Mercato NBA, sei squadre vogliono Tobias Harris ma Philadelphia fa muro
Secondo quanto riportato da Keith Pompey del Philadelphia Inquirer, sono ben sei le squadre che hanno provato a imbastire uno scambio con i Sixers per prendere Tobias Harris. Fino a questo momento però il GM Daryl Morey ha mantenuto un prezzo talmente alto che secondo i suoi colleghi "non sta negoziando in buona fede". Ecco chi si è interessato e cosa ha proposto per il 30enne al suo ultimo anno di contratto
PHOENIX SUNS | La squadra più interessata a Harris sembrano essere i Suns, che vorrebbero metterlo al fianco dei Big Three Durant-Booker-Beal per aumentare ulteriormente il potenziale offensivo. L’unico giocatore plausibile per uno scambio è però Deandre Ayton, di cui i Sixers si fanno poco (avendo in squadra l’MVP Joel Embiid nel suo stesso ruolo) rendendo necessario l’inserimento di una terza squadra. Finora non è stato trovato l’incastro giusto, anche per l’opposizione di Philadelphia nel dare una mano
INDIANA PACERS | Già prima del Draft i Pacers erano a caccia di ali, prendendone poi una alla numero 8 in Jerace Walker. Secondo quanto scritto da Pompey Indiana era interessata a prendere Harris nella notte del Draft, ma non aveva abbastanza asset per arrivare ai 39.2 milioni di dollari previsti dal contratto dell’ala di Philadelphia, arrivato al suo ultimo anno di un quinquennale da 180 milioni firmato nel 2019
CLEVELAND CAVALIERS | Anche i Cavs, perennemente a caccia di un 3, si sono interessati a Harris, ma il pacchetto chiesto dai Sixers in cambio è stato semplicemente irrealistico: Jarrett Allen, Evan Mobley e una scelta al Draft, proposta rifiutata in un nano-secondo da parte di Cleveland (da cui probabilmente nasce la frase del “non sta negoziando in buona fede”. Da qui però si capisce che Philadelphia non ha così tanta voglia di privarsi di Harris
UTAH JAZZ | Un’altra squadra citata nel pezzo sono i Jazz, senza però scendere nello specifico dei giocatori eventualmente coinvolti nella trattativa. Utah ha sia tantissimi giocatori da poter inserire in un accordo (sostanzialmente tutti tranne gli intoccabili Lauri Markkanen e Walker Kessler) che un mucchio di scelte al Draft da poter usare, ma considerando le richieste di Morey il prezzo potrebbe essere davvero troppo alto
DALLAS MAVERICKS | Lo stesso vale per i Mavs, altra squadra interessata a Harris ma con pochi asset in mano per convincere i Sixers. Sostanzialmente Dallas può muovere solo Josh Green e/o Jaden Hardy come giovani interessanti, ma non ha i contratti per poter raggiungere i 39 milioni di dollari previsti dall’ultimo anno di Harris, dovendo mettere assieme quelli di Tim Hardaway Jr (18 milioni), Maxi Kleber (11) e JaVale McGee (5.7) per poter far funzionare uno scambio dal punto di vista salariale
DETROIT PISTONS | L’ultimo scenario sarebbe quello di un ritorno a casa, visto che Harris ha giocato ai Pistons per tre stagioni tra il 2015 e il 2018, arrivando da Orlando e venendo poi ceduto ai Clippers a stagione in corso. Anche per Detroit però avvicinarsi a quota 39 non è semplice, dovendo con ogni probabilità utilizzare Bojan Bogdanovic (che potrebbe essere interessante per Philadelphia) e uno o più dei contratti dei vari Marvin Bagley (12.5), Alec Burks (10.5) e James Wiseman (12.1), tutti poco intriganti per i Sixers
LE PAROLE DEL PADRE-AGENTE | All’interno del camp di Harris c’è però un po’ di insoddisfazione per come è stato utilizzato a Philadelphia, specialmente nelle ultime stagioni: “Tobias è un realizzatore assassino. Nessuno può fermarlo in questa lega. Lo ha dimostrato nel corso della sua carriera anche quando era ai Clippers” ha detto il padre-agente Torrel al podcast Business of Sports. “Da quando è arrivato ai Sixers lo hanno messo in un angolo ad aspettare. Non lo stanno usando nella maniera giusta”
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