (SERIE 1-3) | Atlanta segna i primi tre punti della partita, ma dopo appena un minuto Boston mette la testa avanti e non si volta più indietro, ringraziando le proprie stelle Jayson Tatum e Jaylen Brown per il punto del 3-1 nella serie. Sono loro due a segnare gli ultimi 16 punti dei biancoverdi, permettendo agli ospiti di rimanere sempre in controllo del match e di portarsi sul 3-1 nella serie con la possibilità di raggiungere Philadelphia al secondo turno con un successo in gara-5
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La storia della partita è certamente Jaylen Brown, che dopo una gara-3 opaca e un inizio di gara da 1/7 al tiro davanti al suo pubblico (lui che è nato a Marietta, Georgia, a pochi minuti da Atlanta), si toglie la maschera protettiva che indossa dallo scorso febbraio e cambia volto (letteralmente) alla sua gara. Da quel momento in poi infatti segna 11 dei 15 tiri tentati chiudendo alla fine con 31 punti, 4 rimbalzi e 3 assist, firmando anche la tripla che ricaccia indietro il tentativo di rimonta di Atlanta nel finale
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A dargli man forte sono i 31 punti di Jayson Tatum, che non tira particolarmente bene dal campo (8/20 di cui 4/13 dalla lunga distanza) ma è impossibile da tenere lontano dalla linea dei tiri liberi con 11/12 a cronometro fermo. A fare la differenza rispetto a gara-3 è la concentrazione a rimbalzo (49-42 per Boston dopo il 48-29 per gli Hawks nella gara precedente) e il contributo della panchina (30-21 per i Celtics), specialmente con Malcolm Brogdon (14) e Robert Williams (13 punti, 15 rimbalzi e 2 stoppate)
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Niente da fare per Trae Young, che gioca un’altra grande partita da 35 punti e 15 assist tirando 11/26 dal campo, 4/10 dalla lunga distanza e 9/11 ai liberi, trovando però sostegno solo in De’Andre Hunter (27 punti) e Dejounte Murray (23, 9 rimbalzi e 6 assist) nel corso del match. “Loro sono scesi in campo con un senso di urgenza diverso, e si è visto. Sono una squadra molto forte e c’è un motivo se sono qui” ha detto Young dopo la partita, che mette ora gli Hawks a una sola sconfitta di distanza dal chiudere la loro stagione
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-DENVER NUGGETS GARA-4 114-108 OT (SERIE 1-3) | Minnesota deve vincere la partita tre volte per portare a casa il punto dell’1-3 nella serie: la prima rimontando nel terzo quarto con un parziale di 23-9 per mettere la testa avanti; la seconda nel quarto periodo andando anche a +12 a 2:52 dalla fine; la terza nel tempo supplementare, subendo un parziale di 12-0 da parte dei Nuggets per chiudere i regolamentari ma pescando il jolly di due triple di Nickeil Alexander-Walker e di un grande Anthony Edwards per trovare la vittoria
Edwards si prende sulle spalle la responsabilità di guidare la squadra e risponde presente segnando 34 punti con 6 rimbalzi, 5 assist, 2 recuperi e 3 stoppate tirando 12/27 dal campo e 5/12 da tre, firmando la tripla del +4 a 11.5 secondi dalla fine per chiudere i conti. Edwards è il leader di un quintetto tutto in doppia cifra che conta anche sui 19 di Mike Conley e i 17 con 11 rimbalzi di Karl Anthony Towns, oltre ai 14+15 di Rudy Gobert e gli 11 con 6 rimbalzi e 5 assisti di Kyle Anderson, riportando la serie a Denver per gara-5
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Non ci sarebbe probabilmente stata una gara-5 se Nikola Jokic a 12.7 secondi dalla fine non avesse sbagliato uno dei due tiri liberi a disposizione, che avrebbe dato ai Nuggets il vantaggio alla fine dei regolamentari. Non che si possa imputare molto al due volte MVP, che realizza il suo massimo in carriera ai playoff con 43 punti, 11 rimbalzi e 6 assist con 15/26 al tiro, 5/8 da tre e 8/12 ai liberi, accompagnato da altri quattro compagni in doppia cifra tra cui Jamal Murray con 19, Michael Porter Jr. con 15 e Aaron Gordon con 14
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